Le "terme fantasma" di San Pellegrino
Inviato: mercoledì 1 agosto 2012, 6:11
Le "terme fantasma" di San Pellegrino. Specchio desolante di una valle depredata
[youtube]WNT18-frYNo[/youtube]
[youtube]WNT18-frYNo[/youtube]
da L'Eco di Bergamo di Giovanni Ghisalberti
Nuove terme, Percassi svela il progetto
San Pellegrino - Il tetto sul porticato dovrà essere conservato: questo l'unico «paletto» che la Soprintendenza ai Beni architettonici ha posto al gruppo Percassi per la realizzazione delle nuove terme di San Pellegrino nello storico edificio dell'ex hotel Terme-Milano. Domani dalle 20,30 nella hall del casinò municipale il Gruppo Percassi, con i progettisti e il direttore generale del gruppo «Quadrio Curzio» che gestirà il futuro centro termale, presenteranno al pubblico il progetto delle nuove terme. «Siamo ormai alla fase esecutiva – dicono dal gruppo privato – e per settembre contiamo di aprire il cantiere. L'obiettivo resta la conclusione entro il 2013». Si partirà dalla demolizione, affidata all'impresa Despe di Torre de' Roveri (che già aveva demolito il vecchio stabilimento in via Taramelli), dell'edificio più recente dell'ex hotel Terme, quello che ospitava il ristorante. Poi si proseguirà con il recupero e la realizzazione delle terme vere e proprie negli altri due edifici, la sala bibite e il porticato, per un totale di oltre 4.000 metri quadrati coperti.
Rispetto alle previsioni iniziali dei progettisti (il gruppo De8 architetti con Marco Ferreri designer), sarà conservato il tetto sopra il porticato.
«Nelle foto dell'epoca – spiegano dal gruppo Percassi – il tetto non c'era, il porticato si concludeva con il fregio. Sopra c'era una superficie piatta che, con le nuove terme, si voleva recuperare a uso dei clienti: per un solarium e per dare una nuova possibilità di visuale sul Grand hotel. Ricordiamo, infatti, che Kursaal (porticato e casinò) e Grand hotel erano edifici fatti per guardarsi che, in un certo senso, si parlavano. Il tetto, peraltro con pendenza molto bassa, venne apposto successivamente, per problemi tecnici di infiltrazioni che, all'epoca, evidentemente, non si potevano risolvere diversamente. Ma l'immagine storica del porticato è quella di un edificio già completo senza tetto, con un piano orizzontale».
Per il resto il progetto (costo di 16 milioni di euro, la proprietà, ora di Percassi, passerà al Comune) è rimasto invariato: al piano terra (nella zona centrale) sarà ricavato il foyer d'accesso, con la chiusura, tramite vetrate, dei portici. Quindi la reception, gli spogliatoi e gli uffici. Al primo livello ci saranno il centro per i trattamenti, gli spazi relax e il collegamento verso il nuovo edificio ricavato dalla demolizione dell'ex albergo Milano. La sala bibite, con l'antica fonte, resterà spazio per cura idropinica e light buffet. Al posto della parte più recente dell'ex hotel il cuore delle terme: piscine e vasche, all'esterno e all'interno, su tre livelli, l'ultimo a vetrata. Con la possibilità per il visitatore di tre visuali: il bosco, gli edifici liberty del Kursaal e del Grande hotel o lo scorcio della valle. Attorno al nuovo edificio la «messa in scena» del processo dell'acqua, dal liquido all'evaporazione. In alcuni momenti della giornata, al piano terra, si formerà vapore che salendo sarà fermato da una tettoia. La nuvola che verrà a crearsi, è come se dissolvesse il nuovo edificio nel paesaggio. Dunque si parte con le terme. Accantonato per ora, causa la crisi immobiliare, il centro residenziale commerciale (90 appartamenti e 30 negozi) nella vasta area che, dopo le demolizione, è stata ribattezzata «Ground zero». Alla presentazione di domani sera interverranno il sindaco Vittorio Milesi, quindi Gianluca Spinelli del gruppo Percassi, i progettisti di «De8 architetti» con Marco Ferreri e il direttore generale di «Qc terme» Francesco Varni.
). Di seguito alcune foto degli anni ’60, dove il brulichìo della attività umana sanpellegrinese e non solo è al massimo, il boom economico è in pieno sviluppo e il distacco dalla civiltà contadina è netto e senza via di ritorno…la rivalsa sociale si concluderà con la soddisfazione dei padri, che operai finalmente ben pagati, potranno anche loro costruirsi la sospirata casa e garantire un futuro migliore ai propri figli…
