Pagina 84 di 223
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 13:46
da pluto
Subiot ha scritto:
1-0 Per l'Orso , palla al centro
ma anche vincesse 10-0....ma se prende dentro una palla...per l'orso la partita è persa

Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 17:10
da elio.biava
Sbagliato e dannoso reintrodurre l'orso
di Marco Bosetti (Docente e gestore del rifugio Carè Alto di Pelugo in Val rendena)
L' orso ha straziato e ucciso la mia asina «Rasa» che si trovava in montagna, in Val Rendena, in un ampio pascolo recintato assieme alla figlia Rasina di 10 mesi e al maschio delle mie capre Cosmos. L'orso, giustamente, si comporta da orso. Anch'esso, come i miei e altrui animali, con i rispettivi allevatori, si trova vittima di un disegno scriteriato che ha previsto la sua introduzione...
... Rasa...nei trasporti in malga, è cresciuta con i miei figli...
agli artefici di tutto ciò, seduti alle loro comode scrivanie, agli accondiscendenti ecologisti da salotto sulle loro calde poltrone......l'espropriazione del territorio della gente di montagna a vantaggio di una sovrastruttura che, se valutata in termini di costi e benefici (collettivi), non ha ragione di esistere.
...
E questi l'orso l'hanno sul groppone da diversi anni!!! avanti così che ne vedremo di belle
( ieri un mio amico di Santa Brigida, naturalista ...ecologista...biodiversità...favorevole all'orso "che tanto la natura si regola da sola"...ecc...
è andato a correre nei boschi : l'ho visto all'una era tornato spaventato a casa, aveva visto sul sentiero enormi tracce unghiate.....AVEVA GIA' CAMBIATO IDEA
).
Orso problematico, Dellai scrive al ministro Clini
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 18:59
da IW2LBR
Dal quotidiano Il Trentino del 25 Maggio 2012
Orso problematico, Dellai scrive al ministro Clini
TRENTO. Dopo gli ultimi episodi che hanno visto protagonista un orso "problematico" ed a seguito delle crescenti preoccupazioni suscitate in una parte della popolazione, il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai ha deciso di chiedere al Ministro per l'ambiente, tutela del territorio e del mare Corrado Clini ed al Commissario europeo per l'Ambiente Janez Potocnik un incontro per concordare "nuove e più efficaci soluzioni". Di seguito il testo della lettera di Dellai.
"Come Vi è già noto, la Provincia autonoma di Trento è impegnata, fin dai primi anni duemila, nella gestione dell'ambizioso e complesso progetto (deliberato nel 1996) che si poneva l'obiettivo della reintroduzione dell'orso bruno sulle Alpi centro - orientali. Da allora, a partire da un nucleo di fondatori di circa 10 esemplari, si è oggi giunti ad una consistenza accertata che varia dai 40 ai 45 esemplari che gravitano, in prevalenza, nella porzione occidentale del territorio trentino. Il tasso medio di crescita fatto registrare dalla popolazione, circa del 14%, e la densità raggiunta nelle aree maggiormente frequentate (circa 3 esemplari ogni 100 kq) determina, in un territorio relativamente piccolo e diffusamente abitato, problemi sempre più importanti per quanto concerne le relazioni tra la presenza di questa specie e le attività antropiche che sul medesimo territorio si svolgono. L'indagine demoscopica commissionata da questa Amministrazione nel 2011, ha messo in evidenza un'importante e decisa riduzione del grado di accettazione sociale della specie (dal 76% del 2003 all'attuale 30%).
Anche gli episodi registrati in questi ultimi giorni, che hanno portato anche a contatti diretti tra orso e uomo, esprimono ed accrescono il già elevato livello di allarme sociale, al quale si accompagna forte preoccupazione, in primis, per l'incolumità della popolazione, ma, anche, in prospettiva, per il buon esito del progetto. A fronte della situazione che si è determinata, questa Amministrazione, nei limiti che l'ordinamento pone e in piena coerenza con i protocolli condivisi a livello nazionale e comunitario, sta mettendo in campo uno sforzo straordinario, attraverso le proprie strutture tecniche, per gestire al meglio le criticità che ormai quotidianamente si registrano.
