da L'Eco di Bergamo
Si sposta la spina dell'acqua pubblica e le minoranze partono all'attacco
E dopo l'affollata assemblea di giovedì, si preannuncia come infuocata la seduta del Consiglio comunale convocata per venerdì 10 agosto, alle 20,30, in sala consiliare a San Pellegrino. Chiesto dalle due liste di minoranza, guidate da Raffaella Sonzogni ed Hector Pavesi, si discuterà, tra l'altro, degli otto punti chiesti proprio dalle opposizioni in merito al tema del rilancio turistico-termale: saranno affrontati la tutela del patrimonio artistico-architettonico e ambientale del paese, lo stato di degrado e compromissione della zona termale, il nuovo progetto delle terme, il vincolo monumentale sulle vecchie terme, sul porticato, sulla sala bibite e sull'ex albergo Terme; avanti, poi, con la tutela dell'antica fonte Palazzolo e lo spostamento della spina d'acqua termale pubblica, usata anche per la cura idropinica (dall'ex hotel Terme a via Mazzoni, che sta avvenendo proprio in questi giorni); infine, le minoranze chiederanno conto di quello che vengono definiti «ritardi e inadempimento del gruppo Percassi», della situazione della società Grand Hotel (in liquidazione). Sonzogni e Pavesi chiederanno poi di esaminare lo stato della proposta di un ulteriore modifica dell'accordo di programma e l'attuazione delle opere relative al teatro.
Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Alberto Marzocchi - L'Eco di Bergamo
Le terme faran bene anche a tutta la valle Brembana
San Pellegrino - «L'acqua termale farà bene a chi accederà alle terme, ma avrà un effetto benefico anche per San Pellegrino e per tutta la Valle Brembana». È questa l'equazione stabilita da Francesco Varni, direttore generale del gruppo «Quadrio Curzio» che gestirà il futuro centro termale, in occasione della presentazione al pubblico del progetto. E la serata è una di quelle che conta. Lo dice in apertura il sindaco Vittorio Milesi: «Finisce questa sera un'attesa lunga, troppo lunga». E lo si capisce dalla splendida cornice di un Salone delle feste del casinò municipale colmo di gente.«Abbiamo vissuto con ansia e trepidazione l'evolversi del progetto – ha esordito Milesi –, consapevoli che il futuro della Valle Brembana dipenda dal concretizzarsi di questa operazione. Ora entriamo nella fase operativa, e cioè la realizzazione del centro termale, con una scelta progettuale migliore delle precedenti. In un momento di drammatica crisi occupazionale, il rilancio turistico è la soluzione».
Cambiato il progetto»
Esprime la stessa soddisfazione anche Gianluca Spinelli, del Gruppo Percassi: «Ci siamo resi conto che il progetto di sei anni fa andava cambiato, a causa degli stravolgimenti del mercato finanziario. Soltanto cambiando, è stato possibile avviare i lavori. La scelta fatta va nella direzione giusta. E siamo sicuri che la partenza delle terme farà da volano per il rilancio complessivo della valle». L'intervento di Varni guarda alle terme più da vicino, tenendo in considerazione le realtà di Bormio e di Saint Didier (Valle d'Aosta) gestite proprio da «Qc terme»: «La località e gli immobili sono in linea con quelli che già gestiamo. Il modello che proponiamo a San Pellegrino sarà lo stesso che abbiamo sviluppato in passato, ovvero terme alimentate con acqua termale ma prive di attività idropiniche e sanitarie. La prospettiva è che le terme creino un sistema virtuoso in tutta la valle, con un aumento dei posti di lavoro e, com'è successo a Bormio e in Valle d'Aosta, con un incremento dell'attività lavorativa degli alberghi distribuita su 12 mesi. Le terme saranno aperte tutto l'anno e occuperanno circa 40 persone».
