da Bergamo SERA
Lenna, ignoti danneggiano l’ambulanza
Ignoti, armati di arnesi contundenti (presumibilmente un cacciavite o un punteruolo), hanno danneggiato volontariamente un’ambulanza. E’ accaduto nei giorni scorsi a Lenna. Il mezzo preso di mira è una delle nuove ambulanze della Croce Rossa, in servizio in Valbrembana, che sopperiscono ai casi d’emergenza in tempi rapidi in quella parte della valle. Il mezzo era entrato in servizio solo il 9 gennaio scorso, segnala su Facebook il consigliere provinciale Jonathan Lobati. Dopo due mesi ecco i primi danni che hanno fatto inviperire la comunità del paesino di montagna.
News - Cronaca dalla Valle Brembana
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
dal Comune di Serina
Identificati dai carabinieri chi imbrattava i muri di Serina
Vi segnalo (non primo, non ultimo, ma ennesimo), l’atto vandalico nelle vie di Serina. Constatato che vari atti si verificano quotidianamente nelle nostre comunità arrecando danno sia da un punto di vista della sensibilità dei cittadini, del decoro che dell’aspetto economico, mi è parso doveroso portare all’attenzione di tutti con alcune immagini quanto accaduto e da me denunciato ai carabinieri della stazione di Serina.
Identificati dai carabinieri chi imbrattava i muri di Serina
Vi segnalo (non primo, non ultimo, ma ennesimo), l’atto vandalico nelle vie di Serina. Constatato che vari atti si verificano quotidianamente nelle nostre comunità arrecando danno sia da un punto di vista della sensibilità dei cittadini, del decoro che dell’aspetto economico, mi è parso doveroso portare all’attenzione di tutti con alcune immagini quanto accaduto e da me denunciato ai carabinieri della stazione di Serina.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Ottimo !!! Sicuramente si tratta di qualche stupido ragazzotto, mi auguro in una punizione esemplare oltre ai danni da rifondare fino all'ultimo centesimo !!!IW2LBR ha scritto:dal Comune di Serina Identificati dai carabinieri chi imbrattava i muri di Serina
Vi segnalo (non primo, non ultimo, ma ennesimo), l’atto vandalico nelle vie di Serina. Constatato che vari atti si verificano quotidianamente nelle nostre comunità arrecando danno sia da un punto di vista della sensibilità dei cittadini, del decoro che dell’aspetto economico, mi è parso doveroso portare all’attenzione di tutti con alcune immagini quanto accaduto e da me denunciato ai carabinieri della stazione di Serina.


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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
l'insegnamento del rispetto delle cose e delle persone, parte dalle scuole elementari, fino alle superiori e anche oltre, senza trascurare l'ambito famigliar-educativo, all'interno delle famiglie stesse ma oggi mi sembra che no ci sia più tanta voglia di voler educare o insegnare essendo troppo presi dalle vicende personali, passando così il tutto in secondo piano e oltre!! 

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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Progetti territoriali, incontro a Val Brembilla
Mercoledì 23 marzo alle ore 17.30, nella sede del Comune di Val Brembilla, è stato firmato un protocollo d'intesa per l'avvio del progetto "Turna' a ‘ndoma' (Dove andiamo noi non ci sono strade)”, promosso dal Comune di Val Brembilla in qualità di capofila e con la partecipazione della Provincia di Bergamo, della Comunità montana Valle Brembana, di Confindustria, Confartigianato e del Distretto dell'attrattività turistica. Hanno firmato il documento il sindaco di Val Brembilla Damiano Zambelli, il presidente della Provincia Matteo Rossi, il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni, Mario Scaglia per Confindustria, Marco Valceschini capo polo di Zogno per Confartigianato e il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti per il Dat. Il progetto è stato premiato dalla Provincia nell'ambito del recente bando di finanziamento rivolto ai progetti di sviluppo territoriale, ottenendo un finanziamento pari a 20mila euro che sarà finalizzato a una prima fase operativa inerente la viabilità. Il contributo finanzierà infatti la stesura di uno studio di fattibilità per la ricerca di finanziamenti per migliorare la viabilità sulla SP 24 e inserire una pista ciclabile.
