Quando il Pegherolo chiama...

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Si disarrampica tra bellissime campanule...

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Si riaggancia la cresta, saliamo al Pizzo Cavallino: i pendii su ambedue i versanti sono parecchio scoscesi, vietatissimo scivolare...
Meglio non azzardarsi a venir quassù con terreno bagnato, stare rigorosamente alla larga da questa lunga cavalcata di cresta se minaccia pioggia o peggio temporale...

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Vetta del Pizzo Cavallino (Ovest..?): esiste una cima di pari altezza più a oriente che chiamerò Cavallino Est, dotata di piccolo omino di sassi...

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Non mancano stupende Stelle Alpine...

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Dal Cavallino Ovest si scende un franoso e ripido pendio, arrivando ad un esile colletto: lo si oltrepassa e si trova la seconda breve catena che risale un piccolo canalino di minutissimi appigli...

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E si risbuca subito sulla panoramica cresta...
Occhio al tratto immediatamente successivo, fare attenzione alla traccia con i bolli: scende di qualche metro sotto la cresta per evitare saltelli rognosi, poi la si riaggancia subito... Si oltrepassa un primo gobbone, a perpendicolo sotto il Pegherolo si vede il secondo: lo nomino come Cavallino Est...

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Ed eccoci in vetta al Cavallino Est: spettacolare balcone sul bellissimo Pegherolo...
Purtroppo ora dobbiamo perdere circa un centinaio di metri di dislivello, scendiamo alla Piodessa, che si vede in basso a destra: porta d'ingresso di un mondo fantastico e lunare, è arrivato il momento di tirar fuori il camoscio che c'è in noi...

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Il Camoscio: è bellissimo..!!

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Oltrepassiamo la delicata Piodessa ( di cui metterò foto con luce migliore scattate al ritorno...) e risaliamo un piccolo dosso, dove il sentiero abbandona la cresta per spostarsi con un traverso sul versante di Valleve: si arriva alla prima catena del Pegherolo...