Inviato: domenica 27 maggio 2007, 17:24
dal L'Eco di Bergamo del 27 Maggio 2007
Frana, corsa contro il tempo
Blocchi di cemento per riparare le case. Centro d'accoglienza alla Brembo
La frana di Briolo che incombe su parte del Villaggio a San Giovanni Bianco è stabile e questo è un segnale significativo, soprattutto all'indomani del temporale dell'altra notte.
«Va avanti lo studio del piano di intervento da parte del progettista della Comunità montana Valle Brembana, Alberto Frassoni – spiega Claudio Merati, funzionario dello Ster, ex Genio civile –. La Regione ha predisposto il contributo di somma urgenza che sarà concretizzato a seguito dell'incontro tecnico di lunedì, nel corso del quale il progettista illustrerà lo studio che dovrà essere al più presto appaltato dall'ente attuatore, probabilmente il Comune di San Giovanni Bianco o la Comunità montana.
In quella sede sarà dunque stabilito cosa fare e come».
«Il monitoraggio continua – sottolinea Merati – e grazie alle efficienti apparecchiature ci è dato modo di acquisire sempre più informazioni relative allo smottamento, cosa che ci permette di conoscerlo meglio e quindi di prevedere e intervenire in modo più adeguato. La preoccupazione ora è per le prossime ondate di maltempo».
«La Comunità montana sta gestendo la prima fase di interventi – spiega Piero Busi, presidente dell'ente –, si sta occupando cioè dei monitoraggi e della sistemazione del cantiere dell'eliporto e del fronte frana.
La seconda fase è quella al vaglio dell'ingegnere che abbiamo incaricato di seguire la vicenda e che preparerà il progetto che sarà poi velocemente appaltato in modo che gli interventi non durino più di 30-40 giorni. Se si vuole raggiungere velocemente qualcosa è necessario definire bene i ruoli e lavorare insieme tra enti, perché l'importante ora è adoperarsi al massimo per la sicurezza della gente e nel più breve tempo possibile».
«Dopo due movimenti accentuati che stanotte (ieri per chi legge ndr) ci hanno fatto temere – spiega Oscar Mostachetti, sindaco di San Giovanni Bianco – fortunatamente la situazione resta tranquilla. Abbiamo discusso sul da farsi e deciso di posare, grazie all'uso di gru, blocchi di calcestruzzo di un metro cubo a riparo delle abitazioni non interessate dalla frana ma nelle sue immediate vicinanze, un provvedimento che interessa circa 116 persone. A costoro è stato consegnato un comunicato del Coc (Centro operativo comunale) dagli uomini della Protezione civile, nel quale vengono descritte le operazioni da seguire in caso di allarme, come raggiungere immediatamente il centro di raccolta al palazzetto dello sport. Agli altri residenti è stato consegnato un comunicato con il quale li si avvisa che le loro abitazioni non sono in pericolo».
Intanto le scuole elementari proseguono le lezioni regolarmente, mentre le scuole medie sono state trasferite temporaneamente nell'oratorio dove i ragazzi seguono le lezioni della mattina, ancora sospese invece quelle pomeridiane. In collaborazione con Asl e 118 sono stati installati sensori dietro l'ospedale che attualmente non è interessato dallo smottamento.
Le apparecchiature non hanno segnalato fortunatamente alcun tipo di movimento. «In settimana – continua il sindaco – le cucine da campo della Cri potranno essere smontate perché abbiamo individuato nella mensa della Brembo la nuova ubicazione delle cucine dell'ospedale: i gestori potranno dunque svolgere la loro attività in altri locali attrezzati».
«Il comunicato che abbiamo diramato alle famiglie interessate – conclude Gerardo Pozzi, vicesindaco di San Giovanni Bianco – contiene essenzialmente sette punti. Si comunica la costituzione del Coc e di un gruppo di Protezione civile, l'installazione di sofisticate apparecchiature di monitoraggio, la circoscrizione della zona da evacuare in caso di peggioramento della situazione.
Inoltre, a condizioni stazionarie, la prossima settimana verranno definiti gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza del pendio, ma soprattutto si deciderà l'istituzione di un centro di accoglienza di emergenza con posti letto, mensa, docce e servizi igienici individuato in due capannoni della Brembo che sono liberi e sono stati predisposti: all'interno la Protezione civile ha già posto dei letti».
