Re: Variante abitato di Zogno
Inviato: giovedì 19 ottobre 2017, 5:31
da L'Eco di Bergamo
Variante di Zogno La ripresa dei lavori slitta ancora di mesi
L’accusa. Il sindaco di Zogno attacca la Provincia «Ha l’incarico del progetto definitivo e non l’ha concluso» Via Tasso: approfondimenti ora per non fermarsi dopo
Ancora possibili ritardi sulla lunga strada della realizzazione della variante di Zogno. La ripresa dei lavori, prevista per l’estate del prossimo anno, si sposterà, presumibilmente, verso l’autunno. A scagliarsi contro quello che definisce «l’ennesimo ritardo inaccettabile» è il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti, in una lettera inviata ieri alla stampa. «Ancora una volta - scrive il primo cittadino leghista - mi trovo a esprimere grandissima preoccupazione sulla tempistica necessaria per la ripresa dei lavori (fermi da tre anni, ndr)». Nel mirino di Ghisalberti la Provincia, a cui è stato dato l’incarico del progetto definitivo. Progetto – in questi mesi al vaglio di Infrastrutture lombarde (Ilspa) – che però non è ancora arrivato a una conclusione. «La Provincia – spiega l’amministratore di Ilspa, il bergamasco Giuliano Capetti – ha presentato sì, già da tempo, il progetto, ma la società da noi incaricata per la verifica ha richiesto integrazioni e modifiche. Ci sono stati diversi incontri, in contraddittorio, tra tecnici della Provincia e nostri professionisti. Alcune risposte sono state date, altre no. Una volta arrivati a un accordo Infrastrutture lombarde dovrà preoccuparsi del progetto esecutivo: i progettisti sono già stati individuati tramite gara, il passaggio non dovrebbe essere lungo. Evidentemente il sindaco esprime preoccupazione sul prolungarsi dei tempi. L’iter doveva concludersi in primavera e i lavori riprendere a giugno-luglio. È probabile che ora la riapertura del cantiere slitti al prossimo autunno». Specifiche tecniche e tempi Così Capetti, amministratore di Ilspa. Diverso il punto di vista della Provincia, anzi contrario: non un progetto incompleto ma la necessità di arrivare alla perfezione per non incorrere in altri stop a cantiere avviato. «Il progetto è stato consegnato alla Regione ormai un anno fa – spiega il delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi –. La società incaricata da Inspa, prima di validare il progetto, ha chiesto ai nostri tecnici ulteriori specifiche tecniche, alcune oltre quelle solite per un progetto definitivo. Nella sostanza un approfondimento, entrando nel minimo dettaglio per evitare poi sorprese successive. L’intero nostro settore della Viabilità si sta dando da fare per chiudere nel migliore modo possibile il progetto. Non stiamo perdendo tempo e, se anche si andrà oltre di qualche settimana rispetto all’iniziale tabella di marcia, meglio così piuttosto che rischiare di doversi fermare tre anni come successo poi con la giunta Pirovano». «Anche dove non necessario, si è ulteriormente approfondito - continua Gandolfi - con l’obiettivo di ripartire con un progetto certo, soldi certi e tempi certi». Ma il sindaco di Zogno resta critico: «Questa è una situazione inaccettabile e vergognosa, imputabile a chi, ancora una volta, non mette al primo posto il rispetto dei cittadini zognesi e di un’intera valle. E quello che più sconforta è constatare come le istituzioni non riescano a sbloccare la procedura, pur essendo totalmente finanziata addirittura dal 16 novembre 2015, data in cui la Regione ha deciso di stanziare tutti i 33 milioni di euro necessari per i lavori. I soldi ci sono, ma le istituzioni non riescono ad approvare il progetto». «La sua parte Regione Lombardia l’ha fatta e la sta facendo taglia corto l’assessore regionale alla Viabilità Alessandro Sorte –. Non è detto, comunque, che i tempi si allunghino ancora».
Variante di Zogno La ripresa dei lavori slitta ancora di mesi
L’accusa. Il sindaco di Zogno attacca la Provincia «Ha l’incarico del progetto definitivo e non l’ha concluso» Via Tasso: approfondimenti ora per non fermarsi dopo
Ancora possibili ritardi sulla lunga strada della realizzazione della variante di Zogno. La ripresa dei lavori, prevista per l’estate del prossimo anno, si sposterà, presumibilmente, verso l’autunno. A scagliarsi contro quello che definisce «l’ennesimo ritardo inaccettabile» è il sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti, in una lettera inviata ieri alla stampa. «Ancora una volta - scrive il primo cittadino leghista - mi trovo a esprimere grandissima preoccupazione sulla tempistica necessaria per la ripresa dei lavori (fermi da tre anni, ndr)». Nel mirino di Ghisalberti la Provincia, a cui è stato dato l’incarico del progetto definitivo. Progetto – in questi mesi al vaglio di Infrastrutture lombarde (Ilspa) – che però non è ancora arrivato a una conclusione. «La Provincia – spiega l’amministratore di Ilspa, il bergamasco Giuliano Capetti – ha presentato sì, già da tempo, il progetto, ma la società da noi incaricata per la verifica ha richiesto integrazioni e modifiche. Ci sono stati diversi incontri, in contraddittorio, tra tecnici della Provincia e nostri professionisti. Alcune risposte sono state date, altre no. Una volta arrivati a un accordo Infrastrutture lombarde dovrà preoccuparsi del progetto esecutivo: i progettisti sono già stati individuati tramite gara, il passaggio non dovrebbe essere lungo. Evidentemente il sindaco esprime preoccupazione sul prolungarsi dei tempi. L’iter doveva concludersi in primavera e i lavori riprendere a giugno-luglio. È probabile che ora la riapertura del cantiere slitti al prossimo autunno». Specifiche tecniche e tempi Così Capetti, amministratore di Ilspa. Diverso il punto di vista della Provincia, anzi contrario: non un progetto incompleto ma la necessità di arrivare alla perfezione per non incorrere in altri stop a cantiere avviato. «Il progetto è stato consegnato alla Regione ormai un anno fa – spiega il delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi –. La società incaricata da Inspa, prima di validare il progetto, ha chiesto ai nostri tecnici ulteriori specifiche tecniche, alcune oltre quelle solite per un progetto definitivo. Nella sostanza un approfondimento, entrando nel minimo dettaglio per evitare poi sorprese successive. L’intero nostro settore della Viabilità si sta dando da fare per chiudere nel migliore modo possibile il progetto. Non stiamo perdendo tempo e, se anche si andrà oltre di qualche settimana rispetto all’iniziale tabella di marcia, meglio così piuttosto che rischiare di doversi fermare tre anni come successo poi con la giunta Pirovano». «Anche dove non necessario, si è ulteriormente approfondito - continua Gandolfi - con l’obiettivo di ripartire con un progetto certo, soldi certi e tempi certi». Ma il sindaco di Zogno resta critico: «Questa è una situazione inaccettabile e vergognosa, imputabile a chi, ancora una volta, non mette al primo posto il rispetto dei cittadini zognesi e di un’intera valle. E quello che più sconforta è constatare come le istituzioni non riescano a sbloccare la procedura, pur essendo totalmente finanziata addirittura dal 16 novembre 2015, data in cui la Regione ha deciso di stanziare tutti i 33 milioni di euro necessari per i lavori. I soldi ci sono, ma le istituzioni non riescono ad approvare il progetto». «La sua parte Regione Lombardia l’ha fatta e la sta facendo taglia corto l’assessore regionale alla Viabilità Alessandro Sorte –. Non è detto, comunque, che i tempi si allunghino ancora».