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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: sabato 1 giugno 2013, 23:17
da indifranck
...questa per fortuna e solo una tua opinione
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: domenica 2 giugno 2013, 9:02
da bipbip
indifranck ha scritto:...questa per fortuna e solo una tua opinione
e aggiungo... meno male!

Abruzzo: orsi sotto attacco, vogliono sterminarli
Inviato: giovedì 6 giugno 2013, 11:30
da IW2LBR
da Il Pescara
Abruzzo: orsi sotto attacco, vogliono sterminarli!
Trovate 30 polpette avvelenate nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo. Qualcuno vuole lo sterminio dei 50 orsi presenti nell'area, cosa che metterebbe a repentaglio tutto l'ecosistema.
Grazie ai cani del Corpo Forestale si è riusciti a trovare le polpette prima che queste venissero mangiate dai plantigradi. Una volta rinvenuta la presenza di più polpette avvelenate si è passati alla ripulitura di tutta l'area, il cuore più protetto del Parco, in cui si sono scoperte anche diverse trappole. Il commissario del Parco Giuseppe Rossi ha denunciato l'episodio alla procura di Avezzano, che si aggiunge alle denunce di bracconaggio, pascolo abusivo, e invasione di mezzi motorizzati in area off limits. Anche Aldo Di Benedetto dirigente dell'Associazione Pro Natura, afferma che questo attacco è mirato a far saltare l'equilibrio del più importante Parco Nazionale del Centro italia, e la fine di un lavoro che da decenni cerca di riportare orsi e lupi a ripopolare le loro terre.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 6 giugno 2013, 19:30
da indifranck
Voci di corridoio ipotizzano che il tentativo di sterminio degli orsi in atto sia una tattica per permettere di liberalizzare alcune aree del Parco dai vincoli ambientali costituiti per proteggere la specie. Una volta sterminata la specie non avrebbero più motivo di esistere questi vincoli e si potrebbe continuare a costruire.
Nella neve di giugno orme di orso
Inviato: venerdì 7 giugno 2013, 10:51
da IW2LBR
da Valtrompia
Nella neve di giugno orme di orso
Valtrompia - Una breve fila di impronte, che costeggia alcuni massi e che scompare poco oltre. Non ci sono dubbi. Quelle che appaiono nitide nella neve sono orme di orso. Una piccola, curiosa scoperta compiuta pochi giorni fa - il 2 giugno - da un escursionista che si trovava nei pressi dei Laghi di Ravenola, in territorio di Collio, versante camuno. È seguìto lo scatto fotografico e la segnalazione al Corpo di Polizia provinciale di Brescia. Sul posto sono poi state compiute le verifiche del caso. Si tratta di un rinvenimento che non deve destare allarme, l’animale, che non attacca l’uomo, è con molte probabilità un orso bruno maschio in esplorazione di nuovi territori, proveniente dal Trentino. Chi volesse informazioni o fare segnalazioni può contattare la Polizia o il Corpo Forestale al 1515.

Incontro pubblico sull'orso nelle Orobie
Inviato: giovedì 13 giugno 2013, 15:53
da IW2LBR
dalla Provincia di Sondrio
Incontro pubblico sull'orso nelle Orobie
Nell'ambito delle azioni previste dal progetto europeo LIFE+ Arctos Regione Lombardia, WWF e Provincia di Sondrio, in collaborazione con Parco Orobie Valtellinesi, invitano a partecipare all'incontro pubblico "La presenza dell'orso in provincia di Sondrio" che si terrà sabato 15 giugno alle ore 21,00 presso la Sala Parrocchiale di Tartano centro (SO). Gli incontri - organizzati da ERSAF, per conto di Regione Lombardia e in collaborazione con WWF Italia, nell'ambito del progetto LIFE + ARCTOS "Conservazione dell'orso bruno: azioni coordinate per l'areale alpino e appenninico" hanno l'obiettivo di fornire alla cittadinanza informazioni utili sulla biologia dell'orso, sulle norme di comportamento da adottare, sulle azioni di prevenzione e le procedure di risarcimento dei danni e per illustrare i recenti passaggi dell'orso sul territorio lombardo.
Relatori:
Elisabetta Maria Rossi (Regione Lombardia DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile), Mauro Belardi (WWF Italia), Maria Ferloni (Provincia di Sondrio), Claudio La Ragione (direttore Parco Orobie Valtellinesi).
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: giovedì 13 giugno 2013, 20:28
da elio.biava
Tartano?
OT: Ridente paesello della montagna appena al di là dello spartiacque orobico E-O . Tristemente famoso quale epipentro dell'evento alluvionale accaduto il 18 Luglio 1987 dopo 80 ore di pioggia continua. Un record di 480mm di acqua che devastò il loro ed il nostro territorio. Di quei giorni ricordo oltre ai pascoli rosicchiati e invasi di pietrame, un vertiginoso ponte ad arco in pietra che resistette alle furie del torrente omonimo. Prima di tali fatti era famoso per il suo antico isolamento. Uno degli ultimi del territorio ex Grigioni ad essere dotato di strada carreggiabile per merito del conterraneo on. Ezio Vanoni ( antifascista-economista e poi politico nativo di Morbegno. Precursore keynesiano dell'intervento statale nell'economia. Inventore in loco dei poi famosi "lavori socialmente utili". Ancora oggi sono ben visibili i canali di bonifica delle piane alluvionali della bassa Valtellina. Ricordato con orgoglio dagli anziani locali come chi seppe dar lavoro e pane ad una valle stremata dalla povertà contadina della prima metà del '900...)
...e ora l'orso? bah, roba da salotto cittadino!

