A me sembra che si stia prendendo tempo.
Se ho capito bene i costi sono aumentati ed i finaziamenti invece no...
Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Tutto fermo a San Pellegrino..!!!!!!!
ieri mi sono recato sul posto per ben 2 volte (mattino e pomeriggio).. ma di ruspe e mezzi al lavoro neanche l'ombra..!!!
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Tre domande e tre risposte a Vittorio Milesi
Vittorio Milesi è vice-sindaco di San Pellegrino Terme (dopo essere stato per diversi mandati primo cittadino della cittadina termale) e consigliere provinciale, a cui chiediamo gli ultimi sviluppi riguardo al rilancio di San Pellegrino Terme.
1. Recentemente la stampa locale ha pubblicizzato in pompa magna l'avvio dei cantieri per le Nuove Terme, ma qualunque cittadino passando in zona vede solo due escavatrici ferme; qual'è la verità?
La ditta Regazzoni di Olmo, che ha preso l'appalto per gli scavi, sta attualmente aspettando il via libera dalla discarica dove portare i materiali di scavo, infatti una parte minoritaria del terreno da asportare non potrà essere riutilizzata come materiale di pregio e deve essere portata in discarica, il che comporta anche costi; appena arriverà l'autorizzazione e verranno risolte alcune altre problematiche i lavori potranno proseguire con più celerità di quella attuale.
2. In valle si mormoreggia di un passo indietro da parte del Gruppo Percassi, cosa c'è di vero?
Percassi non si tira assolutamente indietro, anche perché ha già investito una cifra considerevole e ogni giorno mostra di credere fermamente a questo progetto; bisogna considerare che non si vuole edificare un banale centro commerciale, come Percassi Group fa di solito (ad esempio nel caso di Oriocenter), qui la partita è molto più complessa ed è una sfida anche per loro, che fino ad ora non si sono mai confrontati in un progetto così "particolare".
3. Perché il progetto definitivo delle Nuove Terme tarda ad arrivare? I lavori sono già in considerevole ritardo rispetto alla tabella di marcia, che all'inizio prevedeva la consegna delle terme al 2010.
L'architetto Perrault già quest'estate aveva presentato il progetto definitivo al Gruppo Percassi, il quale però in sede d'analisi ha deciso di invertire la posizione delle terme e del nuovo albergo facendo sì che si allungassero ulteriormente i tempi di attesa. Attualmente siamo ancora in attesa che Percassi Group ci mandi il progetto esecutivo.
Bisogna considerare che la progettazione di un complesso così importante è prestigioso richiede attenzione per i minimi dettagli e tempi lunghi, è meglio progettare bene che edificare senza criterio per poi ereditarne le conseguenze.
Ciò non toglie che come amministrazione comunale siamo seriamente preoccupati per il continuo dilatarsi dei tempi; dal canto nostro facciamo pressioni perché vengano risolte al più presto le problematiche inerenti e saremo certamente più tranquilli, come tutti, quando vedremo le ruspe in azione.
L'impegno del comune è innegabile e sotto gli occhi di tutti, abbiamo investito già molto nel restauro delle facciate del Grand Hotel e del Casinò, aspettiamo che anche il privato acceleri le procedure per l'intervento più consistente, che è appunto quello delle Terme.
Ringraziamo Vittorio Milesi per la disponibilità

Vittorio Milesi è vice-sindaco di San Pellegrino Terme (dopo essere stato per diversi mandati primo cittadino della cittadina termale) e consigliere provinciale, a cui chiediamo gli ultimi sviluppi riguardo al rilancio di San Pellegrino Terme.
1. Recentemente la stampa locale ha pubblicizzato in pompa magna l'avvio dei cantieri per le Nuove Terme, ma qualunque cittadino passando in zona vede solo due escavatrici ferme; qual'è la verità?