Frana, corsa contro il tempo
Blocchi di cemento per riparare le case. Centro d'accoglienza alla Brembo
La frana di Briolo che incombe su parte del Villaggio a San Giovanni Bianco è stabile e questo è un segnale significativo, soprattutto all'indomani del temporale dell'altra notte.
«Va avanti lo studio del piano di intervento da parte del progettista della Comunità montana Valle Brembana, Alberto Frassoni – spiega Claudio Merati, funzionario dello Ster, ex Genio civile –. La Regione ha predisposto il contributo di somma urgenza che sarà concretizzato a seguito dell'incontro tecnico di lunedì, nel corso del quale il progettista illustrerà lo studio che dovrà essere al più presto appaltato dall'ente attuatore, probabilmente il Comune di San Giovanni Bianco o la Comunità montana.
In quella sede sarà dunque stabilito cosa fare e come».
«Il monitoraggio continua – sottolinea Merati – e grazie alle efficienti apparecchiature ci è dato modo di acquisire sempre più informazioni relative allo smottamento, cosa che ci permette di conoscerlo meglio e quindi di prevedere e intervenire in modo più adeguato. La preoccupazione ora è per le prossime ondate di maltempo».
«La Comunità montana sta gestendo la prima fase di interventi – spiega Piero Busi, presidente dell'ente –, si sta occupando cioè dei monitoraggi e della sistemazione del cantiere dell'eliporto e del fronte frana.
La seconda fase è quella al vaglio dell'ingegnere che abbiamo incaricato di seguire la vicenda e che preparerà il progetto che sarà poi velocemente appaltato in modo che gli interventi non durino più di 30-40 giorni. Se si vuole raggiungere velocemente qualcosa è necessario definire bene i ruoli e lavorare insieme tra enti, perché l'importante ora è adoperarsi al massimo per la sicurezza della gente e nel più breve tempo possibile».
«Dopo due movimenti accentuati che stanotte (ieri per chi legge ndr) ci hanno fatto temere – spiega Oscar Mostachetti, sindaco di San Giovanni Bianco – fortunatamente la situazione resta tranquilla. Abbiamo discusso sul da farsi e deciso di posare, grazie all'uso di gru, blocchi di calcestruzzo di un metro cubo a riparo delle abitazioni non interessate dalla frana ma nelle sue immediate vicinanze, un provvedimento che interessa circa 116 persone. A costoro è stato consegnato un comunicato del Coc (Centro operativo comunale) dagli uomini della Protezione civile, nel quale vengono descritte le operazioni da seguire in caso di allarme, come raggiungere immediatamente il centro di raccolta al palazzetto dello sport. Agli altri residenti è stato consegnato un comunicato con il quale li si avvisa che le loro abitazioni non sono in pericolo».
Intanto le scuole elementari proseguono le lezioni regolarmente, mentre le scuole medie sono state trasferite temporaneamente nell'oratorio dove i ragazzi seguono le lezioni della mattina, ancora sospese invece quelle pomeridiane. In collaborazione con Asl e 118 sono stati installati sensori dietro l'ospedale che attualmente non è interessato dallo smottamento.
Le apparecchiature non hanno segnalato fortunatamente alcun tipo di movimento. «In settimana – continua il sindaco – le cucine da campo della Cri potranno essere smontate perché abbiamo individuato nella mensa della Brembo la nuova ubicazione delle cucine dell'ospedale: i gestori potranno dunque svolgere la loro attività in altri locali attrezzati».
«Il comunicato che abbiamo diramato alle famiglie interessate – conclude Gerardo Pozzi, vicesindaco di San Giovanni Bianco – contiene essenzialmente sette punti. Si comunica la costituzione del Coc e di un gruppo di Protezione civile, l'installazione di sofisticate apparecchiature di monitoraggio, la circoscrizione della zona da evacuare in caso di peggioramento della situazione.
Inoltre, a condizioni stazionarie, la prossima settimana verranno definiti gli interventi di consolidamento e messa in sicurezza del pendio, ma soprattutto si deciderà l'istituzione di un centro di accoglienza di emergenza con posti letto, mensa, docce e servizi igienici individuato in due capannoni della Brembo che sono liberi e sono stati predisposti: all'interno la Protezione civile ha già posto dei letti».