Valle Brembana

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Ennesimo deprecabile episodio di predazione di capriolo da parte di cani vaganti, ovvero di cani che comunque HANNO UN PADRONE, ma che sono lasciati liberi di scorazzare in lungo ed in largo per i boschi in un periodo particolarmente delicato per la fauna selvatica, ovvero il periodo riproduttivo. Il video ritrae una paio di cani di taglia media, meticci, sdraiati in fianco ad una capriola morta. La scena è ripresa nei prati retrostanti Via Cachinaglio in Comune di Sedrina. I cani stanno riposando dopo che "hanno avuto soddisfazione", ovvero che hanno inseguito (magari per ore) la capriola, sono riusciti a predarla e ne hanno già mangiato la parte posteriore (zona delle mammelle e cosce posteriori) . Del fatto è stata prontamente informata la Polizia provinciale che ha provveduto a ritirare la capriola ed ha avviato le indagini per risalire ai proprietari dei cani.

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dal sito della Provincia di Bergamo

Non toccate i cuccioli, non sono abbandonati

Tempo d'estate, tempo di gite tra campi e boschi e le telefonate al Corpo di polizia provinciale, per segnalare la presenza di cuccioli di capriolo o altre specie tra l'erba, arrivano numerose. Incontri non troppo difficili da effettuare in questo periodo di riproduzione per la specie. Il consiglio per tutti però è, ancora una volta: "non toccateli, non pensate che siano abbandonati, non è così! La loro mamma può essere poco distante a cercare cibo. Il rischio è che poi possa davvero abbandonarli sentendo odore umano!". Da tempo la Polizia provinciale ha avviato, a questo proposito, una campagna di sensibilizzazione per la tutela della fauna selvatica rivolta a tutti coloro - escursionisti, fungaioli, agricoltori, cacciatori e pescatori- che frequentando gli ambienti naturali della bergamasca possano imbattersi in un cucciolo, cercando di fornire loro preziosi consigli su come comportarsi.

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"Vogliamo ribadire il messaggio di non toccare i nuovi nati incontrati nel bosco, tra i campi coltivati o anche tra i giardini, siano essi cuccioli di capriolo, giovani leprotti o uccelli nidiacei. Al loro nutrimento e alla loro salvaguardia ci penserà direttamente la loro madre, - ribadisce l'assessore Fausto Carrara -. Chi ha la fortuna di incontrare un cucciolo deve limitarsi ad osservarlo senza toccarlo. Se non è ferito o visibilmente depresso bisogna allontanarsi senza accarezzarlo o portarlo via dal luogo del ritrovamento". Ogni anno la Sala operativa del Corpo di polizia provinciale riceve un sempre maggiore numero di richieste di recupero di animali tra cui appunto i cuccioli, molto spesso di capriolo, che vengono raccolti perché ritenuti abbandonati, ma anche piccoli di uccelli che nascono nelle aree verdi urbane. "Importante poi, nella stagione di riproduzione di questi animali, è tenere ben custoditi i cani: anche uno di piccola taglia può causare infatti problemi ai delicatissimi cuccioli”, conclude l'assessore Carrara. I consigli che costituiscono la campagna di sensibilizzazione messa in atto dal Corpo di Polizia provinciale sono raccolti in opuscoli e manifesti realizzati allo scopo.

Le copie gratuite sono disponibili presso:
Corpo di Polizia Provinciale, in via Tasso 8 a Bergamo, Telefono 035 387240 - Numero verde: 800 35 00 35 - Fax 035 387894 - Segreteria dell'Assessorato: 035 387790 - 823

Scusandomi per il ritardo con l'autore del filmato, il forumendolo Roberto Forcella, provvedo a postare un bel frame dove si vede una diatriba occorsa fra una volpe, che evidentemente sta tentando di papparsi un piccolo capriolo ( che "fippia" spaventato ..),ed una capriola, presumibilmente madre del piccolo. Molto fortunato, e comunque molto sveglio, Roberto nel cogliere l'attimo sfuggente che si è presentato a Giugno di quest'anno. I miei complimenti !

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