da L'Eco di Bergamo
Zogno, blitz dei carabinieri, sequestrata la sala giochi
Zogno - I carabinieri hanno messo i sigilli alla sala slot «Las Vegas» di Zogno, in via XXV Aprile, di fatto un circolo privato che resta aperto fino alle 4 del mattino. Il blitz dei militari è scattato sabato sera: sono stati effettuati controlli in tutta la struttura, suddivisa in due aree ciascuna gestita da una società diversa. Gioco non autorizzato Gli accertamenti stanno andando avanti e al momento non risultano indagati, ma l’intero locale è stato posto sotto sequestro penale per violazione dell’autorizzazione concessa dal questore.
Ogni sala slot, infatti, per essere aperta deve rispondere a precisi requisiti di legge: stando alle prime informazioni, alla «Las Vegas» si svolgevano attività non aderenti a quanto previsto dall’autorizzazione, in particolare per quanto riguarda i gioc i con le carte. Il primo risultato, quindi, è stata la chiusura della sala slot, avvenuta nel contesto del controllo sabato sera. Questa settimana i carabinieri di Zogno proseguiranno gli accertamenti: pare che il titolare dell’area soggetta alla contestazioni abbia ceduto a terzi l’autorizzazione per i giochi, ma il meccanismo non è del tutto chiaro. È il questore che autorizza l’apertura delle sale giochi, dopo avere accertato la presenza di requisiti soggettivi, che riguardano il titolare che presenta la domanda, e oggettivi, che riguardano la struttura. Il sindaco: «Mani legate» Sin dalla sua prima apertura la sala giochi è sempre stata «sorvegliata speciale» da parte di Comune e polizia locale, essendo non molto lontana da luoghi sensibili. Il sindaco Giuliano Ghisalberti ricorda inoltre: «I Comuni con le attuali norme non hanno voce in capitolo per quanto riguarda la concessione di licenze a sale da gioco, ma la competenza è prettamente della questura. Abbiamo le mani legate. Nonostante siano le amministrazioni comunali gli enti più vicini alla gente e quindi ai potenziali fruitori, non possiamo fare nulla, a maggior ragione dovremmo avere più poteri di controllo. Ciò che ci compete sono unicamente le normative edilizie. Prima dell’apertura del locale abbiamo verificato il rispetto di tutti regolamenti, prescrizioni e norme comunali». Da circa due mesi la sala giochi risulta peraltro in vendita a 200 mila euro «causa trasferimento all’estero». Sul noto sito di compravendite online eBay compaiono infatti due annunci (il 24 gennaio e l’8 febbraio) che recitano: «Sala giochi già ben avviata, comprensiva di tutto l’arredo nuovo e con 8 Vlt di cui 4 jackpot+slot, ampia sala fumatori, Gratta e vinci, ricariche telefoniche, parcheggio proprio, bar, wifi, sistema d’allarme con videocamere, ottimo bacino di utenza, quattro grandi vetrine. Fronte strada di grande passaggio. Contratto d’affitto stipulato nel 2012, ottimamente ristrutturato. Ottime potenzialità di guadagno». La vendita è affidata a un’agenzia: c’è un numero di cellulare che abbiamo chiamato ma e non è stato possibile parlare
direttamente con i titolari
News - Cronaca dalla Valle Brembana
- IW2LBR
- Site Admin
- Messaggi: 77145
- Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
- Località: Media Val Brembana (600m)
- Contatta:
Zogno, blitz dei carabinieri, sequestrata la sala giochi
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
- IW2LBR
- Site Admin
- Messaggi: 77145
- Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