La nuvola come simbolo
La presentazione dei dettagli del progetto è affidata agli architetti Marco Ferreri e Mauro Piantelli di «De8 architetti», che spiegano: «A San Pellegrino manca un vero e proprio monumento all'acqua, simbolo con cui il paese è conosciuto in tutto il mondo. Il nostro progetto vuole esaltare questo simbolo e ciò è esemplificato dal processo di evaporazione dell'acqua, dove dal piano terra si formerà una nuvola che ricoprirà l'intero edificio, dissolvendolo nel paesaggio». Sono intervenuti anche l'assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani, secondo cui «il nuovo centro termale e la variante di Zogno rappresentano per la Valle Brembana un'importante opportunità in occasione dell'Expo», mentre il presidente della Comunità montana, Alberto Mazzoleni, ha dichiarato che «le scelte fatte vanno nella direzione giusta. Ciò che preoccupa è adesso la mancanza di un albergo nuovo, di alta qualità».
Le terme faran bene anche a tutta la valle Brembana
San Pellegrino - «L'acqua termale farà bene a chi accederà alle terme, ma avrà un effetto benefico anche per San Pellegrino e per tutta la Valle Brembana». È questa l'equazione stabilita da Francesco Varni, direttore generale del gruppo «Quadrio Curzio» che gestirà il futuro centro termale, in occasione della presentazione al pubblico del progetto. E la serata è una di quelle che conta. Lo dice in apertura il sindaco Vittorio Milesi: «Finisce questa sera un'attesa lunga, troppo lunga». E lo si capisce dalla splendida cornice di un Salone delle feste del casinò municipale colmo di gente.«Abbiamo vissuto con ansia e trepidazione l'evolversi del progetto – ha esordito Milesi –, consapevoli che il futuro della Valle Brembana dipenda dal concretizzarsi di questa operazione. Ora entriamo nella fase operativa, e cioè la realizzazione del centro termale, con una scelta progettuale migliore delle precedenti. In un momento di drammatica crisi occupazionale, il rilancio turistico è la soluzione».
Cambiato il progetto»
Esprime la stessa soddisfazione anche Gianluca Spinelli, del Gruppo Percassi: «Ci siamo resi conto che il progetto di sei anni fa andava cambiato, a causa degli stravolgimenti del mercato finanziario. Soltanto cambiando, è stato possibile avviare i lavori. La scelta fatta va nella direzione giusta. E siamo sicuri che la partenza delle terme farà da volano per il rilancio complessivo della valle». L'intervento di Varni guarda alle terme più da vicino, tenendo in considerazione le realtà di Bormio e di Saint Didier (Valle d'Aosta) gestite proprio da «Qc terme»: «La località e gli immobili sono in linea con quelli che già gestiamo. Il modello che proponiamo a San Pellegrino sarà lo stesso che abbiamo sviluppato in passato, ovvero terme alimentate con acqua termale ma prive di attività idropiniche e sanitarie. La prospettiva è che le terme creino un sistema virtuoso in tutta la valle, con un aumento dei posti di lavoro e, com'è successo a Bormio e in Valle d'Aosta, con un incremento dell'attività lavorativa degli alberghi distribuita su 12 mesi. Le terme saranno aperte tutto l'anno e occuperanno circa 40 persone».
La nuvola come simbolo
La presentazione dei dettagli del progetto è affidata agli architetti Marco Ferreri e Mauro Piantelli di «De8 architetti», che spiegano: «A San Pellegrino manca un vero e proprio monumento all'acqua, simbolo con cui il paese è conosciuto in tutto il mondo. Il nostro progetto vuole esaltare questo simbolo e ciò è esemplificato dal processo di evaporazione dell'acqua, dove dal piano terra si formerà una nuvola che ricoprirà l'intero edificio, dissolvendolo nel paesaggio». Sono intervenuti anche l'assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani, secondo cui «il nuovo centro termale e la variante di Zogno rappresentano per la Valle Brembana un'importante opportunità in occasione dell'Expo», mentre il presidente della Comunità montana, Alberto Mazzoleni, ha dichiarato che «le scelte fatte vanno nella direzione giusta. Ciò che preoccupa è adesso la mancanza di un albergo nuovo, di alta qualità».
