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Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 17:17
da ocirne
in Trentino, come su tutte le Alpi, comprese le vallate bergamasche, anche la scomparsa dell'orso è stata "forzata"...
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 17:27
da elio.biava
Esatto! giustamente era stato accoppato...o lui o LORO

se vuoi farti
ciciare una gamba o un braccio ...fai pure, basta non coinvolgere gli ALTRI in storie passate!

Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 17:32
da ocirne
elio.biava ha scritto:Esatto! giustamente era stato accoppato...o lui o LORO

se vuoi farti
ciciare una gamba o un braccio ...fai pure, basta non coinvolgere gli ALTRI in storie passate!

un moderatore dovrebbe per prima cosa essere moderato
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 17:41
da elio.biava
Bravo, solo che ne ho conosciuti due di casi del genere...quindi non faccio più il ganassa, mi dispiace.

Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 18:02
da IW2LBR
Radio Televisione Svizzera
"L'orso fa male all'economia"
Levata di scudi in Valtellina contro il progetto per la reintroduzione dei plantigradi in Trentino
Una levata di scudi si sta verificando in Valtellina. Questa è rivolta contro il Trentino che ha varato il progetto per la reintroduzione dell’orso e contro la Regione Lombardia che – al pari dell’Europa – lo sta sostenendo. Coldiretti e Associazione consumatori sono infatti sul piede di guerra. “Non siamo d’accordo sulla reintroduzione dell’orso nelle Alpi, attualmente nessuno è preparato a gestirlo”, spiega Alberto Marsetti, presidente Coldiretti Sondrio, ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana. L’Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori è ancora più esplicita e in una lettera al governatore della Lombardia Roberto Maroni, chiede di arginare lo sconfinamento dei plantigradi. Per l’associazione la presenza dell’animale ha infatti solo un effetto negativo sul PIL delle province alpine, non solo per quanto riguarda l’agricoltura, ma anche sul turismo e sul commercio.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 18:06
da IW2LBR
da La caccia che passione
Wilderness, “Come il fucile risolve il problema degli orsi problematici” .
L’ORSA “GEMMA”: ovvero, come si risolve a colpi di fucile il problema degli “orsi problematici” in Abruzzo! L’orsa “Gemma” (non si conosce la sigla datagli dai ricercatori) da quasi due mesi non è più “problematica”: sono bastati alcuni colpi di fucile per risolvere il problema! Sembra un paradosso, ma è la verità. Dopo averle provate tutte per cercare di tenerla lontana dai paesi e dall’uomo, i “risolutori”, la nuova (?) professione creata per affrontare il problema degli “orsi problematici”, praticata da esperti e conoscitori dell’animale, visto che non riuscivano a risolverlo lo scorso mese di luglio gli hanno infine sparato contro diversi colpi di fucile… con pallottole di gomma, ovviamente. Ciò dietro la pressione della collettività locale che addirittura aveva indetto una raccolta di firme per spingere le autorità del Parco Nazionale d’Abruzzo ad impedire le sue (di “Gemma”) ripetute incursioni nei pollai, conigliere e porcilaie e finanche nelle piazze (e sui terrazzi!) del paese, cosa che stava mettendo a rischio anche l’incolumità della gente. Fatto sta che da allora l’orsa “Gemma” è sparita da Scanno e suoi dintorni e pare stia scorazzando per altre vallate del Parco, ovvero ha provveduto da sola a spostarsi risolvendo così il problema; stranamente con un comportamento che non aveva mai funzionato in precedenza quando gli orsi “problematici” (fenomeno nuovo che MAI si era verificato in Abruzzo: un mistero che ancora non è stato risolto, o che nessuno ha ancora avuto il coraggio di rivelarne le ragioni!) furono più volte catturati e spostati altrove dalle autorità senza che… si chiedesse loro (agli orsi!) il permesso (come non ricordare l’ormai storica orsa “Yoga”, la prima di questi orsi problematici, poi finita, come era prevedibile e come qualcuno aveva anche previsto, nel recinto di Villavallelonga), i quali sempre ritornavano ai luoghi d’origine. Evidentemente i colpi di fucile, lo ripetiamo, ovviamente a pallottole di gomma, hanno più effetto dei trasferimenti coatti!