La ditta Regazzoni di Olmo, che ha preso l'appalto per gli scavi, sta attualmente aspettando il via libera dalla discarica dove portare i materiali di scavo, infatti una parte minoritaria del terreno da asportare non potrà essere riutilizzata come materiale di pregio e deve essere portata in discarica, il che comporta anche costi; appena arriverà l'autorizzazione e verranno risolte alcune altre problematiche i lavori potranno proseguire con più celerità di quella attuale.
2. In valle si mormoreggia di un passo indietro da parte del Gruppo Percassi, cosa c'è di vero?
Percassi non si tira assolutamente indietro, anche perché ha già investito una cifra considerevole e ogni giorno mostra di credere fermamente a questo progetto; bisogna considerare che non si vuole edificare un banale centro commerciale, come Percassi Group fa di solito (ad esempio nel caso di Oriocenter), qui la partita è molto più complessa ed è una sfida anche per loro, che fino ad ora non si sono mai confrontati in un progetto così "particolare".
3. Perché il progetto definitivo delle Nuove Terme tarda ad arrivare? I lavori sono già in considerevole ritardo rispetto alla tabella di marcia, che all'inizio prevedeva la consegna delle terme al 2010.
L'architetto Perrault già quest'estate aveva presentato il progetto definitivo al Gruppo Percassi, il quale però in sede d'analisi ha deciso di invertire la posizione delle terme e del nuovo albergo facendo sì che si allungassero ulteriormente i tempi di attesa. Attualmente siamo ancora in attesa che Percassi Group ci mandi il progetto esecutivo.
Bisogna considerare che la progettazione di un complesso così importante è prestigioso richiede attenzione per i minimi dettagli e tempi lunghi, è meglio progettare bene che edificare senza criterio per poi ereditarne le conseguenze.
Ciò non toglie che come amministrazione comunale siamo seriamente preoccupati per il continuo dilatarsi dei tempi; dal canto nostro facciamo pressioni perché vengano risolte al più presto le problematiche inerenti e saremo certamente più tranquilli, come tutti, quando vedremo le ruspe in azione.
L'impegno del comune è innegabile e sotto gli occhi di tutti, abbiamo investito già molto nel restauro delle facciate del Grand Hotel e del Casinò, aspettiamo che anche il privato acceleri le procedure per l'intervento più consistente, che è appunto quello delle Terme.
Ringraziamo Vittorio Milesi per la disponibilità

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Rilancio di S.Pellegrino e Sussia
La Sussia dimenticata..
di Pietro Tòcio Pesenti

Spett. Direzione. Sig. Amministratori.
forse sono ormai considerato solo un povero vecchio pensionato brontolone e molto rompi, ma sono rimasto profondamente dispiaciuto nel leggere il rprpgetto di San Pellegrino Terme dove nei grandi programmi futuri è stato dimenticato ogni riferimento alla montagna di Sussia.
In questi ultimi anni una trattorabile è stata fatta con risultati non sempre facili e ottimali per troppe divergenze fra le varie parti, grazie soprattutto al Gruppo Alpini e da altri volontari con un primo aiuto anche di privati ed Enti Pubblici, ora però la suddetta agrosilvopastorale per essere usata con meno rischi ha bisogno di sistemazione con canalette e messa in sicurezza senza richiedere chissà quali grandi sovvenzioni faraoniche, ammesso che vengano richieste, volute e concesse dagli Enti competenti della Valle e del Paese. Che senso ha aver fatto una bellissima strada, di tipo tirolese fino alla Vetta e forse in un domani riattivare la storica funicolare con albergo se poi la zona sovrastante resta abbandonata, lasciata all'incuria o peggio ancora contrastata, perché al contrario di ciò che si va proclamando, certe leggi assurde e contraddittorie sono applicate a volte in modo da far morire ulteriormente la montagna e i pochi montanari veri rimasti, impedendone il ritorno, gridando e denunciando nel frattempo un avvenuto scempio ma nascondendo altre situazioni di degrado più gravi e a rischio? Io lassù, presente da una vita, con enormi fatiche, non solo mie, ho recuperato la mia casa antica, come hanno fatto altri del posto e con una 4x4, solchi permettendo ci porto anche mio figlio diversamente abile, e la trattorabile serve soprattutto con mezzi adeguati alla cura dell'ambiente montano e potrebbe permettere anche ai villeggianti escursioni sorprendenti, piacevoli e salutari non certo da sottovalutare per chi oggi parla di turismo.
