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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana

Inviato: sabato 29 settembre 2012, 22:25
da alvin 51
il destino ha voluto che non sia entrato nell'abitacolo, vista l'altezza dove ha colpito. In ogni caso un saluto agli occupanti la vettura e che dimentichino presto la brutta avventura. a_45

Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana

Inviato: domenica 30 settembre 2012, 10:03
da Claudio M.
pluto ha scritto:Se certo, vedo prevedo un sasso mentre cade...forse se fosse gia' a terra e potevo evitarlo... Il cartello non esclude la responsabilita' del gestore della strada, anzi la sancisce perche' lo stesso gestore era a conoscenza del pericolo a cui avrebbe dovuto porre rimedio!
Se non ci fosse il cartello sono d'accordo, con il cartello c'è un buono scarico di responsabilità . Poi bisogna vedere dove ti ha colpito il masso e se potevi evitarlo... e comunque sia sempre tramite un avvocato... Mi unisco comunque ad Alvin per un saluto alla famiglia milanese a cui poteva andare veramente peggio...

Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana

Inviato: domenica 30 settembre 2012, 11:26
da pluto
Claudio M. ha scritto:Se non ci fosse il cartello sono d'accordo, con il cartello c'è un buono scarico di responsabilità . Poi bisogna vedere dove ti ha colpito il masso e se potevi evitarlo... e comunque sia sempre tramite un avvocato... Mi unisco comunque ad Alvin per un saluto alla famiglia milanese a cui poteva andare veramente peggio...
Corte di Cassazione  - sentenza 24 giugno – 28 settembre 2009, n. 20754
La presenza del segnale stradale “Caduta massi” sulla strada statale non esclude automaticamente dalle responsabilità dell’ente custode della strada in caso di frana. Anzi, tale segnale indica la consapevolezza nell’ente proprietario della pericolosità della strada ed è quindi un elemento rivelatore per il giudice che deve pronunciarsi sull'obbligo di risarcimento all’automobilista danneggiato a carico all’ente proprietario della strada.

Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana

Inviato: domenica 30 settembre 2012, 16:23
da Claudio M.
Purtroppo per la famiglia saranno comunque grane se deve rimettersi ad un giudizio di una causa civile, e su questo penso siamo d'accordo... a_11 a_45

Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana

Inviato: domenica 30 settembre 2012, 17:14
da pluto
Claudio M. ha scritto:Purtroppo per la famiglia saranno comunque grane se deve rimettersi ad un giudizio di una causa civile,e su questo penso siamo d'accordo...
D'accordo che per riscuote ci sara' da tribulare... fatto accidentale, non prevedibile,di chi era il sasso, da dove e' sceso, da un terreno privato, etc... e' sempre dura far tirar fuori i soldi agli enti pubblici. L'importante e' che ne siano usciti sani e salvi perche' bastava un niente per un epilogo ben diverso.

Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana

Inviato: martedì 2 ottobre 2012, 9:44
da gerva
pluto ha scritto:D'accordo che per riscuote ci sara' da tribulare... fatto accidentale, non prevedibile,di chi era il sasso, da dove e' sceso, da un terreno privato, etc... e' sempre dura far tirar fuori i soldi agli enti pubblici. L'importante e' che ne siano usciti sani e salvi perche' bastava un niente per un epilogo ben diverso.
Sono più di anni che sono in causa con la provincia per un caso analogo a quello successo alla famiglia milanese. a_11

Frana a Valtorta, chiusa la strada per le tre contrade

Inviato: mercoledì 3 ottobre 2012, 9:52
da IW2LBR
da L'Eco di Bergamo di Sergio Tiraboschi