Un metodo, quello delle fucilate, che potrà quindi presto utilizzarsi (ma chissà se veramente bisogna però augurarselo!) per risolvere il problema dei tanti altri orsi problematici che in un crescendo continuo dalla Ciociaria al Molise, al sulmonese, alla Marsica stanno facendo notare la loro presenza vicino ai paesi ed alle fattorie, dove riescono a trovare quel cibo animale e vegetale di origine antropica cui erano da sempre abituati; quel cibo che non trovano più nelle aree naturali del Parco e loro strette vicinanze a causa dell’abbandono dell’agricoltura e della riduzione della pastorizia, quest’ultima magari non proprio favorita dalle autorità. Quelle attività dell’uomo alle quali l’orso da millenni collegava la presenza di cibo appetitoso ed abbondante, e che oggi si spera le autorità del Parco possano presto riprendere a favorire con azioni dirette e pubbliche (i fondi ci sono, e le promesse sono state verbalmente ribadite) affinché si possa sopperire alla crisi del mondo rurale da anni non più aiutato con contributi e congruo pagamento di indennizzi per mancati redditi causati dalle azioni predatrici di lupi ed orsi, questi ultimi spinti ad allontanarsi sempre più dall’area protetta anche a causa della competizione alimentare con i cinghiali e del mai realmente controllato turismo escursionistico.
In merito, proprio in questi giorni sta per essere incentivato da oltre 70 volontari che sparsi in tutte le aree più delicate per la vita dell’orso (i ramneti, in particolare) per l’ennesimo inutile (o, quanto meno, non indispensabile) conteggio degli orsi vivi,… affinché, non auguriamocelo, ad essi si possa poi sottrarre quello degli orsi morti! Perché, caro Presidente Carara, #nonpossiamocheesserefiduciosi ma ben altri sono i provvedimenti urgenti che andrebbero presi per riportare l’orso in montagna, anziché i soliti, datati ennesimi censimenti che fanno solo la gioia degli studiosi! Con la speranza che durante questo censimento almeno si accerti la presenza di qualche femmina con cuccioli dell’anno e, magari, che l’orsa “Gemma” si faccia inoppugnabilmente rivedere da qualche parte!
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
già primo studioso sul campo dell’Orso bruno marsicano
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 18:22
da IW2LBR
da Quotidiano
Alveari razziati da un orso in Alto Adige ma non è stata Daniza
Roma, 26 agosto 2014 - Tutto quello che accade sembra colpa dell'orsa Daniza. Ma non è stata lei, come inizialmente ipotizzato, a distruggere un alveare la scorsa notte tra i boschi nella zona di Favogna, nei pressi di Cortaccia, in Alto Adige. Si credeva, in questo modo, che l'orsa con i suoi cuccioli si fosse spostata in Alto Adige ma così non è. Con il trascorrere delle ore è caduta l'ipotesi che a superare i confini del vicino Trentino e distruggere le circa quaranta arnie fosse stata Daniza: l'animale è dotato di radiocollare e il segnale la da' presente in tutt'altra zona rispetto a quella presa di mira da un altro orso. In un primo momento, dopo un sopralluogo iniziale da parte di personale dell'ufficio provinciale caccia e pesca, si era pensato che la razzia fosse stata opera di Daniza ma i successivi accertamenti, legati proprio al segnale del radiocollare, hanno chiarito tutto. In Alto Adige ha agito un orso, ma un altro. Non Daniza che, evidentemente, è ancora presente sul territorio della provincia di Trento. Nei giorni scorsi Daniza, che è dotata di radio collare, è sfuggita a diversi tentativi di cattura. Era stata utilizzata anche la trappola a tubo all'interno del quale era stato inserito del pesce.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: martedì 26 agosto 2014, 19:52
da IW2LBR
dalla Voce del Trentino
Orso Daniza, grandi timori per il nuovo corteo animalista di Sabato
In data odierna la Questura di Trento nella persona del Vicario Massimo Alberto Colucci ha interloquito con il capo segreteria PAE Enrico Rizzi con l'intento di trovare una mediazione al fine di evitare probabili rischi per la sicurezza pubblica ed ordine pubblico a margine del corteo organizzato di sabato a Pinzolo. Il Vicario ha espresso ulteriore preoccupazione per il giorno concordato vista la contestuale fiera della mucca dove centinaia di allevatori hanno dato adesione. Lo stesso ha invitato i manifestanti ad annullare o posticipare la data dell'evento per non creare ulteriori nervosismi. La risposta del partito animalista europeo è; stata pero' negativa. Il PAE è intenzionato a far rientrare la protesta soltanto nella circostanza in cui l'ordinanza della Provincia di Trento venga revocata o quantomeno sospesa in attesa di una piu' attenta e meno affrettata valutazione tecnica visto che il numero degli esperti etologi che contestano l'analisi di tale ordinanza è in costante aumento.