Da alcuni anni, Sussia è diventata anche meta di interessanti iniziative sia dei ragazzi dell'Oratorio che di tante altre Associazioni.
Alcuni volontari appassionati della montagna hanno già da tempo in progetto un piccolo rifugio- museo nella vecchia scuola da ricostruire a ricordo della famosa guida alpina Antonio Baroni nativo del posto e dei montanari che lassù hanno vissuto con amore ed estreme fatiche.Visti i tempi e i ritardi burocratici spero vivamente che il mio paese con una strada di fondovalle più scorrevole, riprenda al più presto come importante centro termale, con nuovi parchi, come centro culturale, come centro per congressi, centro per cure, benessere, sport, svago e gioco ma alla fine vorrei pregare gli amministratori e i nuovi imprenditori e gli Enti interessati di rimettere nei loro programmi futuri la cura della montagna abbandonata che ci circonda per potermi almeno illudere ancora di non aver sognato, sperato, lavorato, pagato e sollecitato invano per 50 anni, prima che mi rispondano ancora che non ci sono soldi e la montagna non è prioritaria aspettando così una prossima esondazione in paese, come già avvenuto, a causa delle vallette, una volta pulite e suggestive, ora ostruite dall'incuria, ormai giunte al limite del possibile per il troppo carico boschivo non controllato. Nelle mie iniziative e proposte seppure poco tollerate da qualcuno, ho sempre avuto il chiodo fisso per la cura della montagna e per il bene della comunità non certo per privati interessi miei o di altri tanto meno alla ricerca di mie benemerenze.
A volte ho una vaga sensazione ma anche qualche conferma di scrivere e dire quello che anche tanti altri pensano, poi invece ricevo le solite bacchettate sulla schiena. e ne pago le conseguenze più o meno pesanti. Spero che questo mio raglio pur non salendo al cielo sia percepito almeno dall'Arcangelo San Michele, venerato nella chiesetta di Sussia, perché anche Lui possa magari intercedere. Amen! In attesa che qualcuno comprendendo la mia buona fede e il mio amaro sfogo, abbia la volontà, la possibilità e la cortese premura di intervenire, per poter modificare i grandi programmi futuri anche in favore della nostra bellissima montagna abbandonata, seppur non sia Dolomitica. mi scuso. auguro ogni bene a tutti e porgo cordialissimi saluti.
Pietro Tòcio Pesenti
di Pietro Tòcio Pesenti

Spett. Direzione. Sig. Amministratori.
forse sono ormai considerato solo un povero vecchio pensionato brontolone e molto rompi, ma sono rimasto profondamente dispiaciuto nel leggere il rprpgetto di San Pellegrino Terme dove nei grandi programmi futuri è stato dimenticato ogni riferimento alla montagna di Sussia.