Frana a Valtorta, chiusa la strada per le tre contrade

Valtorta - Le tre contrade Grasso, Cantello e Costa di Valtorta – complessivamente un centinaio di residenti – dalla tarda mattinata di ieri sono isolate dal centro del capoluogo e raggiungibili soltanto a piedi. Tutto a causa di uno smottamento avvenuto nel primo pomeriggio di lunedì dalla parete a strapiombo lungo la strada comunale che raggiunge le tre contrade, poche decine di metri oltre il ponte che scavalca il torrente Stabina. Sono finiti sulla carreggiata un masso di una decina di metri cubi, materiale ghiaioso e vegetazione mentre un altro masso di grosse dimensioni si è fermato sopra il muro di controripa. Non ci sono stati danni a persone e cose. «Il caso ha fortunatamente voluto che in quel momento sulla strada non passasse alcun mezzo, dopo pochi minuti sarebbe infatti arrivato pure lo scuolabus – spiega il sindaco Piero Busi, subito accorso sul posto –. E qui sta l'unica nota positiva di una situazione che è decisamente preoccupante per quanto potrebbe accadere nel prossimo futuro». E continua: «Su nostro incarico, c'è stato un primo sopralluogo tecnico e si è scoperto che l'alta parete rocciosa, dalla quale si è staccata la frana, è fortemente degradata dal punto di vista geologico. In altre parole c'è una buona probabilità di altri smottamenti. Da qui la decisione di emanare un'ordinanza di chiusura completa della strada poiché c'è pericolo di altri smottamenti».

Istituito il blocco totale
Al posto del senso unico alternato, che era stato disposto nel pomeriggio di lunedì, è stato istituito il blocco totale della circolazione, consentendo esclusivamente il passaggio pedonale controllato. Con i disagi facilmente immaginabili per i residenti delle tre contrade che restano isolate. Oltre un chilometro di strada devono percorrere i residenti della Costa, circa mezzo chilometro quelli delle contrade Grasso e Cantello. Le tre contrade e i contradaioli sono tornati indietro di oltre mezzo secolo, all'inizio degli Anni '60, quando per raggiungere il paese e non essendoci né il ponte né la strada i residenti dovevano scendere per mulattiere fino in fondo alla valle passando sul Ponte del Bolgià. Certamente la situazione creata dalla frana – altre di minori dimensioni hanno interessato la strada che sta oltre il ponte – crea disagi ai residenti. «La situazione – afferma ancora il sindaco Busi – è stata segnalata alla Ster. Attendiamo un sopralluogo nella giornata di oggi. Nel frattempo ci siamo organizzati per il controllo del passaggio pedonale». È atteso in serata il responso del sopralluogo della Ster che dovrebbe sfociare in un intervento di somma urgenza di bonifica e consolidamento della parete rocciosa e quindi di ripristino della carreggiata. Un intervento che dovrebbe essere realizzato in tempi brevi per consentire di togliere il blocco della circolazione.

Volo di 180 metri dalla parete rocciosa muore arrampicatore

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 7:47
da IW2LBR
da L'Eco di Bergamo di Fabio Conti

Volo di 180 metri dalla parete rocciosa muore arrampicatore cinquantenne

San Giovanni Bianco - Chi lo conosceva lo ricorda come un alpinista esperto e preparato. Per questo quanto gli è accaduto ieri risulta ancor più inspiegabile. Claudio Morali, cinquantenne di San Giovanni Bianco, dipendente della Freni Brembo di Mapello, aveva da oltre trent'anni una grande passione per la montagna. Passione che ieri l'aveva spinto sulla cosiddetta palestra di roccia di Brentino Belluno, paese della provincia di Verona situato al confine con il Trentino. Morali ha arrampicato la parete rocciosa fino in cima senza alcun problema, come hanno poi raccontato i compagni d'escursione che erano con lui. È stato quando si trovava sulla cima della parete che qualcosa non è andato per il verso giusto. Che cosa, esattamente, stanno cercando di ricostruirlo i carabinieri della locale stazione, intervenuti ieri per le indagini del caso.

