Erano quasi due mesi che non la percorrevo, ci sono tornato venerdi scorso e devo dire che la cosa è abbastanza triste, prima deviazione a S. Pellegrino, arrivato dopo la pizzeria Ciao Ciao prima della galleria stavano lavorando con dei mezzi questo credo fosse un blocco temporaneo, quindi sono tornato indietro ed ho fatto il tratto della vecchia statale, arrivato poi a S.Giovanni Bianco mi sono ritrovato il blocco descritto nell' articola qui sopra. Durante l'estate ho avuto modo di vedere quanto sia apprezzata questa opera da tutti noi utenti, e l'attuale situazione è veramente una vergogna e un'insulto, in oltre cedere la competenza del mantenimento di questa opera alle singole amministrazioni locali può rivelarsi veramente deleterio visto la situazione di alcuni comuni attraversati dalla ciclabile.
Speriamo si possa trovare una soluzione che possa permettere di non mandare in malora una delle rare opere positive ed apprezzate offerte anoi Brembani e non solo.
Ciclabile della Valle Brembana, «pedala» lo scaricabarile
La Provincia ha ceduto la proprietà, ma Camerata Cornello e Lenna non hanno firmato il passaggio
San Giovanni si rifiuta di riparare il suo tratto e la Comunità montana non vuole gestirla. Tunnel chiusi
Gallerie chiuse, deviazioni, frane, mancata manutenzione, Comuni che non accettano il passaggio di proprietà e altri che non vogliono sistemare il proprio tratto. La pista ciclabile della Valle Brembana è ormai sempre più terra di scontro: ciclabile di tutti (i turisti) e di nessuno (Comuni e Provincia che non la vogliono più gestire per non sostenere più le spese). E l’uscita dal tunnel sembra lontana. E su iniziativa del consigliere provinciale e sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi, la querelle sarà discussa in una delle prossime assemblee della Comunità montana. Sperando che, dopo cinque anni dall’apertura, si arrivi a una soluzione. Cessione dal 1° gennaio La Provincia, dal primo gennaio scorso, infatti, ha ceduto la proprietà ai singoli Comuni su cui il tracciato passa: San Pellegrino, San Giovanni Bianco, Camerata Cornello, Lenna e Piazza Brembana. Ma due di loro, Camerata Cornello e Lenna, non si sono presentati e quindi non hanno ancora firmato il passaggio. Camerata, in particolare, accusa la Provincia di aver modificato unilateralmente gli accordi inizialmente presi. E poi c’è San Giovanni Bianco che ha sì preso in carico il tratto di competenza, ma dice di non essere disposto a riparare l’impianto di illuminazione ora guasto della propria galleria. Nel frattempo – ormai dall’estate scorsa – i tre tunnel tra San Giovanni Bianco e Camerata Cornello, sono pericolosamente al buio, con passaggi vietati e deviazioni sull’ex provinciale. Un bel «pasticcio», insomma, per quella che, invece, nel 2007 – dopo una spesa di cinque milioni di euro – era stata annunciata da Comuni, Comunità montana e Provincia (che l’aveva realizzata) come fiore all’occhiello del turismo vallare (il tratto da Zogno a San Pellegrino è stato pagato dalla Comunità montana e ora è gestita dal Comune). «La convenzione – dice il dirigente del settore Viabilità della Provincia Renato Stilliti – stabiliva che, una volta realizzata, la ciclovia sarebbe passata di proprietà ai Comuni. Abbiamo atteso per alcuni anni che trovassero un accordo, loro e la Comunità montana, ed eravamo anche disposti a contribuire alla successiva manutenzione. Nel frattempo abbiamo sempre gestito noi la pista, coprendo i costi». Tra cui rientrano affitto dal demanio, Enel e riparazioni per i vandalismi o altro nelle gallerie guaste. «Dopo cinque anni non possiamo continuare così – dice Stilliti –. Gli accordi erano diversi. Per noi, ora, la pista ciclabile, in base a quella convenzione, è di proprietà dei Comuni, anche se qualcuno non ha ancora sottoscritto». Se San Pellegrino e Piazza Brembana hanno accettato senza molti problemi il passaggio di proprietà, infatti, non è stato così per altri.