- Località: Media Val Brembana (600m)
- Contatta:
Scivola in riva al Brembo, ferito pescatore di Zogno
da L'Eco di Bergamo
Scivola in riva al Brembo, ferito pescatore di Zogno
Brutta avventura venerdì per un pescatore di Zogno. Era in riva al Brembo, in località Grotte delle Meraviglie, quando è scivolato per quasi sei metri su rovi e rocce. È accaduto verso le 17 a Matteo Ferrari, 25 anni di Endenna di Zogno, pescatore dall’età di sei anni. «Ho perso l’equilibrio e sono precipitato sulla scarpata, finendo su spuntoni di rocce – spiega –. Sono scivolato sulla neve e son finito giù. In tanti anni non mi era mai capitata una sventura simile». È finita con diverse contusioni e una frattura del bacino. «Appena scivolato pensavo di rimettermi in piedi e risalire la scarpata – precisa Ferrari –, purtroppo mi sono accorto che non riuscivo più a muovermi e il dolore andava aumentando. Fortunatamente avevo il cellulare nella tasca del gilet, ho quindi avvertito i soccorsi». Tempestivo l’intervento del 118 che ha inviato un’autoambulanza. Il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo una difficile operazione di recupero: i vigili del fuoco della stazione di Zogno, infatti, hanno dovuto legare il giovane e sollevarlo con carrucole e funi, con l’aiuto dei volontari del 118 e pure di alcune persone che si sono fermate per prestare i primi soccorsi in attesa dell’intervento di recupero. «Poteva essere ben peggiore l’esito di questa brutta avventura – conclude Ferrari –. Il mio consiglio ai colleghi pescatori è quello di evitare quella zona. Soprattutto d’inverno, non è la prima volta che succede a qualcuno di scivolare». Dopo una notte in ospedale e le medicazioni, Matteo Ferrari dovrà rimanere a letto per 20 giorni e successivamente altri 60 di stampelle.
Scivola in riva al Brembo, ferito pescatore di Zogno
Brutta avventura venerdì per un pescatore di Zogno. Era in riva al Brembo, in località Grotte delle Meraviglie, quando è scivolato per quasi sei metri su rovi e rocce. È accaduto verso le 17 a Matteo Ferrari, 25 anni di Endenna di Zogno, pescatore dall’età di sei anni. «Ho perso l’equilibrio e sono precipitato sulla scarpata, finendo su spuntoni di rocce – spiega –. Sono scivolato sulla neve e son finito giù. In tanti anni non mi era mai capitata una sventura simile». È finita con diverse contusioni e una frattura del bacino. «Appena scivolato pensavo di rimettermi in piedi e risalire la scarpata – precisa Ferrari –, purtroppo mi sono accorto che non riuscivo più a muovermi e il dolore andava aumentando. Fortunatamente avevo il cellulare nella tasca del gilet, ho quindi avvertito i soccorsi». Tempestivo l’intervento del 118 che ha inviato un’autoambulanza. Il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo una difficile operazione di recupero: i vigili del fuoco della stazione di Zogno, infatti, hanno dovuto legare il giovane e sollevarlo con carrucole e funi, con l’aiuto dei volontari del 118 e pure di alcune persone che si sono fermate per prestare i primi soccorsi in attesa dell’intervento di recupero. «Poteva essere ben peggiore l’esito di questa brutta avventura – conclude Ferrari –. Il mio consiglio ai colleghi pescatori è quello di evitare quella zona. Soprattutto d’inverno, non è la prima volta che succede a qualcuno di scivolare». Dopo una notte in ospedale e le medicazioni, Matteo Ferrari dovrà rimanere a letto per 20 giorni e successivamente altri 60 di stampelle.
