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Inviato: sabato 13 ottobre 2007, 13:36
da mad
fantasia, quoto in pieno quanto hai scritto!!!

Inviato: mercoledì 17 ottobre 2007, 20:14
da N.C.
è un classico problema... cercare il docente accompagnatore per la gita.
Ma il fatto che i docenti non vogliano mai (o quasi) accompagnare una classe in gita secondo me è dovuto all'eccessiva responsabilità a cui vanno incontro.
Infatti, in un sistema in cui si sente spesso dire "tanto sono minorenne, non mi possono fare nulla!", il povero professore deve avere occhi da tutte le parti della testa (e almeno uno vigile 24 ore al giorno).

E leggendo dai giornali i fatti che avvengono quasi ogni giorno nelle scuole (bullismo, ...) i rischi e le respondabilità collegate aumentano in modo esponenziale.

Inviato: giovedì 18 ottobre 2007, 17:44
da fantasia
io porto in gita classi di bambini piccoli e al massimo quello che fanno è bolgia e chiacchiere la prima notte fuori casa e poi la seconda si schiantano a letto per sopraggiunti limiti di sonno.
diverso è il discorso per i medi e i grandi:ùin gita scattano un sacco di meccanismi diversi. c'è il gruppo e non ci si può comportare in maniera educata perchè che figura fai, devi farti vedere grande che non vuol dire consapevole.
la classe di mio figlio, considerata il fiore all'occhiello del suo istituto, formata da ragazzi molto simpatici e in gamba normalmente, in viaggio premio ( sudato) della regione lombardia in un centro del cnr alle canarie ha visto metà dei suoi componenti, tra cui il pargolo, finire al commissariato per motivi che non sono mai riuscita a chiarire del tutto, ma posso immaginare scorribande e gozzoviglie notturne.
l'insegnante stava presidiando il corridoio su cui si affacciavano le camere e se si fosse permessa di entrare, avrebbe sicuramente sollevato le proteste di qualche genitore.
essendo donna di spirito, l'anno successivo li ha accompagnati a parigi ma ha concordato col portire dell'albergo che durante la notte la porta fosse chiusa a chiave e sorvegliata.

Inviato: giovedì 18 ottobre 2007, 18:04
da N.C.
Tosta la professoressa... ha fatto bene.
Bisonga fare capire chi comanda!!!

Inviato: giovedì 18 ottobre 2007, 19:30
da mad
riporto quanto pubblicato oggi da un sito che si occupa di scuola riguardo il discorso debiti:

18 ottobre 2007 - ADNKRONOS
Sui presunti slittamenti dell'entrata in vigore del decreto sull'obbligo di recupero dei debiti scolastici o di possibili ''marce indietro'' sui contenuti, l'ufficio stampa del ministero della Pubblica Istruzione chiarisce che le norme sono gia' entrate in vigore dal 3 ottobre e dunque non ci sara' nessuno slittamento ne' ci potra' essere alcuna inversione di rotta

Gia' da quest'anno, dunque, ogni studente dovra' sapere se ha superato i debiti oppure no, le scuole sono tenute a informare le famiglie delle insufficienze e a predisporre corsi di recupero con prove di verifica appena si evidenzino le lacune. Se non bastera' farli durante tutto l'anno, precisa ancora il ministero, si faranno corsi anche in estate finche', entro il 31 agosto e comunque prima che inizi il nuovo anno scolastico, il Consiglio di classe, effettuata l'ultima verifica nel rispetto della normativa vigente, stabilira' se lo studente potra' essere ammesso all'anno successivo.

inoltre, da quanto ho capito, la differenza con gli esami di riparazioni sta proprio nell'obbligo di organizzare i corsi di recupero. quindi non sono la stessa cosa con due nomi diversi, ma due cose diverse molto simili!!! adesso aspettiamo la messa in pratica della cosa, anche perchè la chiusura dei trimestri è vicina!!

argomento gita:
lo scorso anno ho accompagnato in gita di tre giorni le mie classi perchè conoscevo molto bene i ragazzi, ero sicura che si sarebbero comportati più che bene, e così è stato. inoltre avevo proposto io la meta, quindi ci tenevo ad esserci.
quest'anno sono in un'altra scuola, quindi con persone che ad oggi, dopo un mese dall'inizio, conosco molto poco, e non ho accettato di essere accompagnatore, proprio perchè non so bene con chi ho a che fare. intendiamoci, sono ragazzini, non unni capeggiati da Attila, ma la responsabilità è troppo alta, e bisogna ben ponderare....

voglio dire la mia anche sulle destinazioni che oggi sembrano essere diventate un must: a mio parere, proprio perchè facilmente raggiungibili e a costi accessibili, le capitali europee e le grandi città estere dovrebbero essere evitate, proprio perchè i ragazzi hanno o avranno possibilità di visitarle al di fuori del contesto scolastico. (giustifico la gita all'estero solo se in un paese di cui si è studiato la lingua, in modo da utilizzarla, ma con l'appoggio dei compagni, quindi in un clima più giocoso,e con maggior coraggio rispetto all'essere soli di fronte al francese o inglese di turno)
al contrario, sarebbero meglio mete in Italia, destinazioni che altrimentio non sarebbero mai, o difficilmente, visitate.
infine da ricordare che la gita in realtà si chiama VIAGGIO D'ISTRUZIONE, quindi deve avere finalità didattiche, essere scelta dalle classi tra più mete proposte dai docenti, e considerare gli aspetti ricreativi solo in ultimissimo piano...io però non lavoro alle superiori, e probabilemte le cose stanno già così...