Per questo, non posso non esprimere, responsabilmente, alle SS.LL. un senso di forte preoccupazione e manifestare la necessità che, quanto prima, nell'ambito di un rapporto di stretta collaborazione istituzionale, si ricerchino, per poi implementarle con la necessaria celerità, nuove e più efficaci soluzioni per far fronte ad una situazione che, altrimenti, rischia di essere non più sostenibile. A tal fine, mi rendo disponibile ad un incontro che auspico possa essere condiviso e definito con cortese sollecitudine."
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 21:20
da pluto
medved ha scritto:No, vi posso tranquillizzare non avviene nulla di tutto questo. Sono panzane e idee sbagliate. L'orso non ne ha bisogno ha gambe che funzionano perfettamente e le sa usare. In più i giovani maschi devono tenersi alla larga dall'area di origine e devono dunque cercarsi un posto dove crescere e diventare abbastanza forti per tornare e competere con i maschi adulti. Non ci sono importazioni illegali questa è proprio da escludere. Se non ci credete provate voi ad andare a catturare un orso in slovenia e portarlo in val brembana senza farvi sgamare. Se ci riuscite poi ne riparliamo
Slovenia? Il dubbio sorto è dall'Adamello... a conferma che in caso di 'loro bisogno' li spostano è proprio di ieri che la Provincia di Trento ha detto che sposterá l'orso...non è cosi difficile spostarli...e non bisognagna essere bracconieri internazionali ma anche semplici attuatori del progetto..
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 21:38
da pluto
medved ha scritto:Ma non te lo portano mica a bergamo. Non funziona così. L'orso viene radiocollarato. Se si controlla con il GPS si vedrebbe un orso che viaggia a 130 km/H sull'autostrada per arrivare a BG. Anche il Tutor se ne accorgerebbe
Be certo se ha il collare...ma se devono portarne uno de sfrus non son così fessi da metterglielo...dai spiritus..
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 21:55
da IZ2AHN
Ogniuno continui a "pensarla" alla sua maniera... a me fa pensare ancor più l'affermazione che nella Provincia di Lecco è da poco stato firmato l'accordo con Life Arctos, e "casualmente" pochi giorni dopo iniziano avvistamenti di "pare" due orsetti.... che coincidenze... Spero che gli orsi di questa che chiamerei "invasione" siano abbastanza furbi e inteligenti di seguire le orme del fatellastro JJ5 e tornare da dove sono partiti...
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: venerdì 25 maggio 2012, 23:02
da pluto
medved ha scritto: Ma la domanda giusta, a mio avviso, non è "chi si è arrogato il diritto di portare l'orso in Trentino" ma "chi si è arrogato il diritto di spazzarlo via". Fino al 1910 l'orso era ben presente in lombardia
Forse la domanda giusta è se è cosa giusta arrogarsi il diritto di reintrodurlo (per il turismo per le foto come fonte di reddito come hai scritto tu facendo l'esempio della slovenia) in quei luoghi da dove se n'è 'andato' 100 anni fa perchè la montagna già allora stava cambiando tanto da non permettergli la convivenza con l'uomo...
Re: Orso in Valle Brembana - Alpi e Prealpi Orobie
Inviato: sabato 26 maggio 2012, 7:02
da Fabius
Personalmente vedo questa reintroduzione dell'Orso una limitazione della mia liberta' di poter spaziare la montagna nei suoi spazi selvaggi .