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
- IW2LBR
- Site Admin
- Messaggi: 77145
- Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
- Località: Media Val Brembana (600m)
- Contatta:
Ripulita» un’edicola a San Giovanni Bianco
da L'Eco di Bergamo di Silvia Salvi
«Ripulita» un’edicola a San Giovanni Bianco
Grazie all’uso di una scala, di una piccola gru e di alcuni tubi i ladri hanno divelto l’inferriata della finestra che dà luce al magazzino, rafforzata solo due mesi fa dopo un primo tentativo di intrusione, e sono riusciti a penetrare all’interno, facendo man bassa della scorta di sigarette. Danni e bottino del furto, avvenuto domenica notte, ammontano a circa diecimila euro. Immagini e attrezzi sono ora sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri di San Giovanni Bianco e Zogno che sono intervenuti per i rilievi. «L’allarme è scattato alle 2,50 – spiega Massimo Ferrandi, il titolare dell’edicola-tabaccheria "L’angolo verde" di San Giovanni Bianco, vicino all’ospedale – ma i ladri sono riusciti a manomettere il combinatore telefonico e ci siamo accorti del furto solo lunedì mattina verso le 7 quando abbiamo aperto e siamo scesi di sotto, trovando l’inferriata divelta e la merce sparita. A mio avviso chi ha compiuto il furto è andato a colpo sicuro. Ha curato in ogni dettaglio il colpo, perché aveva mezzi specifici e sapeva dove andare a cercare le cose. E, soprattutto, sapeva che il carico delle sigarette era appena arrivato, due giorni prima. Il combinatore alle 2,50 non ha funzionato, ma alle 8 abbiamo fatto una prova e andava normalmente. Non mi stupirebbe se anche il tentativo di intrusione di due mesi fa fosse stato fatto dagli stessi autori di quello di lunedì: infatti i ladri se n’erano andati a mani vuote, quasi a voler sondare la situazione. E, infatti, nel dubbio, avevo aumentato il livello di sicurezza, ma i ladri sono riusciti a entrare lo stesso.
«Ripulita» un’edicola a San Giovanni Bianco
Grazie all’uso di una scala, di una piccola gru e di alcuni tubi i ladri hanno divelto l’inferriata della finestra che dà luce al magazzino, rafforzata solo due mesi fa dopo un primo tentativo di intrusione, e sono riusciti a penetrare all’interno, facendo man bassa della scorta di sigarette. Danni e bottino del furto, avvenuto domenica notte, ammontano a circa diecimila euro. Immagini e attrezzi sono ora sotto la lente di ingrandimento dei carabinieri di San Giovanni Bianco e Zogno che sono intervenuti per i rilievi. «L’allarme è scattato alle 2,50 – spiega Massimo Ferrandi, il titolare dell’edicola-tabaccheria "L’angolo verde" di San Giovanni Bianco, vicino all’ospedale – ma i ladri sono riusciti a manomettere il combinatore telefonico e ci siamo accorti del furto solo lunedì mattina verso le 7 quando abbiamo aperto e siamo scesi di sotto, trovando l’inferriata divelta e la merce sparita. A mio avviso chi ha compiuto il furto è andato a colpo sicuro. Ha curato in ogni dettaglio il colpo, perché aveva mezzi specifici e sapeva dove andare a cercare le cose. E, soprattutto, sapeva che il carico delle sigarette era appena arrivato, due giorni prima. Il combinatore alle 2,50 non ha funzionato, ma alle 8 abbiamo fatto una prova e andava normalmente. Non mi stupirebbe se anche il tentativo di intrusione di due mesi fa fosse stato fatto dagli stessi autori di quello di lunedì: infatti i ladri se n’erano andati a mani vuote, quasi a voler sondare la situazione. E, infatti, nel dubbio, avevo aumentato il livello di sicurezza, ma i ladri sono riusciti a entrare lo stesso.
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
- IW2LBR
- Site Admin
- Messaggi: 77145
- Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
- Località: Media Val Brembana (600m)
- Contatta:
Remuzzi lascia i Servizi sociali della Comunità
da L'Eco di Bergamo di Eleonora Arizzi
Remuzzi lascia i Servizi sociali della Comunità
Piazza Brembana - Acque agitate in Comunità montana Valle Brembana. Da lunedì sera l’assessore ai Servizi sociali, Ezio Remuzzi, ha rassegnato le dimissioni sia da assessore sia da presidente dell’Assemblea dei sindaci di valle. Remuzzi, sindaco di Cusio, non entra nei dettagli delle motivazioni. «La decisione di presentare le dimissioni – dice – nasce da una situazione in Comunità montana che oggi non mi permette di affrontare le problematiche di competenza con l’opportuna incisività e serenità». Come mai questa doppia dimissione che ai più pare inaspettata? «Premetto che l’Assemblea dei sindaci è, in sintesi, l’organo di indirizzo rispetto a tutte le problematiche sociali e sanitarie – spiega Remuzzi –, mentre la Comunità montana è l’ente gestore del piano di zona, quindi l’attuatore dei servizi. Sono quindi convinto che i due enti devono, rispettando i propri ruoli, dialogare e lavorare in sintonia, altrimenti si costruiscono solo logiche distruttive. Una dimissione quindi è la conseguenza dell’altra».