Ascolta il sindaco Zambelli
[youtube]Wk0q56FJ9_U[/youtube]
Un primo passo per migliorare l'accessibilità e la qualità della vita di un territorio che può vantarsi di rappresentare uno dei principali distretti produttivi a livello provinciale, vantando un importante storia di artigianato e industria. Il Comune di Val Brembilla, nato nel 2014 dalla fusione tra Brembilla e Gerosa, ha provato a immaginare e a mettere nero su bianco un futuro fatto di impresa, innovazione, tecnologia, come spiega il sindaco Damiano Zambelli: "Partiamo da una cosa molto semplice e concreta, il miglioramento della strada provinciale che collega i nostri cittadini e le nostre imprese con il mondo, ma con questo progetto abbiamo voluto andare oltre e pensare più in grande, immaginare come contribuire a potenziare il nostro territorio per il futuro: la formazione di giovani imprenditori, la valorizzazione turistica, la riscoperta dei sentieri. Il titolo del progetto vuole essere un riferimento al film "Ritorno al futuro”, perché vogliamo anche noi salire sulla macchina del tempo e costruire la Val Brembilla che sarà tra 30 anni”. Moltissime le idee che sono state messe in cantiere, tra cui spicca in particolare l'installazione dell'ex padiglione del Kuwait di Expo 2015 in un'area comunale: la struttura diventerà un edificio polifunzionale nel quale troveranno spazio diversi aspetti che riguardano il futuro della comunità. La struttura ospiterà diversi laboratori su temi quali l'energia, la natura, la coesione sociale, la tecnologia, che saranno impostati su quattro parole chiave: collaborare, apprendere, riutilizzare, efficientare.
Ascolta Alberto Mazzoleni
[youtube]_-U5uduk7gM[/youtube]
"Un territorio che ha le idee chiare, con la giusta dose di concretezza e creatività - ha commentato il presidente Rossi - faremo tutto il possibile per sostenervi, non soltanto con questo primo finanziamento ma anche con le nostre energie e la nostra voglia di fare. Non mi stancherò mai di dire che la Provincia dovrà essere sempre meno attività amministrativa e sempre più coordinamento e sostegno alle idee che emergono dai territori”.
Mercoledì 23 marzo alle ore 17.30, nella sede del Comune di Val Brembilla, è stato firmato un protocollo d'intesa per l'avvio del progetto "Turna' a ‘ndoma' (Dove andiamo noi non ci sono strade)”, promosso dal Comune di Val Brembilla in qualità di capofila e con la partecipazione della Provincia di Bergamo, della Comunità montana Valle Brembana, di Confindustria, Confartigianato e del Distretto dell'attrattività turistica. Hanno firmato il documento il sindaco di Val Brembilla Damiano Zambelli, il presidente della Provincia Matteo Rossi, il presidente della Comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni, Mario Scaglia per Confindustria, Marco Valceschini capo polo di Zogno per Confartigianato e il vicesindaco di Zogno Giampaolo Pesenti per il Dat. Il progetto è stato premiato dalla Provincia nell'ambito del recente bando di finanziamento rivolto ai progetti di sviluppo territoriale, ottenendo un finanziamento pari a 20mila euro che sarà finalizzato a una prima fase operativa inerente la viabilità. Il contributo finanzierà infatti la stesura di uno studio di fattibilità per la ricerca di finanziamenti per migliorare la viabilità sulla SP 24 e inserire una pista ciclabile.