Inviato: giovedì 18 ottobre 2007, 19:55
da fantasia
noi abitiamo alle porte di milano, quidi per le uscite tendiamo a escludere altre città, e a preferire musei all'aria aperta.
una difficoltà che sto incontrando è che ci sono poche strutture attrezzate per ospitare più classi contemporaneamente e alberghi disposti ad ospitare ragazzi.

Inviato: venerdì 19 ottobre 2007, 19:24
da mad
president, non volevo fare una classifica tra città meta delle gite, quanto piuttosto insistere su mete che sono fuori dai circuiti turistici tradizionali, quindi meno visitate!!
sono pienamente d'accordo con te riguardo alle mete lontane solo per i maggiorenni, anche se mi sembra di vedere in giro scolaresche molto più giovani (biennio , o addirittura medie) in partenza per le grandi città europee...ma con il consenso dei genitori e la presenza di accompagnatori non è negativo neppure questo, forse solo un po' esagerato..

comunque la gita è e resta una bellissima esperienza per i ragazzi, e offre ai prof la possibilità di conoscerli al di fuori dal contesto scolastico, e non è poco.

Inviato: sabato 20 ottobre 2007, 7:24
da N.C.
Concordo con mad...
Ci sono numerose bellezze in europa che non vengono quasi mai prese in considerazione dalle gite scolastiche. Noi al terzo anno siamo andati in gita a Ratisbona (in germany), una meta non molto nota, ma a me è piaciuta molto.

Basta infatti pensare alla nostra Italia, tutti la conoscono all'estero per Roma, Milano o Venezia ma noi che la conosciamo sappiamo bene che anche le città minori sono spettacolari (basti pensare alla sola bergamo alta).

Re: La scuola in valle brembana???

Inviato: giovedì 1 novembre 2007, 11:04
da mad
Innanzitutto, Francesca, GRAZIE!!!

concordo in pieno con quello che hai scritto...purtroppo però credo che genitori del tuo stesso avviso sono pochi...

Spero che il riferimento al consiglio comunale sia solamente una chiacchiera e non la verità...dovrebbero occuparsi di cose più serie, e non dei compiti!!!

il confronto dialettico è uno strumento utilissimo, per spiegare le motivazioni dei compiti (anche se dovrebbero essere chiare...) e per incontrare, ove possibile, le esigenze delle famiglie... purtroppo, però, molti genitori fanno la voce grossa nel gruppo, poi di fronte al singolo docente fanno finta di niente...oppure si ergono a giudici e criticano l'operato di un docente senza avere né titoli, né competenze per farlo (chissà perchè nessuno si permette di spiegare ad un idraulico, elettricista o medico come svolgere il proprio lavoro, mentre con i docenti non si fanno problemi...), ma basandosi solo sul tempo che il figlio sottrae a altre attività per fare i compiti.

SI DOVREBBE INVECE INSEGNARE E AIUTARE I FIGLI AD ORGANIZZARSI CON I TEMPI, E SOLO I GENITORI POSSONO FARLO, VISTO CHE A CASA CI SONO LORO E NON I PROF, CHE IN CLASSE LO DICONO, MA PIU' DI QUESTO NON POSSONO FARE...

magari sarebbe utile vedere i risultati in termini di conoscenze e competenze che questi compiti portano, e valutare interventi correttivi ove necessario.. in parole povere: se con i compiti ci sono buoni risultati, significa che sono stati giusti, se invece i voti sono conunque negativi, bisogna modificare il metodo di studio (e lo so fa soprattutto lavorando in classe, ma anche assegnando compiti finalizzati a tale scopo) oppure i compiti in questione sono stati insufficienti e vanno aumentati!!!

i concetti di studio di cui tu, Francesca, parli , diventano automatici solo con l'esercizio. e tale esercizio va fatto anche a casa. certo, si sottrae tempo ad altre attività, che però a mio avviso sono secondarie alla scuola, e non viceversa.

infine mi parmetto una battuta: sono sicure quelle persone che i ragazzi disertano oratorio e company perchè con la testa china sulle "sudate carte"?!?!?!? da "pazza furiosa" mi permetto di dubitarne...visto anche i risultati!!!

COMUNQUE I COMPITI NON SONO TANTI, ANZI...(in passato erano di più, come il tuo pargolo senior dovrebbe testimoniare..)!!!!!!