Pare che tra i principali motivi ci sia la decennale problematica dell’ospedale di San Giovanni Bianco. «Le dimissioni non dipendono da questo – precisa Remuzzi –, ma la mia posizione è sempre piuttosto critica, non senza passaggi difficili. Il nostro ospedale e il lavoro del personale devono essere valorizzati e non screditati». E il dimissionario ha evidenziato, anche in passato, che per l’ospedale non si sta facendo una minima progettazione propositiva, ma «esclusivamente un gioco di equilibrismo politico». «Abbiamo bisogno di medici esperti alla guida delle strutture e non di politici», aggiunge togliendosi il cosiddetto sassolino dalla scarpa. Quali sono, per Remuzzi, le problematiche più urgenti in ambito sociale in Valle Brembana? «Una per tutte – dice –: l’importante questione dei centri diurni per disabili. Non è altro che un esempio pratico della difficoltà in cui operiamo ogni giorno dovendo giostrarsi fra tagli dei trasferimenti, indicazioni non chiare sui Lea (livelli essenziali di assistenza), strumenti di misurazione del reddito non efficaci (Isee) e la prioritaria devastante crisi economica che investe Comuni e famiglie». E quali i consigli al suo successore? «È necessario sollecitare e definire le competenze di tutti – conclude –, Regione, Comuni, enti gestori e famiglie. La montagna si protegge soprattutto incentivando la permanenza delle famiglie nei territori, quindi ritengo che la Comunità montana, come ho cercato di fare, debba sempre più incisivamente dedicarsi a questi temi perché i servizi al cittadino sono una garanzia prioritaria: sarà una mediazione difficile ma non possiamo andare verso la chiusura dei servizi».
Remuzzi lascia i Servizi sociali della Comunità
Piazza Brembana - Acque agitate in Comunità montana Valle Brembana. Da lunedì sera l’assessore ai Servizi sociali, Ezio Remuzzi, ha rassegnato le dimissioni sia da assessore sia da presidente dell’Assemblea dei sindaci di valle. Remuzzi, sindaco di Cusio, non entra nei dettagli delle motivazioni. «La decisione di presentare le dimissioni – dice – nasce da una situazione in Comunità montana che oggi non mi permette di affrontare le problematiche di competenza con l’opportuna incisività e serenità». Come mai questa doppia dimissione che ai più pare inaspettata? «Premetto che l’Assemblea dei sindaci è, in sintesi, l’organo di indirizzo rispetto a tutte le problematiche sociali e sanitarie – spiega Remuzzi –, mentre la Comunità montana è l’ente gestore del piano di zona, quindi l’attuatore dei servizi. Sono quindi convinto che i due enti devono, rispettando i propri ruoli, dialogare e lavorare in sintonia, altrimenti si costruiscono solo logiche distruttive. Una dimissione quindi è la conseguenza dell’altra».
Pare che tra i principali motivi ci sia la decennale problematica dell’ospedale di San Giovanni Bianco. «Le dimissioni non dipendono da questo – precisa Remuzzi –, ma la mia posizione è sempre piuttosto critica, non senza passaggi difficili. Il nostro ospedale e il lavoro del personale devono essere valorizzati e non screditati». E il dimissionario ha evidenziato, anche in passato, che per l’ospedale non si sta facendo una minima progettazione propositiva, ma «esclusivamente un gioco di equilibrismo politico». «Abbiamo bisogno di medici esperti alla guida delle strutture e non di politici», aggiunge togliendosi il cosiddetto sassolino dalla scarpa. Quali sono, per Remuzzi, le problematiche più urgenti in ambito sociale in Valle Brembana? «Una per tutte – dice –: l’importante questione dei centri diurni per disabili. Non è altro che un esempio pratico della difficoltà in cui operiamo ogni giorno dovendo giostrarsi fra tagli dei trasferimenti, indicazioni non chiare sui Lea (livelli essenziali di assistenza), strumenti di misurazione del reddito non efficaci (Isee) e la prioritaria devastante crisi economica che investe Comuni e famiglie». E quali i consigli al suo successore? «È necessario sollecitare e definire le competenze di tutti – conclude –, Regione, Comuni, enti gestori e famiglie. La montagna si protegge soprattutto incentivando la permanenza delle famiglie nei territori, quindi ritengo che la Comunità montana, come ho cercato di fare, debba sempre più incisivamente dedicarsi a questi temi perché i servizi al cittadino sono una garanzia prioritaria: sarà una mediazione difficile ma non possiamo andare verso la chiusura dei servizi».