Intanto per domani mattina, su richiesta urgente del Prefetto di Trento, si riunirà in seduta straordinaria il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dallo stesso Prefetto e composto dal Questore e Sindaco di Trento, dal presidente di Provincia, dai comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato, dal sindaco di Pinzolo e dai sindaci degli altri comuni interessati. Colucci ha garantito che l'istanza verrà riferita in sede e nel tardo pomeriggio ricontatterà Rizzi per l'esito. Abbiamo preannunciato - afferma Stefano Fucelli presidente del partita animalista europeo- lo svolgimento negli stessi luoghi del precedente corteo, interrotto bruscamente a causa delle ripetute aggressioni e provocazioni provenienti da un assembramento dei cittadini locali non solo, non autorizzato ma anche vietato dal dispositivo della Questura, pertanto sabato 30 ritorneremo a Pinzolo nonostante le provocazioni del consigliere leghista Fugatti, che dopo avere negato i fatti accaduti si dice pronto allo scontro. Fucelli invita il sindaco Bonomi a rinviare la festa della mucca organizzata da mesi per dare spazio alla manifestazione animalista decisa 2 giorni fa. Le polemiche non si placano quindi, ormai è muro contro muro, Pinzolo sabato diventerà la capitale animalista di tutt'Italia.
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: mercoledì 27 agosto 2014, 10:50
da IW2LBR
tratto da Ruralpini di Michele Corti
Fuga politica agevolata dell'orsa Daniza a Bolzano
Hanno fatto di Daniza un peluche. Poi volete che l'idiotismo urbano animalista non si scateni a favore della 'mammina' dell' eroina, del peluche, del simbolo della Natura vindice e chi più ne ha ne metta?. Parco dell'Adamelo Brenta, Servizio Foreste, Pat (vi ricordate il manifesto in cui si diceva che 'i nostri avi hanno diviso le caverne con gli orsi, i nostri figli le culle con gli orsacchiotti). Verrebbe da dire "vergogna". Ma sarebbe fiuato sprecato. In ogni caso non è un giorno glorioso per il Trentino e l'opinione che si fanno della politica trentina (ma anche dei cittadini che la sostengono con i loro voti) oltre la stretta di Salorno non potrà che peggiorare ulteriormente.
Una storia tutta all'italiana di un Trentino politico che di asburgico non ha più nulla, del peggior macchiavellismo e cerchiobottismo, tutto di marca italodemocristiana . Così l’orsa Daniza ‘scappa’ dal Trentino e sconfina in Alto Adige sa tanto di quelle fughe agevolate dai carcerieri per motivi inconfessabili. I furbastri di Trento hanno scaricato la patata bollente dell'orsa Daniza ai cugini - con i quali non c'è mai stata molto feeling - di Bolzano.
Ecobuffoneria in salsa latina
Nella provincia di lingua tedesca - come in tutti i paesi di impronta germanica l'ecologismo non è un gioco da salotto e nella gestione della fauna non si segue l'emotività al limite dell'isteria di stampo latino. Si è anche meno macchiavellici e si tiene più conto della sicurezza delle persone, dell'agricoltura rispetto all'Italia dei sottili e cinici calcoli politici dove un po' di grancassa animalista (e la speranza di rubasi un po' di voti dell'idiotismo urbano ecotelevisivo) inducono a dimenticarsi del bene comune duraturo, degli interessi del territorio, dei valori fondanti la convivenza civile. La scorsa notte il plantigrado che ormai da dodici giorni sta facendo parlare di sè, ha colpito nella zona di Cortaccia in Bassa Atesina a sud di Bolzano. L’orso ha distrutto tra i boschi di Favogna a circa mille metri di altitudine un alveare composto da circa quaranta arnie. Ha scavalcato la recinzione di cavi di energia elettrica a bassa tensione (quelle che secondo i verdi da salotto e i tecnoburocrati sarebbero a 'prova di orso'). A seguito della denuncia del proprietario, i funzionari dell’ufficio provinciale altoatesino Caccia e Pesca hanno confermato che a ‘visitare’ l’alveare era stato un orso. In quella zona gia’ in passato erano stati avvistai due orsi.
L'ordinanza 'urgente' si emana ma non si esegue
L’ordinanza di cattura ‘contingibile e urgente’ (l'urgenza all'italiana) firmata dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi non è stata applicata molto verosimilmente per ordini non scritti impartiti al Servizio foreste. Nei giorni scorsi Daniza, che e’ dotata di radio collare, e’ sfuggita a diversi tentativi di cattura. Nel corso dei giorni scorsi i forestali per bocca di Groff continuavano a ripetere che sapevano perfettamente dov'era l'orsa e che la situazione era sotto controllo. Per fortuna, se non fosse stata sotto controllo cosa sarebbe successo? Andava a spasso a Trento?