mad ha scritto:siamo in democrazia, no?
forse !!!!!!!!!!!!!!!!
sono uscita dalla fase attiva della scuola a settembre, dopo 38 anni, tanto per sgombrare l'idea della baby-pensionata.
ho creduto nella scuola pubblica, credo di averne costruito un pezzettino, facendo il possibile anche quando siamo stati di fatto chiamati a sostituire colleghi assenti anche per settimane e a svolgere compiti che una società via via più complessa richiedeva, anche se forse uscivano un po' dal terreno puro e semplice dell'insegnamento.
ci siamo aggiornati, specializzati con corsi pagati dallo stato, quindi con le tasse di tutti quelli che le pagano, ma spesso anche a spese nostre.
abbiamo imparato a confrontarci, a lavorare in team e a superare la propria individualistica visione dell'alunno.
adesso, senza che nessuno di quelli che la scuola la masticano e/o la insegnano da una vita sia stato consultato, tutto questo viene buttato via e si scopre che tanti, magari anche di quelli che con la scuola rapporti ne hanno pochi, sono favorevoli al maestro unico, perchè così si risolvono tutti i problemi, salvo poi ribadire che la scuola non insegna, che a fine quinta non si sanno cose che una volta si sapevano in prima, che i bambini non sanno questo e non sanno quello.
che profonda amarezza.
ma nonostante tutto, sono convinta che gli insegnanti continuino a tener duro, a stringere i denti e ad andare avanti, nel rispetto di quelli che hanno davanti, gli alunni.
ed è un rispetto tale che spinge tanti di noi, che potrebbero stare fuori da tutto ciò, a manifestare certo, ma anche a continuare ad andare a scuola, volontariamente e gratuitamente, per aiutare quelli che ce la fanno meno.
scusate lo sfogo, ma ogni tanto ci si stufa proprio di continuare a sentirsi attaccati senza nessuna conoscenza di causa.