grazioro ha scritto:Grazie Francesca per avere capito il mio sfogo che non voleva essre irrispettoso nei confronti di nessuno ma l'ennesimo grido di indignazione di chi si sente preso in giro da soluzioni improponibili. Chi ha scelto nonostante tutto di restare nella propria Valle caparbiamente pure avendo la possibilità di andarsene, facendo code da 30 ANNI, pur di non abbandonare le proprie radici, ha tutto il diritto di arrabiarsi e gridare la propria indignazione quando i problemi si affrontano con leggerezza. Vogliamo la galleria di Zogno e nient'altro! Ho girato il mondo in lungo ed in largo, ma quando torno a casa voglio che questa sia in Valle Brembana. ciao
Caro Grazioro, benvenuto tra noi: sei e Ti sentirai in buona compagnia, spero, e spero anche che Ti sarai accorto della buona fetta di quelli di noi che, come Te, sono della valle, od oriundi, e la frequentano da moltissimi anni, da cima a fondo.
É la vigilia di Natale: Ti prego quindi d'accettare per prima cosa i miei più cordiali auguri di serenità

, che credo di poterTi fare certamente anche a nome di tutti i frequentatori e simpatizzanti di questo forum.
Ho quotato il Tuo post
evidenziando un pensiero che non è solo Tuo, che molti altri qui hanno espresso prima di Te: l'ho fatto solo per dirTi che certe questioni possono e devono richiedere un approccio elastico e fattivo; vorrai ammettere che nessun turista, residente, pendolare od autotrasportatore può essere men che d'accordo con Te nel PRETENDERE che la strada di fondovalle sia finalmente ed al più presto adeguata al traffico con interventi risolutivi, perché così l'accesso sia una volta buona reso più comodo per tutti, perché serva da presupposto indispensabile (anche se non certo sufficiente) per rivitalizzare il tessuto sociale, economico e lavorativo di tutti i frequentatori della valle.
Però Ti prego anche di concedere a tutti noi un facile riconoscimento: bisogna trarre insegnamento dagli errori del passato, nostri e d'altri; pretendere «tutto o niente» vuol dire pretendere il meglio "a venire" rinunciando a quel bene ch'é possibile, súbito e con facilità: bè, «il meglio è nemico del bene», come Tu ben sai, per cui in attesa dei lustri che inevitabilmente richiederà la realizzazione delle varianti in galleria a Zogno ed a S. Giovanni Bianco, troverei quantomeno masochista rinunciare per puntiglio alle soluzioni intermedie, alle rotonde od ai circuiti urbani a senso unico, che possono alleviare notevolmente, sin da domani mattina, la maggior parte dei problemi attuali e più impellenti e che, una volta realizzate le varianti sostanziali, resteranno comunque utilmente al servizio dei territorî urbani.
Non entriamo in dettagli tecnici di fattibilità, sta di fatto che si sono viste rotonde e circuiti a senso unico sostiture utilmente vetusti semafori in incroci anche molto più angusti di quello del Ponte Nuovo; noi brembani dovremmo una volta buona abbandonare quella certa rigidità mentale e quel troppo compiaciuto schema di chiusura alle novità che finora non hanno dato poi tutti 'sti rigogliosi frutti … il fico non ci cascherà mica in bocca da solo stando seduti a vedere quel che succede; bisogna andare a tirarselo giù dalla pianta, 'sto fico, e poi da quella pianta si deve voler e saper scendere, non credi?
Servono le scale?

Costruiamocole, diventiamone

maestri ed esperti

…
Quarant'anni fa non si è voluta quella strada nuova che ci avrebbe evitati gli attuali annosi problemi: è mancata molta lungimiranza; non credi che non possiamo più attendere per altre due generazioni buone-buone senza fare nulla, senza accettare fin da súbito di rimboccarci le maniche della mente, e poi quelle delle braccia?
Magari potremmo diventare "esportatori di fichi", quasi senza accorgercene, e prosperare.
Guarda che vogliamo tutti gli stessi risultati ma, a furia di sottilizzare, non ne cogliamo nessuno …
Ciao, a presto. Franco