Valle Brembana

In merito al problema sollevato da cllocate vi informo che neppure i cani vaganti incustoditi sono sfuggiti all'occhio elettronico delle trappole fotografiche. Eccone un paio ripresi un mesetto fa in un area assolutamente isolata e lontano dalle case.

Questo è un gruppo di cani il cui propietario alla mattina apre il recinto e ... arrivederci a sera. Sono in zona per rincorrere Caprioli. I cani, essendo essere comunque intelligentissimi, si coalizzano in gruppo e vanno alla ricerca delle tracce nel bosco. Ho visto gruppi di cani assolutamente affiatati lavorare in gruppo. La tecnica di caccia è la seguente: un paio entrano nel bosco e gli altri aspettano i caprioli ai varchi o nei passaggi obbligati che hanno imparato a conoscere durante le battute fatte precedentemente. Quando arriva il Capriolo lo atterrano e se lo "pappano". Oppure li inseguono fino a farli "scoppiare" per agguantarli...

Un lavoro di gruppo notevole (da parte dei cani) il cui risultato è dannosissimo per tutti gli Ungulati in genere.





Questo è il risultato dell'impegno degli "amiconi"..... (clicca QUI)
Animale rinvenuto morto in Valle Seriana nel mese di Marzo di quest'anno: lavoro fatto dai cani

Altra documentazione sulle trappole fotografiche
Di ETTORE CENTOFANTI

Il sogno di ogni persona interessata all’osservazione degli animali allo stato libero è sempre stato di poter “rubare” un documento, una prova di ciò che si è visto. La fotografia naturalistica nasce come documentazione di questa realtà per evolversi, in alcuni casi, fino a forme di fotografia artistica. Ciò di cui parliamo, quindi, rientra – in primo luogo – nell’ambito della fotografia naturalistica, documentativa e scientifica. Riguarda però anche l’osservazione naturalistica amatoriale e costituisce una risorsa assai interessante per altri settori applicativi.

Il Trappolaggio fotografico consiste nell’ottenere immagini all’insaputa del soggetto (ecco la “trappola”) e in assenza del
fotografo. Si tratta quindi di una trappola che non tocca il soggetto ma ne cattura semplicemente l’immagine. Ciò è stato possibile grazie all’avvento di apparecchi di rilevazione di presenza o di movimento (tra cui i sensori a raggi infrarossi), grazie ai quali alcuni fotografi - intorno agli anni ‘60 - allestirono per proprio conto sistemi che diedero loro la possibilità di scattare immagini uniche o molto rare. Particolarmente in campo faunistico, questa tecnica consentì e consente di documentare presenza e comportamenti di specie estremamente elusive, che mai (o molto difficilmente) si porterebbero “a distanza di obiettivo”, in presenza dell’uomo. Si tratta di una tecnica non invasiva che determina un ridottissimo
impatto sulla fauna. Le fotocamere autoscattanti, infatti, presentano un’enorme potenzialità intrinseca nello studio degli animali e permettono di lavorare su specie spiccatamente elusive oppure aggressive.

Una delle applicazioni più frequenti è certamente l'individuazione di specie rare. Così, anche in Italia fotocamere autoscattanti sono state utilizzate allo scopo di fotografare animali difficilmente avvicinabili, il lupo (Canis lupus),
la lince (Lynx lynx) e l’orso (Ursus artos) così come altri mammiferi più piccoli quali il gatto selvatico (Felis silvestris) o
la lontra (Lutra lutra). In tali specie, lo scopo dell’appostamento fotografico può essere la semplice dimostrazione di presenza. Importante obiettivo può essere anche la rilevazione di comportamenti etologici o dell’andamento della riproduzione.

A tale scopo, sistemi a fotocamere possono essere posizionati presso carnai abitualmente frequentati dai grandi carnivori.

Files pdf completo: http://www.valbrembanaweb.org/forum/fauna/oasis.pdf

Documenti fotografici importanti e istruttivi.. quelli di subiot che ringraziamo..
tra non molto sui caprioli (e non solo) ne sappiamo piu' noi dei forestali..ehehehe

ma non tutti sanno che subiot era presente alla notturna di Luna Piena 2008 di Piazzatorre..
dopo lunga indagine e un aiutino dall'interessato ho tratto questa conclusione:

ecco subiot (sulla dx) con subioti' e il cane Lapo ritratti con gogis e Nicola prima della discesa dal Gremei.

Prima o poi trappoliamo anche quelle ....eheheheheh
Questione di tempo, poi facciamo tutto .....

Finalmente ripreso subiot (foto scattata il 17 maggio sul Canto Alto) mentre scarica la scheda e cambia le batterie..

bottino pieno...
in una settimana ben 80 immagini memorizzate..

Dalle ore 11.10 del 03.12.2008 è attivo il "MOSTRO"...
Spara 9 foto ogni 1 minuto
Capacità scheda : 2GB
Macchina fotografica da 5 megaPixel
Quantità fotogrammi immagazzinabili : circa 1400
Per la gioia dell'Orso niente flash , tecnologia all'infrarosso .....
Se avessimo piazzato questa nei 12 minuti di permanenza dell'Orso all'Ortighera oggi avremmo in mano un centinaio di scatti



PS : in alternativa alle foto ci sono 7200 sec di filmato AVI risoluzione 600X400

Il futuro si prospetta interessante .....

grande Subiot!

complimenti per il lavoro che state facendo.
parlando di divulgazione e considerando il clima favorevole, qualcuno riesce a pubblicare le impronte dei vari animali?
il mio prato pieno di neve al mattino sembrava un libro, solo che io non riuscivo a leggerlo.
sono riuscita a distinguere solo le orme di un leprotto e le tracce di volpi, ma tante altre sembravano solo ignoti geroglifici.

cllocate ha scritto: Le uniche che non avresti avuto difficoltà a riconoscere erano quelle di una mtb
ma ormai la neve le avrà ricoperte
Ma non ci sei mai , tieni un chinotto al fresco va !!!!

ma eri tu? e con la mountain-bike?
pensa che non ce ne siamo accorti che il mattino dopo e, dato che aveva nevicato, è stato inquietante scoprire il messaggio senza tracce intorno.......
stavamo schivando il valanga al presepe di endenna: dalla sue foto deve essere stato lì poco dopo di noi.
vorrà dire che istituirò un deposito segreto di chinotti all'aperto......