Il fatto che l'Orso possa avere carta bianca su questo territorio, paradossalmente a mio parere non rende la montagna piu' "selvaggia".... in quanto sapere che in una zona qualsiasi potrei imbattermi in questo bestione , anche se tutti si dice che non aggredisce l'uomo, a me fa una gran paura e quindi il mio "andare in montagna" viene oggi, minato da una certa inquietudine

; con una vipera che si innervosisce puoi ancora salvarti se ci stai attento , ma con un Orso cosa potrebbe succedere? Oggi si crea questa "suspance" del possibile incontro, da tanti ricercata per la gran curiosità, ma per me e' soltanto un bel timore che mi accompagnera' nelle prossime escursioni. In sostanza gradirei che certi animali non condividano

l'ambiente con l'uomo ma restino in opportuni spazi cintati.
Caccia all’orso affamato di pecore
Inviato: sabato 26 maggio 2012, 9:19
da IW2LBR
25 Maggio 2012 - Dal quotidiano Il Piccolo
Caccia all’orso affamato di pecore
FIUME. Un montone fatto letteralmente a pezzi e una quindicina di pecore di cui si è persa ogni traccia. È il bilancio del primo attacco compiuto da un orso contro animali selvatici nel Parco naturale del Monte Maggiore, l’altura che unisce Istria e Quarnero. La vorace scorribanda del plantigrado si è avuta sul versante quarnerino, a cima Sissol (835 metri), circa un chilometro a monte di Bersezio. Anche se i periti non hanno ancora ufficializzato trattarsi di un orso, i cacciatori non hanno avuto alcun dubbio nel rinvenire le orme lasciate di un grande animale nei pressi dell’attacco e hanno concluso trattarsi appunto di un orso
Il gregge appartiene ad un abitante del posto che, preoccupato perché le bestiole non erano tornate all’ovile dopo due giorni che pascolavano sulle pendici del Sissol, ha deciso di andarle a cercare assieme alla figlia. «Mio padre era molto preoccupato quando ci siamo messi in moto - dice Karmen Salkovic, appartenente alla società venatoria Perun di Draga di Moschiena – e purtroppo i suoi timori non erano infondati. Abbiamo ritrovato la carcassa sbranata del montone, dalla quale il plantigrado ha staccato la testa. Tutto intorno vi erano orme chiare, sicuramente appartenenti al bestione». Soltanto una ventina di giorni fa era stato registrato l’attacco di un orso a cinque pecore in un’area sovrastante Fianona (Plomin) e dunque non distante da Bersezio. Tutto lascia supporre trattarsi dello stesso animale che, dopo essersi insediato sulla catena montuosa della Caldiera, sta avendo lo stesso atteggiamento degli orsi stabilitisi anni fa sull’isola quarnerina di Veglia, con ripetute aggressioni a greggi di ovini.
«Ormai possiamo considerare l’orso come inquilino stabile del Monte Maggiore e dintorni – dichiara Egon Vasilic, capo ranger del parco naturale – mai finora abbiamo avuto però noie con questi grandi mammiferi, né sono stati registrati danni. Gli avvistamenti sono numerosi ma in questo momento non possiamo dire con certezza quanti orsi siano presenti su questi rilievi. Parliamo di animali che quotidianamente possono percorrere lunghe distanze». Vasilic ha aggiunto che, al contrario dei plantigradi, non sono invece rari nel parco i casi di attacco di lupi a pecore e agnelli. Un paio di giorni fa, ha confermato il ranger, uno o più lupi hanno sbranato una pecora. «In Croazia è registrata la presenza di circa mille orsi – aggiunge Vasilic – e sono animali che non vengono tutelati dalla legge come lo sono invece i lupi. Ciclicamente si raggiunge la quota che dà il via libera all’abbattimento degli esemplari in eccedenza. Oggigiorno siamo molto vicini a questa quota». Restando nella regione fiumana, che pare ormai cinta d’assedio dagli orsi, le scorse settimane i plantigradi hanno pasteggiato a carne di puledro e di mucca nel comune del Vinodol, una quarantina di chilometri a est del capoluogo quarnerino, facendo scattare l’allarme tra gli allevatori dell’area. Appare quasi scontato che nei prossimi giorni il competente ministero ordinerà la soppressione di un determinato numero di orsi.