L’orso scende in paese E cena con la pecorella
Inviato: lunedì 22 aprile 2013, 8:03
da Il Giorno
L’orso scende in paese E cena con la pecorella
La pecorella smarrita ha fatto una brutta fine: è diventata il pasto serale dell’orso, tornato a farsi vedere a due passi dall’abitato di Gero, frazione di Primaluna. Forse non sarà una storia da raccontare ai figli prima di addormentarsi ma è una storia vera, una storia di animali scritta l’altra notte a Primaluna. In una frazione del Comune della Valsassina è ricomparso il plantigrado già avvistato a fine marzo sulle montagne intorno a Premana e poi alla Bocchetta di Olino, tra la val marcia e la Valsassina. Il nuovo e brusco abbassamento delle temperature ha costretto l’esemplare maschio a scendere ancora più a valle in cerca di cibo perché a quota 1.600 ha ricominciato a cadere la neve.
Questa volta non ha dovuto distruggere le arnie di Sebastiano Pomi, residente nella frazione Gero di Prilamuna come è accaduto due giorni fa e come era accaduto (alla fine dello scorso mese di marzo) nei boschi intorno a Premana per procurarsi il miele di cui è notoriamente ghiotto. Per l’occasione il simpatico orsacchiotto era stato filmato anche dalle telecamere delle guardie venatorie dell’amministrazione provinciale. Questa volta il pasto gli è stato servito su un piatto d’argento: si è semplicemente imbattuto in una pecora che non aveva seguito il gregge al rientro, alla sera, nell’ovile. Il pastore non se ne era accorto, lei si è persa nel bosco e ha fatto la fortuna dell’orso, non certo la sua.
La carcassa dell’animale è stata trovata nei boschi sopra Gero e Barcone, altra frazione di Primaluna. «Non ci sono dubbi, è ancora sempre lo stesso esemplare che era stato avvistato a Premana e poi due giorni fa ancora da queste parti - spiega al telefono Carlo Signorelli, assessore provinciale all’Ambiente -. Adesso che è tornato il freddo e in quota ha ricominciato a nevicare, l’orso si è dovuto nuovamente abbassare in cerca di cibo e per questo adesso sembra sia rimasto in zona». La carcassa della pecora è già stata oggetto di indagini. Sul luogo del ritrovamento, ieri mattina, si sono recati le Guardie Forestali di Barzio, Giuseppe Locatelli (guardia venatoria della Provincia di Lecco) e anche un veterinario dell’Asl di Lecco. «Abbiamo visionato la carcassa della pecora - spiega proprio Locatelli - e scattato alcune fotografie. Noi faremo la nostra relazione e il veterinario la sua, quindi incroceremo i dati. Nessuno ha visto ma visti gli elementi acquisiti, ci sono pochi dubbi: si tratta dello stesso esemplare». Un esemplare maschio> che si aggira sulle montagne lecchesi e di cui il primo avvistamento è datato intorno 29 marzo, quando alcuni boscaioli di Premana rinvennero le sue inconfondibili impronte nella neve. Pochi giorni dopo l’assalto alle arnie in località Acquadusc, sempre a Premana. Quindi le tracce alla bocchetta di Olino (domenica scorsa), la conferma che l’animale si è spostato in Valsassina raggiungendo i 500 metri di quota sopra Primaluna.
L’orso scende in paese E cena con la pecorella
La pecorella smarrita ha fatto una brutta fine: è diventata il pasto serale dell’orso, tornato a farsi vedere a due passi dall’abitato di Gero, frazione di Primaluna. Forse non sarà una storia da raccontare ai figli prima di addormentarsi ma è una storia vera, una storia di animali scritta l’altra notte a Primaluna. In una frazione del Comune della Valsassina è ricomparso il plantigrado già avvistato a fine marzo sulle montagne intorno a Premana e poi alla Bocchetta di Olino, tra la val marcia e la Valsassina. Il nuovo e brusco abbassamento delle temperature ha costretto l’esemplare maschio a scendere ancora più a valle in cerca di cibo perché a quota 1.600 ha ricominciato a cadere la neve.
Questa volta non ha dovuto distruggere le arnie di Sebastiano Pomi, residente nella frazione Gero di Prilamuna come è accaduto due giorni fa e come era accaduto (alla fine dello scorso mese di marzo) nei boschi intorno a Premana per procurarsi il miele di cui è notoriamente ghiotto. Per l’occasione il simpatico orsacchiotto era stato filmato anche dalle telecamere delle guardie venatorie dell’amministrazione provinciale. Questa volta il pasto gli è stato servito su un piatto d’argento: si è semplicemente imbattuto in una pecora che non aveva seguito il gregge al rientro, alla sera, nell’ovile. Il pastore non se ne era accorto, lei si è persa nel bosco e ha fatto la fortuna dell’orso, non certo la sua.
La carcassa dell’animale è stata trovata nei boschi sopra Gero e Barcone, altra frazione di Primaluna. «Non ci sono dubbi, è ancora sempre lo stesso esemplare che era stato avvistato a Premana e poi due giorni fa ancora da queste parti - spiega al telefono Carlo Signorelli, assessore provinciale all’Ambiente -. Adesso che è tornato il freddo e in quota ha ricominciato a nevicare, l’orso si è dovuto nuovamente abbassare in cerca di cibo e per questo adesso sembra sia rimasto in zona». La carcassa della pecora è già stata oggetto di indagini. Sul luogo del ritrovamento, ieri mattina, si sono recati le Guardie Forestali di Barzio, Giuseppe Locatelli (guardia venatoria della Provincia di Lecco) e anche un veterinario dell’Asl di Lecco. «Abbiamo visionato la carcassa della pecora - spiega proprio Locatelli - e scattato alcune fotografie. Noi faremo la nostra relazione e il veterinario la sua, quindi incroceremo i dati. Nessuno ha visto ma visti gli elementi acquisiti, ci sono pochi dubbi: si tratta dello stesso esemplare». Un esemplare maschio> che si aggira sulle montagne lecchesi e di cui il primo avvistamento è datato intorno 29 marzo, quando alcuni boscaioli di Premana rinvennero le sue inconfondibili impronte nella neve. Pochi giorni dopo l’assalto alle arnie in località Acquadusc, sempre a Premana. Quindi le tracce alla bocchetta di Olino (domenica scorsa), la conferma che l’animale si è spostato in Valsassina raggiungendo i 500 metri di quota sopra Primaluna.