Ascolta il sindaco Zambelli
[youtube]Wk0q56FJ9_U[/youtube]
Un primo passo per migliorare l'accessibilità e la qualità della vita di un territorio che può vantarsi di rappresentare uno dei principali distretti produttivi a livello provinciale, vantando un importante storia di artigianato e industria. Il Comune di Val Brembilla, nato nel 2014 dalla fusione tra Brembilla e Gerosa, ha provato a immaginare e a mettere nero su bianco un futuro fatto di impresa, innovazione, tecnologia, come spiega il sindaco Damiano Zambelli: "Partiamo da una cosa molto semplice e concreta, il miglioramento della strada provinciale che collega i nostri cittadini e le nostre imprese con il mondo, ma con questo progetto abbiamo voluto andare oltre e pensare più in grande, immaginare come contribuire a potenziare il nostro territorio per il futuro: la formazione di giovani imprenditori, la valorizzazione turistica, la riscoperta dei sentieri. Il titolo del progetto vuole essere un riferimento al film "Ritorno al futuro”, perché vogliamo anche noi salire sulla macchina del tempo e costruire la Val Brembilla che sarà tra 30 anni”. Moltissime le idee che sono state messe in cantiere, tra cui spicca in particolare l'installazione dell'ex padiglione del Kuwait di Expo 2015 in un'area comunale: la struttura diventerà un edificio polifunzionale nel quale troveranno spazio diversi aspetti che riguardano il futuro della comunità. La struttura ospiterà diversi laboratori su temi quali l'energia, la natura, la coesione sociale, la tecnologia, che saranno impostati su quattro parole chiave: collaborare, apprendere, riutilizzare, efficientare.
Ascolta Alberto Mazzoleni
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"Un territorio che ha le idee chiare, con la giusta dose di concretezza e creatività - ha commentato il presidente Rossi - faremo tutto il possibile per sostenervi, non soltanto con questo primo finanziamento ma anche con le nostre energie e la nostra voglia di fare. Non mi stancherò mai di dire che la Provincia dovrà essere sempre meno attività amministrativa e sempre più coordinamento e sostegno alle idee che emergono dai territori”.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
dal Corriere della Sera
Motociclista di Sedrina muore travolto sull’Asse, immigrato indagato per omicidio stradale
La dinamica dello schianto, in territorio di Presezzo, lascia pensare a violazioni del codice della strada da parte del conducente della Panda che si è scontrata con la Guzzi del cinquantacinquenne deceduto. L’uomo era in sella con la moglie, ferita.
Tragedia sull’Asse interurbano alle 15 del giorno di Pasqua. Un motociclista di Sedrina, Mauro Filippi Pioppi, che viaggiava in sella a una Moto Guzzi 1000 trasportando la moglie, è morto nello schianto con una Panda guidata da un immigrato residente a Cisano. Il conducente dell’auto ha 22 anni e secondo la polizia stradale di Bergamo è il primo indagato (sul territorio provinciale) in base all’articolo 589 bis del codice penale, che ha introdotto il reato di omicidio stradale. Lo schianto all’altezza della deviazione per Presezzo, dove l’Asse interurbano ha una corsia per senso di marcia. Mauro Filippi Pioppi viaggiava sulla sua Guzzi in direzione di Mapello. Il giovane della Costa d’Avorio andava invece verso Bergamo. Per cause che vanno ancora accertate la Panda avrebbe invaso la corsia opposta di marcia, finendo contro la motocicletta. Il centauro è stato sbalzato di sella ed è morto sotto gli occhi della moglie, nonostante i tentativi dei soccorritori di salvargli la vita. Ferita anche la donna, trasportata sotto choc in ospedale: le sue condizioni fisiche non sono però gravi. Poche lesioni per il conducente della Panda. Secondo gli accertamenti della Polstrada ci sarebbero da verificare alcune violazioni del codice della strada, nell’ambito della dinamica dell’incidente. Per questo il ventiduenne è stato indagato in base al nuovo articolo del codice penale sull’omicidio stradale. È stato anche sottoposto agli esami del sangue per verificare l’eventuale assunzione di alcol o di stupefacenti: procedura ormai standard dopo incidenti in cui ci sono vittime o feriti.
http://bergamo.corriere.it/notizie/cron ... e288.shtml
Motociclista di Sedrina muore travolto sull’Asse, immigrato indagato per omicidio stradale
La dinamica dello schianto, in territorio di Presezzo, lascia pensare a violazioni del codice della strada da parte del conducente della Panda che si è scontrata con la Guzzi del cinquantacinquenne deceduto. L’uomo era in sella con la moglie, ferita.
