Valle Brembana

moritz63 ha scritto:Ivan: ero quel coso con il casco in testa, vestito da sciatore e con due sci ai piedi che stava per prendere la seggiovia giù al Piazzo nel momento che voi scendevate dall'impianto per andare alla macchina...
Mi ero spostato dal tapis roulant per fare due battute con Alvin: ma era l'una e il lavoro ti chiamava...

Ahhh, chèl brot laur che'l ma fac stremì!!

Anche se avevamo fretta ti avrei salutato volentieri se ti fossi fatto riconoscere.... Beh, ci sarà una prossima volta! Ciao Moritz.

...complimenti al lavoro stupendo e spettacolare che avete fatto....
...perchè trattasi di un vero spettacolo portato agli occhi di molte persone...
..io ho la fortuna di poterlo ammirare tutti i giorni dal vero e anche ieri....ragazzi.....
..a presto....

sono senza parole per la bellezza delle foto, ma volevo chiedere a Ivan dov'è che ha trovato i Lakota Sioux e imparato la loro lingua, noi che stiamo sotto le Torcole non li abbiamo mai incontrati, qua si parla solo bergamasco strettissimo....
Lisa

amici di pusdosso ha scritto:sono senza parole per la bellezza delle foto, ma volevo chiedere a Ivan dov'è che ha trovato i Lakota Sioux e imparato la loro lingua, noi che stiamo sotto le Torcole non li abbiamo mai incontrati, qua si parla solo bergamasco strettissimo....

Allora sono stato scoperto!!
Non è il topic giusto per parlarne, ma posso dirti che l'attrazione per la loro cultura anche spirituale, il considerare ogni cosa della natura come loro fratello o sorella, il rispetto e la benevolenza ad esse, e sopratutto considerarle come espressione del Grande Spirito, mi ha spinto a leggere qualche libro sui nativi americani, dove ho travato questa frase rituale difficilmente traducibile nel concetto che sintetizza il loro modo di vedere il mondo.

Mitakuye oyas'in, siamo tutti fratelli.

ce l'ho inciso su un braccialetto...quando passi da Pusdosso te lo faccio vedere.
credo che il concetto si applichi bene a tutti quelli che condividono l'amore per le montagne. siamo tutti simili.
Lisa