Re: Variante abitato di Zogno
Inviato: domenica 29 gennaio 2017, 8:12
da L'Eco di Bergamo
Variante di Zogno: avanti col massimo impegno
Un progetto costellato di stop e imprevisti e, ora, gli occhi puntati sulla sospirata gara d’appalto. La variante di Zogno è stata al centro dell’incontro informativo promosso dalla lista di minoranza «Zogno inComune», tenutosi venerdì sera alle scuole medie del paese. Una serata il cui obiettivo era fare chiarezza su come sta procedendo il progetto, non solo dal punto di vista strettamente burocratico, ma anche tecnico. erano presenti una trentina di persone. La prima a parlare è stata Nadia Rinaldi, capogruppo della lista civica «Zogno Democratica», che ha tracciato la cronistoria della variante a partire dal 1987, anno dell’alluvione che causò gravi danni a tutta la valle. Si è toccato l’aspetto storico per permettere di capire meglio l’oggi, il futuro e le motivazioni che hanno portato al rallentamento dell’esecuzione del progetto. Ha poi preso la parola Pasquale Gandolfi, consigliere provinciale con delega alla Viabilità e Grandi infrastrutture che ha voluto far luce su come stanno andando le cose. Ad oggi l’intero progetto è nelle mani di Regione Lombardia, e a breve si terrà la gara d’appalto per affidare a un’impresa la realizzazione dell’opera. Dopo questo passo saranno due gli anni necessari a concretizzare la variante di Zogno, con conclusione dei lavori prevista per il 2019. «Si è partiti con la consapevolezza di non arrivare alla fine dell’opera – ha ammesso il consigliere Gandolfi –, ma ora i soldi ci sono e anche se la Provincia è fuori da questo incarico, non vuol dire non esserci: il passo indietro serve per permettere all’opera di andare avanti e ottenere il completo finanziamento». È stato poi messo in evidenza come «sia da parte dell’attuale amministrazione di Zogno, sia da parte di Regione e Provincia ci sia la massima volontà di concludere quest’opera. L’importante non è a chi va il merito e nemmeno tagliare nastri – ha aggiunto Gandolfi –, ma far star bene i propri cittadini». Durante l’incontro è stato anche toccato il tema della variante Villa D’Almè–Paladina–Treviolo. Dopo un primo progetto fallimentare è stato infatti approvato a dicembre il nuovo progetto esecutivo.
Variante di Zogno: avanti col massimo impegno
Un progetto costellato di stop e imprevisti e, ora, gli occhi puntati sulla sospirata gara d’appalto. La variante di Zogno è stata al centro dell’incontro informativo promosso dalla lista di minoranza «Zogno inComune», tenutosi venerdì sera alle scuole medie del paese. Una serata il cui obiettivo era fare chiarezza su come sta procedendo il progetto, non solo dal punto di vista strettamente burocratico, ma anche tecnico. erano presenti una trentina di persone. La prima a parlare è stata Nadia Rinaldi, capogruppo della lista civica «Zogno Democratica», che ha tracciato la cronistoria della variante a partire dal 1987, anno dell’alluvione che causò gravi danni a tutta la valle. Si è toccato l’aspetto storico per permettere di capire meglio l’oggi, il futuro e le motivazioni che hanno portato al rallentamento dell’esecuzione del progetto. Ha poi preso la parola Pasquale Gandolfi, consigliere provinciale con delega alla Viabilità e Grandi infrastrutture che ha voluto far luce su come stanno andando le cose. Ad oggi l’intero progetto è nelle mani di Regione Lombardia, e a breve si terrà la gara d’appalto per affidare a un’impresa la realizzazione dell’opera. Dopo questo passo saranno due gli anni necessari a concretizzare la variante di Zogno, con conclusione dei lavori prevista per il 2019. «Si è partiti con la consapevolezza di non arrivare alla fine dell’opera – ha ammesso il consigliere Gandolfi –, ma ora i soldi ci sono e anche se la Provincia è fuori da questo incarico, non vuol dire non esserci: il passo indietro serve per permettere all’opera di andare avanti e ottenere il completo finanziamento». È stato poi messo in evidenza come «sia da parte dell’attuale amministrazione di Zogno, sia da parte di Regione e Provincia ci sia la massima volontà di concludere quest’opera. L’importante non è a chi va il merito e nemmeno tagliare nastri – ha aggiunto Gandolfi –, ma far star bene i propri cittadini». Durante l’incontro è stato anche toccato il tema della variante Villa D’Almè–Paladina–Treviolo. Dopo un primo progetto fallimentare è stato infatti approvato a dicembre il nuovo progetto esecutivo.