Tragedia sull’Asse interurbano alle 15 del giorno di Pasqua. Un motociclista di Sedrina, Mauro Filippi Pioppi, che viaggiava in sella a una Moto Guzzi 1000 trasportando la moglie, è morto nello schianto con una Panda guidata da un immigrato residente a Cisano. Il conducente dell’auto ha 22 anni e secondo la polizia stradale di Bergamo è il primo indagato (sul territorio provinciale) in base all’articolo 589 bis del codice penale, che ha introdotto il reato di omicidio stradale. Lo schianto all’altezza della deviazione per Presezzo, dove l’Asse interurbano ha una corsia per senso di marcia. Mauro Filippi Pioppi viaggiava sulla sua Guzzi in direzione di Mapello. Il giovane della Costa d’Avorio andava invece verso Bergamo. Per cause che vanno ancora accertate la Panda avrebbe invaso la corsia opposta di marcia, finendo contro la motocicletta. Il centauro è stato sbalzato di sella ed è morto sotto gli occhi della moglie, nonostante i tentativi dei soccorritori di salvargli la vita. Ferita anche la donna, trasportata sotto choc in ospedale: le sue condizioni fisiche non sono però gravi. Poche lesioni per il conducente della Panda. Secondo gli accertamenti della Polstrada ci sarebbero da verificare alcune violazioni del codice della strada, nell’ambito della dinamica dell’incidente. Per questo il ventiduenne è stato indagato in base al nuovo articolo del codice penale sull’omicidio stradale. È stato anche sottoposto agli esami del sangue per verificare l’eventuale assunzione di alcol o di stupefacenti: procedura ormai standard dopo incidenti in cui ci sono vittime o feriti.
http://bergamo.corriere.it/notizie/cron ... e288.shtml
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Da L'eco di Bergamo
Sacra Spina, la reliquia è fiorita Il vescovo: il segno apra i nostri occhi
San Giovanni Bianco, l’atteso segno della «fioritura» della Sacra Spina si è manifestato. Ecco l’annuncio del vescovo Francesco Beschi.
Care sorelle e cari fratelli, la venerazione della reliquia della Sacra Spina, custodita nella Chiesa e dalla Comunità parrocchiale di San Giovanni Bianco, si è storicamente alimentata ad un particolare segno, chiamato «fioritura», che si verificherebbe in occasione della coincidenza del 25 marzo, solennità dell’Annunciazione di Maria, con la celebrazione del Venerdì Santo. Con grande gioia posso annunciare che il segno si è manifestato. La prudenza, la serietà, le competenze di coloro a cui ho affidato il compito dell’osservazione della Reliquia e l’evidenza del segno mi inducono a confermare che questi è avvenuto.
La venerazione nei confronti della Sacra Reliquia da parte della comunità parrocchiale di S. Giovanni Bianco, delle comunità della Val Brembana, della Diocesi e oltre i confini della Diocesi, si rinnova alla luce di questo segno che ci riconduce alla Passione e Croce di Gesù e a ciò che rappresenta per la fede dei cristiani e per la salvezza dell’umanità.
Il fatto che il segno avvenga nella concomitanza delle celebrazioni dell’Annunciazione e della Passione e Morte di Gesù e della sua Risurrezione, ci interpella a considerare con la mente e con il cuore la manifestazione dell’amore di Dio che si è comunicato nella vicenda di Gesù di Nazareth, nel mistero dell’Incarnazione e della sua Passione e Morte. I cristiani testimoniano con la loro fede, con la vita comunitaria e con la loro esistenza che la solidarietà di Dio nei confronto degli uomini, diventa sorgente di una speranza più forte di ogni male e della stessa morte, perché credono che il Crocifisso è risorto: Egli è il Vivente, che dà la vita.