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
- claudio valce
- Messaggi: 4583
- Iscritto il: venerdì 2 gennaio 2009, 15:50
- Località: San Pellegrino Terme (bg) 340 m.s.l.m.
Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Da l'eco di Bergamo
Si ferisce con la motosega Boscaiolo grave, subito operato
3 aprile 2013 Cronaca
Due boscaioli si sono infortunati nel pomeriggio di martedì 2 aprile mentre tagliavano le piante nei boschi: l'incidente più grave è avvenuto a Santa Brigida. Erano le 13,40 quando un boscaiolo di Brembilla, S. P. di 53 anni, si è ferito all'addome mentre stava tagliando dei rami nei boschi sul monte Mincucco, a circa 1.400 metri di quota. Probabilmente gli è sfuggita di mano la motosega che gli ha procurato un taglio molto profondo. Un altro boscaiolo di Santa Brigida che stava lavorando nel suo terreno a circa 150 metri di distanza ha sentito il collega che lo chiamava ed è accorso in suo aiuto, telefonando al Nue 112. Subito la centrale operativa ha inviato l'elicottero del 118 di Sondrio, perché quello di Bergamo era impegnato sulla valanga di Foppolo.
L'intervento è stato molto complicato: per far avvicinare l'elicottero il boscaiolo di Santa Brigida ha dovuto tagliare velocemente alcune piante, poi il ferito è stato recuperato con il verricello. Il boscaiolo, che è rimasto sempre cosciente, è stato trasportato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo e subito portato in sala operatoria, dove è stato sottoposto a un lungo intervento. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.
Il secondo incidente si è verificato alle 16,50 a Somendenna, frazione di Zogno. Un boscaiolo di 75 anni che stava lavorando nel bosco vicino alla chiesa è stato colpito da una pianta che gli è caduta addosso, ferendolo al polpaccio sinistro e a un dito del piede. L'anziano era sanguinante e le persone che si trovavano con lui hanno subito lanciato l'allarme al 118. È intervenuto l'elicottero di Sondrio con il quale l'uomo è stato trasportato all'elibase di Orio al Serio e da lì, in ambulanza, alle cliniche Gavazzeni. Le sue condizioni non sono gravi.
Si ferisce con la motosega Boscaiolo grave, subito operato
3 aprile 2013 Cronaca
Due boscaioli si sono infortunati nel pomeriggio di martedì 2 aprile mentre tagliavano le piante nei boschi: l'incidente più grave è avvenuto a Santa Brigida. Erano le 13,40 quando un boscaiolo di Brembilla, S. P. di 53 anni, si è ferito all'addome mentre stava tagliando dei rami nei boschi sul monte Mincucco, a circa 1.400 metri di quota. Probabilmente gli è sfuggita di mano la motosega che gli ha procurato un taglio molto profondo. Un altro boscaiolo di Santa Brigida che stava lavorando nel suo terreno a circa 150 metri di distanza ha sentito il collega che lo chiamava ed è accorso in suo aiuto, telefonando al Nue 112. Subito la centrale operativa ha inviato l'elicottero del 118 di Sondrio, perché quello di Bergamo era impegnato sulla valanga di Foppolo.
L'intervento è stato molto complicato: per far avvicinare l'elicottero il boscaiolo di Santa Brigida ha dovuto tagliare velocemente alcune piante, poi il ferito è stato recuperato con il verricello. Il boscaiolo, che è rimasto sempre cosciente, è stato trasportato all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo e subito portato in sala operatoria, dove è stato sottoposto a un lungo intervento. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita.