In questi ultimi anni una trattorabile è stata fatta con risultati non sempre facili e ottimali per troppe divergenze fra le varie parti, grazie soprattutto al Gruppo Alpini e da altri volontari con un primo aiuto anche di privati ed Enti Pubblici, ora però la suddetta agrosilvopastorale per essere usata con meno rischi ha bisogno di sistemazione con canalette e messa in sicurezza senza richiedere chissà quali grandi sovvenzioni faraoniche, ammesso che vengano richieste, volute e concesse dagli Enti competenti della Valle e del Paese. Che senso ha aver fatto una bellissima strada, di tipo tirolese fino alla Vetta e forse in un domani riattivare la storica funicolare con albergo se poi la zona sovrastante resta abbandonata, lasciata all'incuria o peggio ancora contrastata, perché al contrario di ciò che si va proclamando, certe leggi assurde e contraddittorie sono applicate a volte in modo da far morire ulteriormente la montagna e i pochi montanari veri rimasti, impedendone il ritorno, gridando e denunciando nel frattempo un avvenuto scempio ma nascondendo altre situazioni di degrado più gravi e a rischio? Io lassù, presente da una vita, con enormi fatiche, non solo mie, ho recuperato la mia casa antica, come hanno fatto altri del posto e con una 4x4, solchi permettendo ci porto anche mio figlio diversamente abile, e la trattorabile serve soprattutto con mezzi adeguati alla cura dell'ambiente montano e potrebbe permettere anche ai villeggianti escursioni sorprendenti, piacevoli e salutari non certo da sottovalutare per chi oggi parla di turismo.
Da alcuni anni, Sussia è diventata anche meta di interessanti iniziative sia dei ragazzi dell'Oratorio che di tante altre Associazioni.
Alcuni volontari appassionati della montagna hanno già da tempo in progetto un piccolo rifugio- museo nella vecchia scuola da ricostruire a ricordo della famosa guida alpina Antonio Baroni nativo del posto e dei montanari che lassù hanno vissuto con amore ed estreme fatiche.Visti i tempi e i ritardi burocratici spero vivamente che il mio paese con una strada di fondovalle più scorrevole, riprenda al più presto come importante centro termale, con nuovi parchi, come centro culturale, come centro per congressi, centro per cure, benessere, sport, svago e gioco ma alla fine vorrei pregare gli amministratori e i nuovi imprenditori e gli Enti interessati di rimettere nei loro programmi futuri la cura della montagna abbandonata che ci circonda per potermi almeno illudere ancora di non aver sognato, sperato, lavorato, pagato e sollecitato invano per 50 anni, prima che mi rispondano ancora che non ci sono soldi e la montagna non è prioritaria aspettando così una prossima esondazione in paese, come già avvenuto, a causa delle vallette, una volta pulite e suggestive, ora ostruite dall'incuria, ormai giunte al limite del possibile per il troppo carico boschivo non controllato. Nelle mie iniziative e proposte seppure poco tollerate da qualcuno, ho sempre avuto il chiodo fisso per la cura della montagna e per il bene della comunità non certo per privati interessi miei o di altri tanto meno alla ricerca di mie benemerenze.
A volte ho una vaga sensazione ma anche qualche conferma di scrivere e dire quello che anche tanti altri pensano, poi invece ricevo le solite bacchettate sulla schiena. e ne pago le conseguenze più o meno pesanti. Spero che questo mio raglio pur non salendo al cielo sia percepito almeno dall'Arcangelo San Michele, venerato nella chiesetta di Sussia, perché anche Lui possa magari intercedere. Amen! In attesa che qualcuno comprendendo la mia buona fede e il mio amaro sfogo, abbia la volontà, la possibilità e la cortese premura di intervenire, per poter modificare i grandi programmi futuri anche in favore della nostra bellissima montagna abbandonata, seppur non sia Dolomitica. mi scuso. auguro ogni bene a tutti e porgo cordialissimi saluti.
Pietro Tòcio Pesenti
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
da l'Eco di Bergamo di oggi martedi' 2 Febbraio 2010
Scontro sul piano di rilancio - Una dépendance nel parco solo se aprirà il Grand Hotel
San Pellegrino «La dépendance alberghiera nel parco del Grand Hotel? Eventualmente solo se quest'ultimo sarà riaperto, altrimenti non se ne farà nulla».
È categorico Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino e presidente della società «Grand Hotel», proprietaria dello storico albergo liberty della cittadina termale chiuso dal 1979. Milesi risponde così alle accuse avanzate nei giorni scorsi da quattro consiglieri di minoranza (Nicola Baroni, Walter Ghilardi, Roberto Tauro della lista «Il Ponte», e Raffaella Sonzogni della lista «La forza delle idee»; si è, invece, dissociato, Roberto Grazioli della lista «La forza delle idee») sull'operazione di sviluppo in corso insieme al gruppo Percassi.