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
A livello emotivo non fa una piega il tuo discorso, però abbiamo a che fare con un AdP disatteso dalla parte del privato, centro termale che dovrebbe andare avanti ma con soldi pubblici, il parcheggio per il centro termale da 4 milioni a carico del privato riconvertito in un piazzale con 4 righe per terra, nuvole di vapore al posto delle terme curative, nuovo hotel terme fantasma, e chi più ne ha più ne metta...son passati 5 anni di giri e raggiri...kikko69 ha scritto:Se non sarà la volta buona questa, allora si puo' chiudere baracca......, per me è l'ultima possibilità, se non dovesse decollare questo progetto per la Valle è la fine! Le minoranze dell'amministrazione comunale di San Pellegrino non avranno neanche loro tutti i torti nel criticare e contestare i progetti, pero' non hanno mai portato una loro alternativa. Bisogna anche guardare il periodo storico in cui siamo, una crisi economica senza precedenti, queste benedette terme possono portare tanti posti di lavoro, e di lavoro ce n'è bisogno come il pane!
Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
L'amministrazione Italia è formata anche da tanti piccoli amministratori locali che a volte...e da tanti grossi imprenditori che a volte...per dirla alla Mucili, tanti Marlin e tanti lupi di mare.
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel
Signori, progetto ok, intenzioni buone ma a mio parere andrei piuttosto cauto e aspetterei di vedere e toccare con mano visto il protrarsi di questa annosa vicenda. In ogni caso Auguri!!! 

- elio.biava
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Re: Rilancio di S. Pellegrino - Terme e Grand Hotel



...però manca il primo interessato per poter funzionare...colei che continuerà a vendere un'immagine...l'Italian Style.
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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembre
dal quotidiano Il Giorno (Bergamo) di Alessandro Borelli
Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembre
San Pellegrino Terme, 5 agosto 2012 - Il ricordo di quella che per decenni era stata la principale attrattiva di San Pellegrino, ovvero le terme, da tempo rimaneva ormai soltanto nel nome della cittadina brembana. Per il resto, solo sbiadite cartoline e una serie interminabile di rinvii. Troppo forte l’impatto della crisi economica sul piano d’investimento che, solo per le nuove terme destinate a trovare spazio all’interno dell’ex albergo Terme-Milano prossimo ad essere abbattuto, sfiora i 17 milioni di euro ma che, nel complesso, arriva a oltre 150 visto che include pure il Grand Hotel e altre strutture indispensabili per la valorizzazione turistico-alberghiera dei luoghi.
Adesso, però, la rinascita sembra più vicina e il sindaco, Vittorio Milesi, che nonostante i bruschi stop e i rischi di clamorose marce indietro non si è mai stancato di tenere desta la speranza, non nasconde la propria soddisfazione: «Siamo arrivati a un passaggio cruciale – afferma – tanto atteso non solo dai residenti ma da tutti i bergamaschi. Ora non rimane che attendere la riapertura del cantiere per vedere finalmente compiuto un progetto ambizioso a cui è legato il futuro di un territorio duramente provato dall’impoverimento industriale».
Secondo la tempistica indicata dal Gruppo Percassi e dagli architetti dello studio “DE8” di Orio al Serio, le ruspe torneranno in azione all’inizio di settembre. La superficie del nuovo Centro si svilupperà su 4.400 mq, distribuiti tra i 2.250 degli spazi termali, i 1.050 destinati ai servizi, i 300 dei depositi e gli 800 degli impianti cui vanno aggiunti i 1.900 degli spazi coperti.
Sarà ospitato in una palazzina su tre livelli dotata di vasche, piscine, spazi relax concepita in una sorta di continuità fra la terra e il cielo, in una sorta di continuità che rispecchia il processo di evaporazione dell’acqua». Qualcosa di avveniristico com’è nello stile del Gruppo Percassi deciso, nel frattempo, a non rinunciare neppure al centro commerciale-residenziale, con negozi di alto livello, previsto nell’area di via Taramelli. Qualora, tuttavia, quest’ultimo passaggio dovesse rimanere al palo, c’è già pronto un piano B: se, infatti, entro fine 2013 – data in cui le nuove terme dovrebbero aprire – non ospiterà i parcheggi sotterranei e, sopra, lo spazio commerciale, tutto sarà spianato per essere provvisoriamente adibito a spazio verde e posti auto, a servizio del centro termale. Il quale però non sarà adibito all’utilizzo sanitario. Chi ha bisogno di cure dovrà continuare a rivolgersi altrove per le proprie necessità. Percassi, infatti, guarda con più interesse al wellness; la gestione sarà affidata al gruppo Quadrio Curzio, già presente a Bormio, Milano, Monza, Torino e Roma.
Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembre
San Pellegrino Terme, 5 agosto 2012 - Il ricordo di quella che per decenni era stata la principale attrattiva di San Pellegrino, ovvero le terme, da tempo rimaneva ormai soltanto nel nome della cittadina brembana. Per il resto, solo sbiadite cartoline e una serie interminabile di rinvii. Troppo forte l’impatto della crisi economica sul piano d’investimento che, solo per le nuove terme destinate a trovare spazio all’interno dell’ex albergo Terme-Milano prossimo ad essere abbattuto, sfiora i 17 milioni di euro ma che, nel complesso, arriva a oltre 150 visto che include pure il Grand Hotel e altre strutture indispensabili per la valorizzazione turistico-alberghiera dei luoghi.
Adesso, però, la rinascita sembra più vicina e il sindaco, Vittorio Milesi, che nonostante i bruschi stop e i rischi di clamorose marce indietro non si è mai stancato di tenere desta la speranza, non nasconde la propria soddisfazione: «Siamo arrivati a un passaggio cruciale – afferma – tanto atteso non solo dai residenti ma da tutti i bergamaschi. Ora non rimane che attendere la riapertura del cantiere per vedere finalmente compiuto un progetto ambizioso a cui è legato il futuro di un territorio duramente provato dall’impoverimento industriale».
Secondo la tempistica indicata dal Gruppo Percassi e dagli architetti dello studio “DE8” di Orio al Serio, le ruspe torneranno in azione all’inizio di settembre. La superficie del nuovo Centro si svilupperà su 4.400 mq, distribuiti tra i 2.250 degli spazi termali, i 1.050 destinati ai servizi, i 300 dei depositi e gli 800 degli impianti cui vanno aggiunti i 1.900 degli spazi coperti.
Sarà ospitato in una palazzina su tre livelli dotata di vasche, piscine, spazi relax concepita in una sorta di continuità fra la terra e il cielo, in una sorta di continuità che rispecchia il processo di evaporazione dell’acqua». Qualcosa di avveniristico com’è nello stile del Gruppo Percassi deciso, nel frattempo, a non rinunciare neppure al centro commerciale-residenziale, con negozi di alto livello, previsto nell’area di via Taramelli. Qualora, tuttavia, quest’ultimo passaggio dovesse rimanere al palo, c’è già pronto un piano B: se, infatti, entro fine 2013 – data in cui le nuove terme dovrebbero aprire – non ospiterà i parcheggi sotterranei e, sopra, lo spazio commerciale, tutto sarà spianato per essere provvisoriamente adibito a spazio verde e posti auto, a servizio del centro termale. Il quale però non sarà adibito all’utilizzo sanitario. Chi ha bisogno di cure dovrà continuare a rivolgersi altrove per le proprie necessità. Percassi, infatti, guarda con più interesse al wellness; la gestione sarà affidata al gruppo Quadrio Curzio, già presente a Bormio, Milano, Monza, Torino e Roma.
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Re: Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembr
IW2LBR ha scritto:dal quotidiano Il Giorno (Bergamo) di Alessandro Borelli
Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembre
San Pellegrino Terme, 5 agosto 2012 - Il ricordo di quella che per decenni era stata la principale attrattiva di San Pellegrino, ovvero le terme, da tempo rimaneva ormai soltanto nel nome della cittadina brembana...centro termale. Il quale però non sarà adibito all’utilizzo sanitario. Chi ha bisogno di cure dovrà continuare a rivolgersi altrove per le proprie necessità. Percassi, infatti, guarda con più interesse al wellness...



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"tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
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Re: Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembr
IW2LBR ha scritto:dal quotidiano Il Giorno (Bergamo) di Alessandro Borelli
Nuove terme entro il 2013 I lavori partiranno a settembre
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