Care sorelle e cari fratelli, so come molti abbiano atteso con fede e preghiera questo segno: ora ci è stato donato non solo per essere venerato, ma perché i nostri occhi si aprano sulle tante spine che ancora trafiggono il capo del Signore, nei poveri, nei sofferenti, nei dimenticati, negli abbandonati, nei disprezzati e il nostro cuore si spalanchi perché si manifesti nei confronti di tutti i crocifissi nostri contemporanei la forza dell’amore che attinge al gesto supremo dell’amore di Cristo e che la Sacra Spina «fiorita» rappresenta in modo così coinvolgente. Mi unisco a tutti voi nel ringraziare il Signore di questo prezioso segno, consapevole con voi che custodirlo significa alimentare di giorno in giorno la nostra fede in Gesù Cristo, Salvatore del mondo e testimoniarla con la trasparenza evangelica delle nostre umili esistenze.
Con Benedizione.
Francesco Beschi Vescovo di Bergamo
Sacra Spina, la reliquia è fiorita Il vescovo: il segno apra i nostri occhi
San Giovanni Bianco, l’atteso segno della «fioritura» della Sacra Spina si è manifestato. Ecco l’annuncio del vescovo Francesco Beschi.
Care sorelle e cari fratelli, la venerazione della reliquia della Sacra Spina, custodita nella Chiesa e dalla Comunità parrocchiale di San Giovanni Bianco, si è storicamente alimentata ad un particolare segno, chiamato «fioritura», che si verificherebbe in occasione della coincidenza del 25 marzo, solennità dell’Annunciazione di Maria, con la celebrazione del Venerdì Santo. Con grande gioia posso annunciare che il segno si è manifestato. La prudenza, la serietà, le competenze di coloro a cui ho affidato il compito dell’osservazione della Reliquia e l’evidenza del segno mi inducono a confermare che questi è avvenuto.
La venerazione nei confronti della Sacra Reliquia da parte della comunità parrocchiale di S. Giovanni Bianco, delle comunità della Val Brembana, della Diocesi e oltre i confini della Diocesi, si rinnova alla luce di questo segno che ci riconduce alla Passione e Croce di Gesù e a ciò che rappresenta per la fede dei cristiani e per la salvezza dell’umanità.
Il fatto che il segno avvenga nella concomitanza delle celebrazioni dell’Annunciazione e della Passione e Morte di Gesù e della sua Risurrezione, ci interpella a considerare con la mente e con il cuore la manifestazione dell’amore di Dio che si è comunicato nella vicenda di Gesù di Nazareth, nel mistero dell’Incarnazione e della sua Passione e Morte. I cristiani testimoniano con la loro fede, con la vita comunitaria e con la loro esistenza che la solidarietà di Dio nei confronto degli uomini, diventa sorgente di una speranza più forte di ogni male e della stessa morte, perché credono che il Crocifisso è risorto: Egli è il Vivente, che dà la vita.
Care sorelle e cari fratelli, so come molti abbiano atteso con fede e preghiera questo segno: ora ci è stato donato non solo per essere venerato, ma perché i nostri occhi si aprano sulle tante spine che ancora trafiggono il capo del Signore, nei poveri, nei sofferenti, nei dimenticati, negli abbandonati, nei disprezzati e il nostro cuore si spalanchi perché si manifesti nei confronti di tutti i crocifissi nostri contemporanei la forza dell’amore che attinge al gesto supremo dell’amore di Cristo e che la Sacra Spina «fiorita» rappresenta in modo così coinvolgente. Mi unisco a tutti voi nel ringraziare il Signore di questo prezioso segno, consapevole con voi che custodirlo significa alimentare di giorno in giorno la nostra fede in Gesù Cristo, Salvatore del mondo e testimoniarla con la trasparenza evangelica delle nostre umili esistenze.
Con Benedizione.
Francesco Beschi Vescovo di Bergamo
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
Da L'eco di Bergamo - Lunedì 04 aprile 2016
Cornalba, scivola in una scarpata
Elisoccorso in azione per un 44enne
L’uomo è sempre rimasto cosciente: è stato trasportato al «Papa Giovanni XXIII».