I quattro consiglieri, tramite volantini, oltre a sottolineare per l'ennesima volta i ritardi dell'operazione e la «mancata attuazione degli impegni presi nell'accordo di programma», ricordano come, lo scorso dicembre, il Comune abbia concesso l'«autorizzazione paesaggistica» per la costruzione della «sala congressi e della dépendance alberghiera nel parco del Grand Hotel». Si tratta di un'ipotesi avanzata dal gruppo Percassi: le camere previste nel Grand Hotel recuperato non sarebbero sufficienti e, quindi, nei progetti, si è ipotizzata la costruzione di una dépendance da circa 50-60 posti, da realizzarsi nel parco.
«Mentre è passato più di un anno e mezzo dalla proclamazione del vincitore del concorso internazionale di idee per la realizzazione delle "terme più belle del mondo" – scrivono i quattro consiglieri anche al nostro giornale – in Comune non è pervenuto alcun progetto. Per contro, procedono spediti (e senza che nessuno sappia nulla) altri progetti: la società "Grand Hotel San Pellegrino", il 21 dicembre scorso, ha presentato il progetto per la realizzazione di una dépendance alberghiera all'interno del parco del Grand Hotel. Riteniamo assurdo e paradossale che, in assenza di una concreta possibilità di recupero funzionale di questa prestigiosa struttura, si pretenda di realizzare un nuovo albergo nel parco del Grand Hotel, sacrificando a esso l'area verde esistente da oltre un secolo ad abbellimento dello storico edificio. Inoltre verrà fortemente penalizzata la viabilità per Piazzo Basso nel tratto tra la palestra e il Ponte Umberto, tratto che verrà pedonalizzato». E per illustrare la propria posizione alla popolazione, le due liste di minoranza hanno organizzato un'assemblea pubblica per venerdì 5 febbraio, alle 20,45, nella sala convegni dell'hotel Bigio.
Replica il vicesindaco Milesi: «La dépendance alberghiera, eventualmente, sarà realizzata solo dopo le nuove Terme e solo se si riuscirà a riaprire il Grand Hotel. Sarebbe assurdo aprire un nuovo albergo senza avere le nuove Terme e senza avere recuperato il Grand Hotel. La dépendance, quindi, è ben lontana. A oggi la società del Grand Hotel non ha soldi neppure per sistemare lo storico albergo». Perché, allora, l'autorizzazione paesaggistica? «Dell'ipotesi di una dépendance se ne parlava da tempo – prosegue Milesi – e, quindi, volevamo capire se proseguire in tale direzione o rinunciarvi definitivamente: dopo l'autorizzazione paesaggistica concessa dal Comune, dovrà essere la Soprintendenza a valutare il progetto di fattibilità. Poiché sappiamo di essere in forte ritardo acceleriamo almeno quanto è di nostra competenza. Ma, ripeto, la dépendance sarà l'ultimo intervento che, eventualmente, si potrà realizzare. E questo sarà precisato nell'integrazione all'accordo di programma (con Regione, Provincia e gruppo Percassi, ndr)». Nel rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, peraltro, si precisa che la stessa «non costituisce provvedimento abilitante a iniziare i lavori». Nel frattempo, spiegano ancora dal Comune, sono ripresi i lavori per gli scavi nell'area che dovrà ospitare le nuove Terme (il progetto definitivo dell'architetto francese Perrault non è ancora concluso). Lo stop di alcuni giorni, da quanto riferito dall'impresa esecutrice, è stato causato dall'attesa dell'autorizzazione per il conferimento del materiale in discarica.