Orsi veronesi nei guai tra Baldo e New Jersey
Inviato: sabato 15 giugno 2013, 11:52
da IW2LBR
dall'Arena
Orsi veronesi nei guai tra Baldo e New Jersey
Gli avvistamenti intorno alla Verona americana suscitano apprensione tra la popolazione, nonostante le spiegazioni degli esperti. Una viceda-fotocopia di quella che vede protagonista «M11» sul Baldo. Ma negli Usa nessuno parla di deportazione.
VERONA. Un orso si aggira nel Veronese. Lo vedono in molti, lo fotografano pure. Il plantigrado non sembra nutrire particolare diffidenza verso gli umani. I quali, però, non si sentono altrettanto sicuri. Vabbè, non sono animali aggressivi, però.... Magari fa danni, oppure uno passeggia e se lo ritrova davanti. La sottile preoccupazione filtra sul web e sulla stampa locale. Il fatto è che «M11», l’orso del Baldo (ancora per quanto, visto che alcuni vorrebbero «doportarlo»?) è innocente. E il territorio veronese non è attraversato dall’Adige; anzi sta dall’altra parte dell’Oceano, nel New Jersey, dove appunto si trova un’altra Verona. E l’orso nero (non bruno come il nostro) si aggira nella riserva di Mills. Eppure i due, senza conoscersi, sono veri compagni di sventura. Di «M11» si sa quasi tutto. Arrivato nel 2012 sul Baldo, cucciolone di un anno, si è fatto subito notare per la sua vocazione di «showman», a caccia più degli obiettivi dei turisti (in molti l’hanno fotografato) che di prede. Ritiratosi per il letargo in un anfratto del Paterno Monte si è risvegliato da poco, cresciutello e con una certa fame arretrata. Nella tarda primavera ha cominciato la caccia alle proteine, ai danni di alcuni allevamenti. Quasi scontata la levata di scudi, sostenuta anche da alcuni politici trentini, dal momento che l’orsetto è «figlio» del progetto di ripolamento «Life Ursus» della Provincia Autonoma, fino al via libera del ministero dell’Ambiente per un suo possibile spostamento in una riserva recintata. Anche se in molti sostengono che la sua presenza sia una risorsa il suo destino rimane, per ora, un punto interrogativo.
I suoi fratelli veronesi d’oltreoceano, del resto, non se la passano meglio. È vero: hanno preso l’abitudine di farsi vedere in giro, dalla riserva di Mills all’area di Crestmont, da Witherspoons Roads a Cedar Groove. E benchè Larry Hajna, protavoce del Dipartimento di Protezione dell’Ambiente del New Jersey si affanni a spiegare a stampa e cittadini come gli incontri con orsi siano «piuttosto comuni in questo periodo dell’anno, proprio perchè gli esemplari giovani si muovono sul territorio, in competizione con i "vecchi maschi"», il capo della Polizia, Doug Huber, riferisce di decine di chiamate e segnalazioni. No problem, comunque, almeno per ora. Linda Morschauser, specialista del «Progetto Orso Nero» per il Dipartimento Caccia e Pesca del New Jersey, spiega le regole di comportamento ai più timorosi: «State sui sentieri, tenete un cellulare con voi; evitate, in caso di incontro, di urlare, scappare o cercare il contatto oculare: voltatevi lentamente e allontanatevi». E suggerisce anche di chiudere bene la spazzatura, cospargendola di prodotti a base ammoniaca, la cui puzza risulta insopportabile (anche) agli orsi. «Non vogliamo che la gente si barrichi in casa - conclude - dobbiamo cercare di educare la gente a questa convivenza». Anche perché, nel Veronese americano, la popolazione ursina cresce a un ritmo ben più elevato che tra Veneto e Trentino. Tutto, come del resto si sa, è più grande «in the Usa». Le parole di Morschauser suonano, in buona sostanza, come la copia conforme di quanto si affanna a spiegare da anni Claudio Groff, responsabile del «Progetto Orso» per la Provincia Autonoma di Trento. La differenza, semmai, sta nel fatto che Oltreoceano nessuno pensa a deportare i selvatici; anzi, nei parchi nazionali, sono proprio i plantigradi (i "neri" o più imponenti grizzly) le principali attrazioni. Ma così è: «M11» e suoi fratelli d’America sono accumunati nella stessa sorte. «Mal comune mezzo gaudio»? Il vero problema, a questo punto, è come farlo sapere all’orso del Baldo. E stabilire un contatto con i cugini "yankee".
Protesta contro l'orso sul monte Baldo
Inviato: lunedì 17 giugno 2013, 8:49
da IW2LBR
dall'ANSA
Protesta contro l'orso sul monte Baldo
Allevatori e pastori, allontanare tutti gli esemplari
TRENTO, 15 GIU - Un centinaio di persone ha manifestato oggi sul monte Baldo, a Dossioli di Avio, per protestare contro la presenza dell'orso. La manifestazione e' stata organizzata da pastori e allevatori. I manifestanti hanno chiesto l'allontanamento di tutti gli esemplari di orso presenti sul monte Baldo che - a loro giudizio - rischiano di mettere a rischio la sopravvivenza delle attivita' agricole ed economiche.