Il secondo incidente si è verificato alle 16,50 a Somendenna, frazione di Zogno. Un boscaiolo di 75 anni che stava lavorando nel bosco vicino alla chiesa è stato colpito da una pianta che gli è caduta addosso, ferendolo al polpaccio sinistro e a un dito del piede. L'anziano era sanguinante e le persone che si trovavano con lui hanno subito lanciato l'allarme al 118. È intervenuto l'elicottero di Sondrio con il quale l'uomo è stato trasportato all'elibase di Orio al Serio e da lì, in ambulanza, alle cliniche Gavazzeni. Le sue condizioni non sono gravi.
U, a che if? - Me a ó a öa. E u? - Me a ó a ì.
- IW2LBR
- Site Admin
- Messaggi: 77145
- Iscritto il: mercoledì 24 agosto 2005, 19:57
- Località: Media Val Brembana (600m)
- Contatta:
Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da Valsassina NEWS
Lettori attentissimi se nello spot Mercedes compare il Taleggio
Curiosa e davvero divertente segnalazione a VN: nella nuova pubblicità tv della Mercedes Benz CLA ad un certo punto emerge... Ci vuole un occhio pazzesco, ma il nostro lettore (già dotato di buon orecchio trattandosi di un noto musicista) ha avuto questa sorta di "flash" e andando a rivedere su Youtube lo spot in questione ha ottenuto la conferma della sua impressione fugace davanti allo schermo televisivo: isolando il "frame", l'immagine al quinto secondo della pubblicità in video, "esce" proprio la curiosa scritta.

[youtube]T21ftpfL3jI[/youtube]
Lettori attentissimi se nello spot Mercedes compare il Taleggio
Curiosa e davvero divertente segnalazione a VN: nella nuova pubblicità tv della Mercedes Benz CLA ad un certo punto emerge... Ci vuole un occhio pazzesco, ma il nostro lettore (già dotato di buon orecchio trattandosi di un noto musicista) ha avuto questa sorta di "flash" e andando a rivedere su Youtube lo spot in questione ha ottenuto la conferma della sua impressione fugace davanti allo schermo televisivo: isolando il "frame", l'immagine al quinto secondo della pubblicità in video, "esce" proprio la curiosa scritta.

[youtube]T21ftpfL3jI[/youtube]
Valanga - VLBNET Rete Wireless - News Valle Brembana - Valle Brembana - Fotografie della Valle Brembana
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
Specialist SEO, search engine optimization & marketing
- alvin 51
- Messaggi: 3068
- Iscritto il: venerdì 20 aprile 2012, 19:49
- Località: San giovanni bianco 410 mslm.
Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
la sovrapposizione delle parole Talento e coraggio, essendo appunto una sovrapposizione, danno origine alla parola Taleggio. Questo è quanto ho avuto modo di vedere.(scoperto l'acqua calda).




- claudio valce
- Messaggi: 4583
- Iscritto il: venerdì 2 gennaio 2009, 15:50
- Località: San Pellegrino Terme (bg) 340 m.s.l.m.
Pullman in fiamme a Zogno
Da l'eco di Bergamo:
Pullman in fiamme a Zogno: danneggiati un'auto e il bosco
Indagini in corso, a Zogno, dove nella notte fra domenica e lunedì un incendio ha praticamente distrutto un pullman che era parcheggiato lungo la strada che porta a Endenna, nei pressi dell'istituto Turoldo. Il mezzo è di proprietà della ditta Sonzogni ed utilizzato anche per il trasporto a scuola degli studenti. L'allarme è scattato intorno alle 2,40. Sul posto sono subito accorsi i vigili del fuoco da Bergamo e da Zogno: hanno dovuto lavorare a lungo per domare le fiamme, ma il pullman è andato praticamente distrutto. L'intervento è proseguito fino alle 4,30 del mattino. Le fiamme si sono propagate anche a un'auto che si trovava parcheggiata vicino al pullman e a parte di un boschetto che si trova a lato della strada. L'auto, di proprietà di una cooperativa, è stata gravemente danneggiata; per quanto riguarda il boschetto, si temeva che le fiamme potessero ulteriormente propagarsi. L'allarme è scattato anche grazie ad automobilisti di passaggio: le fiamme erano ben visibili anche dalla statale della Val Brembana. Sul posto, per gli accertamenti di legge, anche una pattuglia dei carabinieri di Zogno. Si sta cercando ora di appurare quali siano le cause dell'incendio. Il pullman era di costruzione non recente. L'origine dolosa del rogo non è per il momento stata esclusa.