Giovanni Ghisalberti
Scontro sul piano di rilancio - Una dépendance nel parco solo se aprirà il Grand Hotel
San Pellegrino «La dépendance alberghiera nel parco del Grand Hotel? Eventualmente solo se quest'ultimo sarà riaperto, altrimenti non se ne farà nulla».
È categorico Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino e presidente della società «Grand Hotel», proprietaria dello storico albergo liberty della cittadina termale chiuso dal 1979. Milesi risponde così alle accuse avanzate nei giorni scorsi da quattro consiglieri di minoranza (Nicola Baroni, Walter Ghilardi, Roberto Tauro della lista «Il Ponte», e Raffaella Sonzogni della lista «La forza delle idee»; si è, invece, dissociato, Roberto Grazioli della lista «La forza delle idee») sull'operazione di sviluppo in corso insieme al gruppo Percassi.
I quattro consiglieri, tramite volantini, oltre a sottolineare per l'ennesima volta i ritardi dell'operazione e la «mancata attuazione degli impegni presi nell'accordo di programma», ricordano come, lo scorso dicembre, il Comune abbia concesso l'«autorizzazione paesaggistica» per la costruzione della «sala congressi e della dépendance alberghiera nel parco del Grand Hotel». Si tratta di un'ipotesi avanzata dal gruppo Percassi: le camere previste nel Grand Hotel recuperato non sarebbero sufficienti e, quindi, nei progetti, si è ipotizzata la costruzione di una dépendance da circa 50-60 posti, da realizzarsi nel parco.
«Mentre è passato più di un anno e mezzo dalla proclamazione del vincitore del concorso internazionale di idee per la realizzazione delle "terme più belle del mondo" – scrivono i quattro consiglieri anche al nostro giornale – in Comune non è pervenuto alcun progetto. Per contro, procedono spediti (e senza che nessuno sappia nulla) altri progetti: la società "Grand Hotel San Pellegrino", il 21 dicembre scorso, ha presentato il progetto per la realizzazione di una dépendance alberghiera all'interno del parco del Grand Hotel. Riteniamo assurdo e paradossale che, in assenza di una concreta possibilità di recupero funzionale di questa prestigiosa struttura, si pretenda di realizzare un nuovo albergo nel parco del Grand Hotel, sacrificando a esso l'area verde esistente da oltre un secolo ad abbellimento dello storico edificio. Inoltre verrà fortemente penalizzata la viabilità per Piazzo Basso nel tratto tra la palestra e il Ponte Umberto, tratto che verrà pedonalizzato». E per illustrare la propria posizione alla popolazione, le due liste di minoranza hanno organizzato un'assemblea pubblica per venerdì 5 febbraio, alle 20,45, nella sala convegni dell'hotel Bigio.
Replica il vicesindaco Milesi: «La dépendance alberghiera, eventualmente, sarà realizzata solo dopo le nuove Terme e solo se si riuscirà a riaprire il Grand Hotel. Sarebbe assurdo aprire un nuovo albergo senza avere le nuove Terme e senza avere recuperato il Grand Hotel. La dépendance, quindi, è ben lontana. A oggi la società del Grand Hotel non ha soldi neppure per sistemare lo storico albergo». Perché, allora, l'autorizzazione paesaggistica? «Dell'ipotesi di una dépendance se ne parlava da tempo – prosegue Milesi – e, quindi, volevamo capire se proseguire in tale direzione o rinunciarvi definitivamente: dopo l'autorizzazione paesaggistica concessa dal Comune, dovrà essere la Soprintendenza a valutare il progetto di fattibilità. Poiché sappiamo di essere in forte ritardo acceleriamo almeno quanto è di nostra competenza. Ma, ripeto, la dépendance sarà l'ultimo intervento che, eventualmente, si potrà realizzare. E questo sarà precisato nell'integrazione all'accordo di programma (con Regione, Provincia e gruppo Percassi, ndr)». Nel rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, peraltro, si precisa che la stessa «non costituisce provvedimento abilitante a iniziare i lavori». Nel frattempo, spiegano ancora dal Comune, sono ripresi i lavori per gli scavi nell'area che dovrà ospitare le nuove Terme (il progetto definitivo dell'architetto francese Perrault non è ancora concluso). Lo stop di alcuni giorni, da quanto riferito dall'impresa esecutrice, è stato causato dall'attesa dell'autorizzazione per il conferimento del materiale in discarica.
