accetto la commutazione della pena proposta elio.biava (forum dell'orso...)
l'orso mi manca (per il momento ) e quindi ecco uno dei video più belli di quest'anno al cervo (fullHD)...
primo piano di maschio in velluto
saluti e salute
[youtube]JcPH9l392eg[/youtube]
A.Galizzi ha scritto:...l'orso mi manca (per il momento ) e quindi ecco uno dei video più belli di quest'anno al cervo (fullHD)...
A me no! ...
eh eh eh! Immaginavo che avessi qualcosa in conserva, qualche bell'uccellino...ma questo top level
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
Soffocato da plastica ingoiata col cibo
Così è morto il cervo a Piazzatorre
Ucciso dalla plastica, ingoiata, insieme al cibo, in sei-sette anni: addirittura delle dimensioni di un pallone da calcio. E’ la fine toccata a un cervo.
Questa almeno la causa dell’improvvisa morte del cervo maschio avvenuta all’inizio dello scorso agosto a Piazzatorre, nel parco che si trova nella parte alta del paese. I risultati delle analisi sulla carcassa dell’animale sono arrivati nei giorni scorsi dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (sezione di Bergamo): «Rilevata la presenza di una matassa di materiale plastico, presumibilmente riferibile a contenitori plastici di cellophane, delle dimensioni di un pallone da calcio. Si rileva la presenza di residui di cucina»: così dice il referto dell’Istituto zooprofilattico.
«Il cervo, quindi – spiega il presidente dell’Ufficio turistico di Piazzatorre Gaetano Bonetti – non è stato avvelenato di proposito, come inizialmente si era pensato. Il fatto che avesse in corpo una massa compatta di plastica grande come un pallone da calcio deve far capire che la responsabilità della morte non è di una sola persona ma di tutti coloro che nella mangiatoia, seppure in buona fede, oltre al cibo buttavano anche il sacchetto».
Piazzatorre, il cervo ucciso dai sacchetti di plastica
Ucciso dalla plastica, ingoiata, insieme al cibo, in sei-sette anni: addirittura delle dimensioni di un pallone da calcio. Questa la causa dell’improvvisa morte del cervo maschio avvenuta all’inizio dello scorso agosto a Piazzatorre, nel parco che si trova nella parte alta del paese. I risultati delle analisi sulla carcassa dell’animale sono arrivati nei giorni scorsi dall’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (sezione di Bergamo): «Rilevata la presenza di una matassa di materiale plastico, presumibilmente riferibile a contenitori plastici di cellophane, delle dimensioni di un pallone da Ingoiati con gli avanzi del cibo dato dai passanti in sei anni «Delle dimensioni di un pallone» calcio. Si rileva la presenza di residui di cucina»: così dice il referto dell’Istituto zooprofilattico. «Il cervo, quindi – spiega il presidente dell’Ufficio turistico di Piazzatorre Gaetano Bonetti – non è stato avvelenato di proposito, come inizialmente si era pensato. Il fatto che avesse in corpo una massa compatta di plastica grande come un pallone da calcio deve far capire che la responsabilità della morte non è di una sola persona ma di tutti coloro che nella mangiatoia, seppure in buona fede, oltre al cibo buttavano anche il sacchetto».
«La gente deve comprendere che il cervo non è un maiale – continua Bonetti –. Oltre al fieno che periodicamente viene dato dai cacciatori, gli si può dare qualche verdura, ma non di tutto e tutti gli scarti. Nel rumine sono stati trovati persino dei pizzoccheri. Serve maggiore attenzione e responsabilità da parte di tutti coloro che, con buona volontà, portano da mangiare a questi animali». L’esemplare trovato morto a inizio agosto nel parco di Piazzatorre pesava 130 chili, era un maschio di sette anni, ed era in compagnia di una femmina (ancora oggi presente). «Metteremo un cartello segnaletico chiedendo alle persone di prestare più attenzione – prosegue Bonetti – e stiamo già sensibilizzando la gente sul gruppo Facebook dell’ufficio turistico. Ora la femmina è rimasta sola, ma la speranza è che possa trovare un altro compagno». Per anni il cervo era stato un’attrazione di Piazzatorre, soprattutto per bambini e famiglie: diventato quasi domestico, prendeva il cibo direttamente della mani delle persone. La troppa fiducia l’ha tradito.
alcune immagini dei cervi brembani...
il maschio che a luglio aveva il velluto bazzica sempre in zona e sono arrivati a farsi riprendere anche un altro maschio giovane, un fusone e una femmina...
alcune immagini dei cervi brembani...
il maschio che a luglio aveva il velluto bazzica sempre in zona e sono arrivati a farsi riprendere anche un altro maschio giovane, un fusone e una femmina...
Cerva cade a S. Giovanni Bianco recuperata e liberata in montagna
Nuovo recupero di fauna in difficoltà dal parte del Nucleo ittico venatorio del Corpo di polizia provinciale, in collaborazione con Asl e Vigili del fuoco.
Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia provinciale, attivati dalla Sala operativa per una cerva in difficoltà, si sono recati presso lo scolmatore della centrale idroelettrica di San Giovanni Bianco, profondo all’incirca 4 metri, in cui era caduta una cerva di circa 100 chili. Viste le buone condizioni di salute dell’animale, gli agenti hanno valutato di recuperarla sedandola precedentemente. In collaborazione con i veterinari dell’Asl di Bergamo, l’animale è dunque stato narcotizzato e portato fuori dallo scolmatore con la collaborazione dei Vigili del fuoco. La cerva, dopo la verifica delle condizioni da parte del veterinario dell’Asl, è stata liberata in località Stalle Alte sempre nel territorio del comune di San Giovanni Bianco.