Un uomo di 44 anni di Cornalba è stato soccorso nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 4 aprile, in località Passoni. La chiamata è giunta intorno alle 12, 30. L’uomo si trovava lungo un sentiero ma è scivolato in fondo a una scarpata. La dinamica esatta è in corso di accertamento: l’uomo aveva un forte dolore al torace, ma è comunque sempre rimasto cosciente. Sono stati allertati i tecnici del Soccorso alpino della VI Delegazione Orobica, i vigili del fuoco e l’ambulanza. L’uomo è stato raggiunto dall’elicottero, decollato da Sondrio, poi è stato issato a bordo con il verricello dal tecnico di elisoccorso del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e portato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Cornalba, scivola in una scarpata
Elisoccorso in azione per un 44enne
L’uomo è sempre rimasto cosciente: è stato trasportato al «Papa Giovanni XXIII».
Un uomo di 44 anni di Cornalba è stato soccorso nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 4 aprile, in località Passoni. La chiamata è giunta intorno alle 12, 30. L’uomo si trovava lungo un sentiero ma è scivolato in fondo a una scarpata. La dinamica esatta è in corso di accertamento: l’uomo aveva un forte dolore al torace, ma è comunque sempre rimasto cosciente. Sono stati allertati i tecnici del Soccorso alpino della VI Delegazione Orobica, i vigili del fuoco e l’ambulanza. L’uomo è stato raggiunto dall’elicottero, decollato da Sondrio, poi è stato issato a bordo con il verricello dal tecnico di elisoccorso del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e portato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
U, a che if? - Me a ó a öa. E u? - Me a ó a ì.
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Re: News - Cronaca dalla Valle Brembana
da L'Eco di Bergamo
La Cms interessata alle aree Mvb
dal fallimento della Manifattura di Valle Brembana, si profila un interessamento concreto per l’acquisizione di una parte dello stabilimento: si parla di capannoni e uffici per quasi 21 mila metri quadri. Sull’area, infatti, ha messo gli occhi la Cms di Zogno, noto gruppo produttore di macchine a controllo numerico, uno dei principali punti di riferimento per l’occupazione in Valle Brembana. A quanto risulta, l’offerta si sta perfezionando. Se sarà ritenuta adeguata, i tempi per procedere alla pubblicazione per la presentazione di eventuali offerte migliorative potrebbero essere abbastanza brevi. I curatori di Mvb sono Tiziano Mazzucotelli, Tino Montagnosi e Giovanni Toninelli; giudice delegato Mauro Vitiello.
Il valore dell’operazione potrebbe aggirarsi sui 2,5-2,6 milioni di euro, solo per l’acquisto dell’area. Poi ci saranno tutti gli investimenti produttivi: la fabbrica, infatti, dovrà essere praticamente rifatta, visto che da una tessitura si passerebbe a una lavorazione meccanica. I sopralluoghi e le valutazioni sono stati portati avanti direttamente dalla Scm di Rimini, il gruppo delle famiglie Aureli e Gemmani cui fa capo l’azienda bergamasca (la proprietà è salita dal 51% al 100% a fine luglio dell’anno scorso). Proprio in tempi recenti l’amministratore delegato del gruppo, Andrea Aureli, aveva confermato in modo chiaro l’interesse della società a investire sul territorio. Un interesse che viene ribadito dall’a.d. di Cms, Davide Masnada: «Vogliamo crescere e abbiamo bisogno di spazi. Puntiamo naturalmente sul territorio di Zogno, ma se questo non fosse possibile, guarderemmo anche altrove». I ritmi di crescita degli ultimi anni sono stati significativi: il 20% in più di fatturato nel 2015, andando oltre i 100 milioni, e una previsione ancora a doppia cifra, fra il 15 e il 20%, per quest'anno. Inoltre, la nuova sede inaugurata nell’ex area Falck a ottobre del 2014 è già stretta. Oltre a quei 20 mila metri quadrati, l’azienda ne sta utilizzando oggi altri 8 mila in affitto distribuiti in cinque siti diversi. Comprare parte dell’area Mvb consentirebbe quindi non solo di assecondare le esigenze di espansione, ma anche di riunire in un unico secondo polo le attività oggi suddivise in più sedi. Accoglie con soddisfazione la notizia dell’interesse di Cms a entrare nell’area Mvb il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti: «È un’opportunità per il territorio, per l’occupazione a Zogno e in Valle Brembana. È anche il risultato della sfida che abbiamo lanciato anni fa decidendo di non cambiare destinazione alle aree produttive dismesse. Abbiamo sempre pensato che dovessero rimanere come possibilità di sviluppo per il territorio e per dare l’opportunità alle aziende che ne hanno bisogno di ampliarsi restando in valle». La Cms, reduce da una serie abbastanza consistente di assunzioni, conta 620 lavoratori, di cui 560 a Zogno e più di 60 nella sede commerciale e after sale in Michigan, negli Stati Uniti.