Camerata Cornello, attraversato dal tratto di ciclovia più a rischio e ancora oggi chiuso, non si è presentata per la firma. Camerata: accordi non rispettati «Gli accordi dell’ultimo incontro tra sindaci e Provincia erano diversi – dice il sindaco Gianfranco Lazzarini –. Anche la Comunità montana, per esempio, avrebbe dovuto fare la sua parte. È stata la Provincia a cambiare le carte in tavola in modo unilaterale scaricando la gestione sui Comuni. Ora ne parleremo in Comunità montana». Qualche attrito con la Provincia anche da San Giovanni Bianco. «Abbiamo preso in gestione il nostro tratto – dice il sindaco Marco Milesi – ma avevamo segnalato alla Provincia che l’impianto di illuminazione della galleria era fuori uso. Dovevano essere loro a consegnarcela funzionante. Noi non interverremo». L’interpellanza di Milesi Di parere diverso il sindaco di San Pellegrino che, tra l’altro, nell’interpellanza, ricorda come la Comunità montana abbia previsto un progetto di 220 mila euro per il miglioramento del tracciato a Zogno: «A questo punto è giusto che la Provincia ceda la gestione ai Comuni – dice il sindaco Vittorio Milesi –. Ricordiamoci anche che, a eccezione di San Giovanni Bianco che ha versato una parte di quando dovuto (77 mila euro, ndr), tutti gli altri Comuni non hanno ancora pagato nulla alla Provincia. Noi compresi, perché, in realtà, il tratto di Pregalleno-Centro non è mai stato concluso. Ma gli altri? I Comuni avrebbero dovuto versare per i lavori della ciclabile circa due milioni e mezzo di euro». «È ora che la Comunità montana – scrive Milesi nell’interpellanza – si assuma un impegno preciso sulla pista ciclabile». Ma l’ente comunitario, per voce del suo presidente Alberto Mazzoleni, già a suo tempo aveva precisato che la gestione ordinaria non poteva essere di propria competenza.
I Comuni non hanno piu' palanche e i costi per manutenzione della ciclabile sono alti (frane, rotture luci, erbacce e sassi, asfalto)
O si trovano sponsor di privati oppure si deve far pagare l'accesso, se non si fa questo la ciclabile e' destinata a scomparire!!!
Complimenti, 5 milioni di euro buttati, ma non era meglio usare la vechhia sede per costruirci una mini tranvia come in Val Seriana? almeno si toglieva una parte di traffico dalle strade!!!.
Galbiati ha scritto:Complimenti, 5 milioni di euro buttati, ma non era meglio usare la vechhia sede per costruirci una mini tranvia come in Val Seriana? almeno si toglieva una parte di traffico dalle strade!!!.
sono dello stesso parere, come succede di solito in Italia, si realizzano opere che potrebbero essere di pubblica utilità, nonchè portatrici di attività positive e poi cosa succede? si lasciano al loro destino. Se ci fosse in qualche modo un riscontro sconomico, nessun problema, anzi a gara chi fà meglio ma così nessuno si vuole assumere l'onere di mantenere nel tempo ciò che è stato fatto. Risultato? quello che abbiamo sotto gli occhi quotidianamente, purtroppo!.
La Provincia e i Comuni non hanno nemenno i soldi per la manutenzione della ciclabile figures se hanno 80 milioni per fare la tranvia della valle! e poi per la gestione e manutenzione siamo da capo! Lasciate completare almeno l'opera della Variante di Zogno, se la finiscono!
da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti Ciclabile della Valle Brembana, «pedala» lo scaricabarile
... dice il sindaco Vittorio Milesi –. Ricordiamoci anche che, a eccezione di San Giovanni Bianco che ha versato una parte di quando dovuto (77 mila euro, ndr), tutti gli altri Comuni non hanno ancora pagato nulla alla Provincia. Noi compresi, perché, in realtà, il tratto di Pregalleno-Centro non è mai stato concluso. Ma gli altri? I Comuni avrebbero dovuto versare per i lavori della ciclabile circa due milioni e mezzo di euro»....
Puntualizzare...interpellare...sempre gli altri
cosa intenderà per "non è mai stato concluso il tratto Pregalleno-Centro"?
Chi ha pagato e mantiene l'illuminazione nel tratto di Zogno? uno degli altri