Valle Brembana

Questo è il frutto della battuta pomeridiana: due cinghiali dell’età di circa 9-10 mesi del peso rispettivamente di 33 e 39 kg. Abbattimenti effettuati da Pesenti Silvano di Brembilla e Mazzoleni Danilo di Locatello, sempre in Comune di Sedrina in località “Casina”

Il giorno successivo (oggi) nuova battuta in zona andata a vuoto e con un paio di cinghiali che riescono a fare fessa tutta la squadra …

Subiot leggo sempre i tuoi scritti sugli animali e guardo le tue fotografie, andate tutti i giorni a caccia dei cinghiali e quelli uccisi sono vostri o dovete portarli in Provincia?

Rispondo ad entrambi :

medved: la caccia al cinghiale al singolo non è prevista nei Regolamenti vigenti e nessuno la pratica. La provincia ha autorizzato la caccia al cinghiale in forma selettiva ma ad oggi non ci sono cacciatori autorizzati ad esercitarla nei modi stabiliti dai regolamenti provinciali... Pare che nel prossimo futuro verranno realizzati corsi formativi specifici


carlocortinovis:in Provincia di Bergamo non si va tutti i giorni a caccia di cinghiale. Si va al Mercoledi, Sabato e Domenica. I cinghiali abbattuti sono di proprietà della squadra che li ha abbattuti. La squadra "brembana e imagna" ha deciso di suddividere il cacciato fra tutti i cacciatori presenti alla battuta.

Gli unici animali che trattiene la Provincia, che li mette all'asta con pubblico incanto, sono quelli abbattuti dalla Polizia Provinciale durante le operazioni di controllo estivo... Nel sito della Provincia trovi una sezione dedicata ....

Subiot ha scritto:Questo è il frutto della battuta pomeridiana: due cinghiali dell’età di circa 9-10 mesi del peso rispettivamente di 33 e 39 kg. Abbattimenti effettuati da Pesenti Silvano di Brembilla e Mazzoleni Danilo di Locatello, sempre in Comune di Sedrina in località “Casina”

Una bella squadra, noto nella foto tanti volti noti e simpatiche persone...anche "Toni", un vero tiratore scelto!

Fa sempre specie vedere un animale abbattuto, ancor di più se di giovane età..
Avendo partecipato a una "battuta" di caccia in una foresta africana, ho una minima idea di cosa voglia dire cacciare per fame.
Con questo non voglio dire nulla era soltanto il pensiero che han suscitato le ultime foto.

Una curiosità: ma con una squadra così numerosa non si rischia di spararsi addosso?

ps: fantastica la fotocamera trappola!

Vezz ha scritto
Una curiosità: ma con una squadra così numerosa non si rischia di spararsi addosso?

La squadra è composta da 52 elementi ma non tutti sono sempre presenti. In media sono presenti il 60-70% degli iscritti. Ognuno ha le sue necessità ..... Quindi il sovraffollamento è scongiurato... Come vedi tutti indossano un giubbino arancione ad alta visibilità, quindi l'ipotesi che qualcuno si "spari addosso in maniera diretta" è remota: l'arancione nel verde del bosco spicca con una certa intensità e le possibilità di errore sono minime...

Sta poi all'abilità del gruppo individuare le zone migliori per piazzare le poste e fare in modo che un postaiolo "non veda" l'altro perchè coperto da un ostacolo naturale ( un costiolo nel bosco, una valletta, ecc. ecc. )

Forse non ci crederai ma il pericolo maggiore è quello di ...... essere colpito da una pallottola che "rimbalza" .....
Per tranquillizzarti posso comunque dirti che nei primi due week end di attività la squadra ha sparato solo 10 colpi in totale

Medved ha scritto:

Qualcuno conosce o meglio ha utilizzato il recinto per addestramento cani di ISEO? Cosa avete fatto, com'è organizzato? Più in generale come avete addestrato i vostri cani? E che razze utilizzate?

Mi spiace ma non conosco il recinto di ISEO e pertanto non ti so dare alcuna indicazione. Oltretutto Iseo è in Provincia di Brescia quindi è fuori dal mio giro di conoscenze. La squadra Brembana e Imagna, visto che si è formata quest'anno, è un po' carente di cani. Ad oggi ha in "forza" il dake, di cui si parla in questo post, un bassotto tedesco,tre segugi italiani a pelo forte e un paio di cani frutto di incroci fra razze diverse. Sono tutti sotto esame ...... La squadra sta vedendo comunque di integrare gli effettivi con qualche cane, ma la cosa non è semplice: cani giovani vanno addestrati mentre cani adulti costano cari e si rischia di portare a casa "il bidone".....

Io il mio dake l'ho addestrato, in questi quattro anni, in territorio libero alla caccia nei tempi e nei modi consentiti dalla legge ( addestramento ad Agosto e durante la stagione di caccia)

medved ha scritto
"Qualcuno ha letto questo documento, cosa ne pensate?"

medved , la mia opinione è la seguente.

Innanzitutto mi lascia molto perplesso il fatto che abbiano messo a confronto i dati raccolti nel dipartimento Haute Marne con un dipartimento sui Pirenei: due dipartimenti distanti fra loro qualche migliaio di chilometri che hanno sicuramente caratteristiche vegetazionali, climatiche, e di risorse trofiche, diverse fra di loro. Un area è prossima alle Alpi mentre l'altra è ricompresa fra due mari.... E questa è sicuramente la causa principale della diversa dinamica di popolazione registrata nelle due aree.

E già su questo aspetto non ci siamo. Mi pare un po' una mezza bufala..... Siamo sicuri che la ricerca sia stata condotta con criteri rigorosamente scientifici? Dal primo presupposto non pare proprio... Se avessero condotto la ricerca alternativamente su di un unica area i risultati sarebbero stati molto più credibili.. Comunque l'articolo che mi segnali riporta alcune verità già verificate con altri studi e facilmente intuibili da chiunque

E'chiaro che in presenza di abbondanti risorse alimentari (sia naturali che artificiali), ed in presenza di basse densità di animali, una popolazione tende a crescere velocemente. E' una cosa del tutto naturale ed ovvia .. Lo fanno tutte le specie animali ... L'incremento delle marmotte ha determinato, per parlare di un esempio di casa nostra, un incremento delle aquile reali sulle nostre Orobie....

E' chiaro che l'abbattimento di una femmine adulta capobranco determina lo smembramento dello stesso e la dispersione dei giovani con conseguenze sulle coltivazioni agricole. Anche questa è una cosa abbastanza ovvia.. Succede, più o meno, in tutte le specie che vivono in branchi a gerarchia matriarcale...
Quindi i risultati ottenuti paiono ... la fiera delle ovvietà ....

Cosa volevano dimostrare con questa ricerca? Che è forse meglio non cacciare i cinghiali?
Vorrei vedere come si conciano tutte le aree italiane con presenza di cinghiali nel momento in cui decidesse di non cacciare più gli animali ivi presenti...