La Cms interessata alle aree Mvb
dal fallimento della Manifattura di Valle Brembana, si profila un interessamento concreto per l’acquisizione di una parte dello stabilimento: si parla di capannoni e uffici per quasi 21 mila metri quadri. Sull’area, infatti, ha messo gli occhi la Cms di Zogno, noto gruppo produttore di macchine a controllo numerico, uno dei principali punti di riferimento per l’occupazione in Valle Brembana. A quanto risulta, l’offerta si sta perfezionando. Se sarà ritenuta adeguata, i tempi per procedere alla pubblicazione per la presentazione di eventuali offerte migliorative potrebbero essere abbastanza brevi. I curatori di Mvb sono Tiziano Mazzucotelli, Tino Montagnosi e Giovanni Toninelli; giudice delegato Mauro Vitiello.
Il valore dell’operazione potrebbe aggirarsi sui 2,5-2,6 milioni di euro, solo per l’acquisto dell’area. Poi ci saranno tutti gli investimenti produttivi: la fabbrica, infatti, dovrà essere praticamente rifatta, visto che da una tessitura si passerebbe a una lavorazione meccanica. I sopralluoghi e le valutazioni sono stati portati avanti direttamente dalla Scm di Rimini, il gruppo delle famiglie Aureli e Gemmani cui fa capo l’azienda bergamasca (la proprietà è salita dal 51% al 100% a fine luglio dell’anno scorso). Proprio in tempi recenti l’amministratore delegato del gruppo, Andrea Aureli, aveva confermato in modo chiaro l’interesse della società a investire sul territorio. Un interesse che viene ribadito dall’a.d. di Cms, Davide Masnada: «Vogliamo crescere e abbiamo bisogno di spazi. Puntiamo naturalmente sul territorio di Zogno, ma se questo non fosse possibile, guarderemmo anche altrove». I ritmi di crescita degli ultimi anni sono stati significativi: il 20% in più di fatturato nel 2015, andando oltre i 100 milioni, e una previsione ancora a doppia cifra, fra il 15 e il 20%, per quest'anno. Inoltre, la nuova sede inaugurata nell’ex area Falck a ottobre del 2014 è già stretta. Oltre a quei 20 mila metri quadrati, l’azienda ne sta utilizzando oggi altri 8 mila in affitto distribuiti in cinque siti diversi. Comprare parte dell’area Mvb consentirebbe quindi non solo di assecondare le esigenze di espansione, ma anche di riunire in un unico secondo polo le attività oggi suddivise in più sedi. Accoglie con soddisfazione la notizia dell’interesse di Cms a entrare nell’area Mvb il sindaco di Zogno, Giuliano Ghisalberti: «È un’opportunità per il territorio, per l’occupazione a Zogno e in Valle Brembana. È anche il risultato della sfida che abbiamo lanciato anni fa decidendo di non cambiare destinazione alle aree produttive dismesse. Abbiamo sempre pensato che dovessero rimanere come possibilità di sviluppo per il territorio e per dare l’opportunità alle aziende che ne hanno bisogno di ampliarsi restando in valle». La Cms, reduce da una serie abbastanza consistente di assunzioni, conta 620 lavoratori, di cui 560 a Zogno e più di 60 nella sede commerciale e after sale in Michigan, negli Stati Uniti.
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