Giovanni Ghisalberti
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Regione Lombardia: Firmato l'Accordo di sviluppo
Da L'Eco di Bergamo online - 23-02-2010
Regione Lombardia: Firmato l'Accordo di sviluppo Formigoni: Un atto di fiducia
TURISMO - Tra gli interventi già previsti per lo sviluppo del settore turistico di montagna, il più importante riguarda la riqualificazione e valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino (140 milioni), da cui si attende anche un rilancio economico e occupazionale significativo in Val Brembana, tramite l'utilizzo sinergico delle strutture del Casinò, del Grand Hotel e delle Terme. Altri progetti riguardano la segnaletica dei musei (quasi un milione) e della ciclovia (un altro milione circa). Per lo sviluppo dei comparti sciistici sono stati stanziati oltre 60 milioni con 3 specifici accordi, ricompresi in questo AQST. Riguardano la Valle Brembana e la Valle Seriana/Val di Scalve, con un progetto innovativo integrato che vuole valorizzare le stazioni sciistiche inserite nel comprensorio con collegamenti diretti tra le diverse località.........
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cron ... ck=summary
Regione Lombardia: Firmato l'Accordo di sviluppo Formigoni: Un atto di fiducia
TURISMO - Tra gli interventi già previsti per lo sviluppo del settore turistico di montagna, il più importante riguarda la riqualificazione e valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino (140 milioni), da cui si attende anche un rilancio economico e occupazionale significativo in Val Brembana, tramite l'utilizzo sinergico delle strutture del Casinò, del Grand Hotel e delle Terme. Altri progetti riguardano la segnaletica dei musei (quasi un milione) e della ciclovia (un altro milione circa). Per lo sviluppo dei comparti sciistici sono stati stanziati oltre 60 milioni con 3 specifici accordi, ricompresi in questo AQST. Riguardano la Valle Brembana e la Valle Seriana/Val di Scalve, con un progetto innovativo integrato che vuole valorizzare le stazioni sciistiche inserite nel comprensorio con collegamenti diretti tra le diverse località.........
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cron ... ck=summary
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
da L'Eco di Bergamo online
Altri 9,3 milioni dalla Regione per il rilancio di San Pellegrino
Per la riqualificazione e la valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino la Regione Lombardia stanzierà altri 9,3 milioni di euro. È quanto prevede l'atto integrativo all'accordo di programma firmato nel 2007 e sottoscritto oggi pomeriggio, mercoledì, dal presidente Roberto Formigoni con l'assessore alla Pianificazione territoriale della provincia di Bergamo, Silvia Lanzani, il sindaco di S.Pellegrino, Gianluigi Scanzi e l'amministratore della società Sviluppo S.Pellegrino, Antonio Percassi. Il nuovo finanziamento, che va ad aggiungersi ai 10,5 milioni di euro già messi a bilancio dalla Regione Lombardia, è destinato al nuovo centro termale (5.934.303 euro), al nuovo teatro ( 2.454.915 euro), alla creazione di un parco ricreativo/sportivo nell'area Vetta (45.000 euro) e al completamento, al restauro e all'adeguamento impiantistico del Casinò (900.000 euro).
«Un intervento di qualità e quantità - ha detto Formigoni - funzionale a una strategia complessiva di sviluppo per il territorio e dal quale ci aspettiamo risultati importanti per la ripresa economica dell'intera valle. Un progetto di eccellenza, e di grande impegno finanziario, per il quale pubblico e privato stanno lavorando in sinergia e sul quale insieme continueremo a vigilare perché si raggiungano gli obiettivi attesi per il rilancio economico dell'area». L'atto sottoscritto prevede che gli anche altri soggetti concorrano economicamente, per complessivi altri 52,5 milioni, alla valorizzazione delle terme di San Pellegrino.