Pullman in fiamme a Zogno: danneggiati un'auto e il bosco
Indagini in corso, a Zogno, dove nella notte fra domenica e lunedì un incendio ha praticamente distrutto un pullman che era parcheggiato lungo la strada che porta a Endenna, nei pressi dell'istituto Turoldo. Il mezzo è di proprietà della ditta Sonzogni ed utilizzato anche per il trasporto a scuola degli studenti. L'allarme è scattato intorno alle 2,40. Sul posto sono subito accorsi i vigili del fuoco da Bergamo e da Zogno: hanno dovuto lavorare a lungo per domare le fiamme, ma il pullman è andato praticamente distrutto. L'intervento è proseguito fino alle 4,30 del mattino. Le fiamme si sono propagate anche a un'auto che si trovava parcheggiata vicino al pullman e a parte di un boschetto che si trova a lato della strada. L'auto, di proprietà di una cooperativa, è stata gravemente danneggiata; per quanto riguarda il boschetto, si temeva che le fiamme potessero ulteriormente propagarsi. L'allarme è scattato anche grazie ad automobilisti di passaggio: le fiamme erano ben visibili anche dalla statale della Val Brembana. Sul posto, per gli accertamenti di legge, anche una pattuglia dei carabinieri di Zogno. Si sta cercando ora di appurare quali siano le cause dell'incendio. Il pullman era di costruzione non recente. L'origine dolosa del rogo non è per il momento stata esclusa.
U, a che if? - Me a ó a öa. E u? - Me a ó a ì.
- claudio valce
- Messaggi: 4583
- Iscritto il: venerdì 2 gennaio 2009, 15:50
- Località: San Pellegrino Terme (bg) 340 m.s.l.m.
Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Da l'eco di Bergamo:
Moio de' Calvi, caprioli a passeggio
A Curto anticipo di primavera
9 aprile 2013 Cronaca
La primavera tarda ad arrivare e per cercare cibo e temperature accettabili i caprioli si spingono verso i centri abitati dei comuni di montagna. È avvenuto in Alta Val Brembana a Moio de' Calvi, dove una coppia di caprioli è stata avvistata la mattina del 9 aprile nella zona della frazione Curto.
Un evento non nuovo per la contrada, che ancora ricorda come negli anni '80 un piccolo capriolo divenne per un lungo periodo la mascotte della vicina casa estiva delle Suore Orsoline di Somasca. Suor Ermenegilda Moioli e suo Candida Meloni, responsabili della casa, stabilirono una prolungata amicizia con «servizio pasti» molto apprezzato dagli animali.

Moio de' Calvi, caprioli a passeggio
A Curto anticipo di primavera
9 aprile 2013 Cronaca
La primavera tarda ad arrivare e per cercare cibo e temperature accettabili i caprioli si spingono verso i centri abitati dei comuni di montagna. È avvenuto in Alta Val Brembana a Moio de' Calvi, dove una coppia di caprioli è stata avvistata la mattina del 9 aprile nella zona della frazione Curto.
Un evento non nuovo per la contrada, che ancora ricorda come negli anni '80 un piccolo capriolo divenne per un lungo periodo la mascotte della vicina casa estiva delle Suore Orsoline di Somasca. Suor Ermenegilda Moioli e suo Candida Meloni, responsabili della casa, stabilirono una prolungata amicizia con «servizio pasti» molto apprezzato dagli animali.

U, a che if? - Me a ó a öa. E u? - Me a ó a ì.