Il volo di 180 metri
Erano le 13 di ieri e il cinquantenne bergamasco era in cima alla parete. E si stava preparando a scendere con le corde doppie, quando ha perso l'equilibrio all'improvviso, cadendo lungo tutti i 180 metri della parete di roccia, fino ad arrivare alla base. Un volo che non gli ha dato scampo.
I suoi compagni hanno subito dato l'allarme, avvertendo il 118. La centrale operativa della gestione emergenze della provincia di Verona ha subito deciso di inviare sul posto l'elisoccorso per garantire un intervento più tempestivo, consentendo al personale medico di arrivare prima possibile sul luogo dell'incidente.
Purtroppo non è però servito. Quando, pochi minuti dopo, l'elicottero del 118 veronese è giunto all'altezza della parete teatro della disgrazia il pilota è rimasto con il velivolo immobile accanto alla palestra di roccia, mentre con il verricello sono stati calati alla base il medico, l'infermiere e il tecnico del Soccorso alpino.

È morto sul colpo
Purtroppo il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso di Claudio Morali, causato dalle numerose ferite e fratture riportate nella violenta caduta lungo la parete rocciosa. Poco dopo sono arrivati in zona anche i carabinieri, che hanno avviato le indagini per ricostruire l'accaduto. È stato anche avvertito il sostituto procuratore di turno della procura di Verona: terminati i rilievi dei carabinieri, il magistrato ha dato il nulla osta per la rimozione della salma del free climber cinquantenne di San Giovanni Bianco. Per rimuovere il corpo senza vita di Claudio Morali è stato utilizzato lo stesso elisoccorso, come previsto in casi del genere. La salma è stata issata sul verricello e caricata a bordo: percorse alcune centinaia di metri, il velivolo è atterrato in un punto accessibile anche ai mezzi delle onoranze funebri, già pronti ad attendere l'equipaggio. In zona era inoltre presente il Soccorso alpino di Verona per un'esercitazione e i volontari si sono detti pronti a intervenire in caso di necessità: la loro disponibilità, però, non si è concretizzata in un intervento proprio perché la salma è stata recuperata con l'elicottero. Intanto i compagni di Morali hanno provveduto ad avvertire i familiari, che hanno subito raggiunto il paese del Veronese.

Persona morta sul monte Alben

Inviato: domenica 21 ottobre 2012, 11:43
da IW2LBR
da L'Eco di Bergamo - 21-10-2012

Persona morta sul monte Alben, incidente forse durante la caccia

Un cacciatore 64enne, Onorio Dentella di Aviatico, è morto nella mattinata di domenica 21 ottobre in un incidente durante una battuta di caccia: il nipote 25enne è scivolato e dal suo fucile è partito un colpo che ha colpito alla schiena lo zio. Inutili i soccorsi. L'incidente è avvenuto sopra Aviatico, in località Ruch, prima del monte Alben. L'allarme è scattato verso le 11 quando è stato allertato l'elisoccorso del 118 che è subito intervenuto nel luogo impervio, ma lo staff medico non ha potuto che constatare la morte del 64enne. Secondo una prima ricostruzione del tragico incidente, zio e nipote, entrambi muratori, erano impegnati nella caccia alle lepri in un pendio boschivo, quando il nipote 25enne è improvvisamente scivolato perdendo l'equilibrio e il controllo dell'arma. Per una pura fatalità è partito un colpo di fucile che ha colpito alla schiena di Onorio Dentella.

Inizialmente il 64enne è rimasto cosciente, poi ha perso conoscenza e non si è più ripreso. Quando è arrivato l'elisoccorso - sul posto sono arrivati anche i carabinieri -, per il cacciatore non c'era ormai più nulla da fare. Disperato e in lacrime il nipote che ha subito avvisato parenti e amici che erano in un roccolo nei pressi della zona dove si è consumato il tragico incidente. La famiglia di Onorio Dentella è molto conosciuta ad Aviatico dato che gestisce una salumeria in paese. Tra i parenti e gli amici grande sconforto e dolore