La scheda dell'accordo del 2007
Regione Lombardia con 10,5 milioni aveva contribuito a finanziare interventi per l'acquisto del nuovo centro termale di 3.500 metri quadri; l'ampliamento dell'Istituto scolastico alberghiero; il risanamento ambientale e l'adeguamento infrastrutturale e il recupero dell'ex Grand Hotel.
L'Accordo di Programma prevedeva poi il recupero del Casinò municipale, la ristrutturazione e l'ampliamento dell'Hotel Terme (parco compreso), l'insediamento terziario - commerciale - residenziale e il nuovo pensionato per gli studenti dell'istituto alberghiero; la ristrutturazione e l'ampliamento dell'Hotel Vetta, il nuovo complesso residenziale in località Paradiso e la rimessa in funzione dell'impianto di risalita e parco turistico della Vetta.
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cron ... ellegrino/
Altri 9,3 milioni dalla Regione per il rilancio di San Pellegrino
Per la riqualificazione e la valorizzazione delle strutture termali di San Pellegrino la Regione Lombardia stanzierà altri 9,3 milioni di euro. È quanto prevede l'atto integrativo all'accordo di programma firmato nel 2007 e sottoscritto oggi pomeriggio, mercoledì, dal presidente Roberto Formigoni con l'assessore alla Pianificazione territoriale della provincia di Bergamo, Silvia Lanzani, il sindaco di S.Pellegrino, Gianluigi Scanzi e l'amministratore della società Sviluppo S.Pellegrino, Antonio Percassi. Il nuovo finanziamento, che va ad aggiungersi ai 10,5 milioni di euro già messi a bilancio dalla Regione Lombardia, è destinato al nuovo centro termale (5.934.303 euro), al nuovo teatro ( 2.454.915 euro), alla creazione di un parco ricreativo/sportivo nell'area Vetta (45.000 euro) e al completamento, al restauro e all'adeguamento impiantistico del Casinò (900.000 euro).
«Un intervento di qualità e quantità - ha detto Formigoni - funzionale a una strategia complessiva di sviluppo per il territorio e dal quale ci aspettiamo risultati importanti per la ripresa economica dell'intera valle. Un progetto di eccellenza, e di grande impegno finanziario, per il quale pubblico e privato stanno lavorando in sinergia e sul quale insieme continueremo a vigilare perché si raggiungano gli obiettivi attesi per il rilancio economico dell'area». L'atto sottoscritto prevede che gli anche altri soggetti concorrano economicamente, per complessivi altri 52,5 milioni, alla valorizzazione delle terme di San Pellegrino.
La scheda dell'accordo del 2007
Regione Lombardia con 10,5 milioni aveva contribuito a finanziare interventi per l'acquisto del nuovo centro termale di 3.500 metri quadri; l'ampliamento dell'Istituto scolastico alberghiero; il risanamento ambientale e l'adeguamento infrastrutturale e il recupero dell'ex Grand Hotel.
L'Accordo di Programma prevedeva poi il recupero del Casinò municipale, la ristrutturazione e l'ampliamento dell'Hotel Terme (parco compreso), l'insediamento terziario - commerciale - residenziale e il nuovo pensionato per gli studenti dell'istituto alberghiero; la ristrutturazione e l'ampliamento dell'Hotel Vetta, il nuovo complesso residenziale in località Paradiso e la rimessa in funzione dell'impianto di risalita e parco turistico della Vetta.
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Speriamo che questo accelleri i lavori! 

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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Bene,questo è quanto ci mette la Regione,quindi i contribuenti. E' dato sapere anche quanto fino adesso ,e quanto cin futuro ,ci metterà di suo Percassi?