Valle Brembana

popi ha scritto:Beh forse è anche il caso di chiudere la discussione, chi è andato a fare la foto l'ha fatto per documentare la segnalazione (vera o falsa che fosse non spettava a lui) hi voleva falsificare non lasciava l'ombrello e se l'ha fatto ha dato prova di completa stupidità.

Se la foto l'avessi fatta io, avrei lasciato a fianco un'oggetto di uso comune per dare le giuste proporzioni, in questo caso la punta di un'ombrello.

freedom ha scritto:Se la foto l'avessi fatta io, avrei lasciato a fianco un'oggetto di uso comune per dare le giuste proporzioni, in questo caso la punta di un'ombrello.

Anche io!

cllocate ha scritto:Tanto per rinfrescarci la memoria riguardiamoci, personalmente con grande piacere,
le foto del Gino a Pagina 58 di questa discussione per resettare un attimo e sgomberare equivoci.

al primo momento ho pensato a nuove impronte che chiudessero la diatriba....invece an sé amò det che n nega..
Queste sono belle, chiare, il terreno è diverso, non ci avrà fatto su un temporale per più di due ore..se guardi la tua a pagina 3 nel fango è diversa anche lei e magari se avesse beccato un temporale sarebbe diversa..quella di carona è uscita così..poi se ci sono esperti che vorranno stabilire se l'impronta è di un orso, sarà compito loro certificare o meno l'autenticità.

Per togliere l'attenzione dall'impronta vera o falsa vorrei invitare a leggere il bellissimo commento relativo all'orso su "lo scarpone" (per gli abbonati CAI) di Denis Bertolini a pag. 39 di cui riporto sotto le frasi più significative che mi hanno colpito:

"Oggi non si è in grado di concepire che alcuni luoghi sulla Terra possano rispondere a regole diverse da quelle cittadine, in cui l'uomo sia ospite e non l'incontrastabile signore assoluto. Sta sempre più svanendo la capacità di capire che il rispetto dell'altro in generale, e della biodiversità in particolare, è innanzitutto rispetto verso sè stessi, e che non vi può essere rispetto senza la paziente voglia di imparare,conoscere e capire."

un saluto Chiara

Bellissima questa frase.. sono d'accordissimo.. sono tornata settimana scorsa dalla Svezia, e rientrando da noi ho proprio notato, nella nostra vita, quanto si è perso il rapporto con la natura.. per noi la natura è l'albero che piantiamo in giardino.. non sappiamo piu'quali siano le regole naturali.. le abbiamo dimenticate e, spesso, calpestate, da molti anni..

Magari chi di voi vive in montagna mi darà torto, ma per noi, abitanti della pianura, è senz'altro cosi'..

chiara.crotti ha scritto:Per togliere l'attenzione dall'impronta vera o falsa vorrei invitare a leggere il bellissimo commento relativo all'orso su "lo scarpone" (per gli abbonati CAI) di Denis Bertolini a pag. 39 di cui riporto sotto le frasi più significative che mi hanno colpito:
"Oggi non si è in grado di concepire che alcuni luoghi sulla Terra possano rispondere a regole diverse da quelle cittadine, in cui l'uomo sia ospite e non l'incontrastabile signore assoluto. Sta sempre più svanendo la capacità di capire che il rispetto dell'altro in generale, e della biodiversità in particolare, è innanzitutto rispetto verso sè stessi, e che non vi può essere rispetto senza la paziente voglia di imparare,conoscere e capire."
un saluto Chiara

bellissima frase..... però (eheheh io ho sempre un però) a casa dei cittadini che stanno in città, e che son quelli che "dirigono", l'orso non arriverà mai... è difficile, forse egoistico, pretendere invece che chi vive in montagna debba diventare lui ospite della natura... sta qui il dilemma..

Ci sono paesi nel mondo,non troppo lontani da noi, come la Svezia, dove gli uomini,contadini e cacciatori vivono ogni giorno a contatto non con un orso,ma con 80 orsi magari..e gli incidenti mortali sono rarissimi..Il fatto è che abbiamo imparato e acquisito il fatto di essere protagonisti e dominatori dell'ambiente in cui viviamo, e facciamo fatica a condividerlo..

francy ha scritto:Ci sono paesi nel mondo,non troppo lontani da noi, come la Svezia, dove gli uomini,contadini e cacciatori vivono ogni giorno a contatto non con un orso,ma con 80 orsi magari..e gli incidenti mortali sono rarissimi..Il fatto è che abbiamo imparato e acquisito il fatto di essere protagonisti e dominatori dell'ambiente in cui viviamo, e facciamo fatica a condividerlo..

è troppo facile voler essere come gli altri solo in certe cose.. gli svedesi.. orso, nucleare, eolico, etc... lo condividono..
Sono ot...

Io parlavo della Svezia come esempio, perchè ho visto come sono le cose li per quanto riguarda gli orsi.. poi sulle altre questioni ci si puo' discutere, ma non mi sembra questa la sede..