Da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Variante di Zogno - Progetto esecutivo in dirittura d’arrivo
L’opera. Venerdì previsto il via libera definitivo Poi il bando di sei mesi per assegnare i lavori Il cantiere dovrebbe aprirsi entro la prossima estate
Zogno -
Variante in galleria di Zogno, finalmente si è pronti per il bando che assegnerà i lavori. Il progetto esecutivo per il completamento dell’opera, ferma da ormai quattro anni, è all’esame finale. Superato il quale si apriranno le porte per la pubblicazione del bando per il cantiere. «Siamo in dirittura d’arrivo – annuncia Giuliano Capetti, amministratore di Infrastrutture lombarde (Ilspa), la società interamente partecipata da Regione Lombardia, titolare della progettazione –. Venerdì ci sarà l’ultimo incontro-confronto tra i progettisti e l’ente di validazione esterno (la Rina Check di Genova) che deve dare l’ok finale al progetto esecutivo. Saranno date le ultime risposte. A quel punto il progetto dovrebbe essere depositato settimana prossima a Ilspa. Noi siamo già pronti per la pubblicazione del bando». Che avverrà quindi in tempi stretti, per evitare di allungare i tempi già lunghissimi della burocrazia. Trattandosi di un bando europeo serviranno sei mesi di attesa per l’aggiudicazione, e finalmente, a questo punto indicativamente per l’estate prossima, l’avvio dei lavori. Salvo sorprese. Il progetto esecutivo per il completamento della variante di Zogno era stato affidato alla fine del febbraio scorso a un raggruppamento temporaneo di progettisti (Rtp), costituito dalla Ets spa di Villa d’Almè-Bergamo, dalla Technital spa di Verona e alla società cooperativa Politecnica di Modena. Si era a fine febbraio, anche se la «consegna» ufficiale dell’incarico di progettazione, da cui calcolare i 90 giorni previsti, è avvenuta il 30 marzo, spiegano da Ets spa di Villa d’Almè.
Tre mesi di tempo (dovevano essere) a cui si è aggiunto un altro mese concesso da Regione Lombardia di proroga, quindi fino a fine luglio. Con la fine dell’estate il progetto esecutivo, era di fatto pronto, con qualche settimana in più di ritardo. Progetto concluso ma non tanto da poter pubblicare il bando di gara per i lavori. L’iter burocratico, infatti, prevede a quel punto ancora circa due mesi per la «validazione» dello stesso progetto, da parte di un ente certificatore esterno (come già successo per il progetto definitivo), indicato dalla Regione. Altri due mesi di verifiche, e ora l’ok che finalmente dovrebbe arrivare con l’incontro di venerdì o nelle ore successive. Naturalmente non finisce qui l’iter. Bando europeo, ergo altri sei mesi per avere l’impresa che dovrà riaprire concretamente il cantiere della variante di Zogno. E questo nonostante la progettazione di tutta l’opera, di fatto, era già a disposizione con il primo appalto, quello assegnato all’Itinera di Tortona ormai sei-sette anni fa. Sono poi previsti 14 mesi di lavori, con apertura delle gallerie - forse - tra fine 2020 e inizio 2021, a ormai 30 anni dalla presentazione del primo progetto.
L’opera Alla fine costerà 76 milioni
Iniziati nell’estate del 2012, i lavori per la realizzazione della variante di Zogno sono ormai fermi da quattro anni, dopo che l’impresa Itinera aveva abbandonato il cantiere: i fondi messi a disposizione (che ammontavano a circa 43 milioni di euro) non erano stati sufficienti a completare l’intero percorso dell’infrastruttura. Così Regione Lombardia ha dovuto trovare altri 33 milioni di euro, per il completamento della variante, fondi con cui realizzare i vari impianti, i muri, le rotatorie e altri interventi necessari a finire la strada. Solo per rifare la progettazione sono stati impiegati altri quattro anni, forse troppi per un lavoro - sul campo - che dovrà durare (ci si augura) circa 14 mesi. Lunga poco più di due chilometri, la variante di Zogno si staccherà dall’ex statale dalla zona dove sorge la centrale Enel a sud, per arrivare oltre Ambria, alla Madonna del Lavello, confine con San Pellegrino Terme.
