Valle Brembana

Visto che i nostri cugini skialp sono già in piena attività,
sabato mi è parso doveroso spolverare le pelli e fare un giretto con gli sci stretti.

Percorso previsto: Carona -> Rif. Calvi -> passo di Portula.

Parto (come sempre) non di buon ora, e anche se il sole latita mi posso godere i bellissimi colori autunnali frammisti al bianco:

A Pagliari la strada è già ben coperta - raggiungo il Dosso, prima di indossare gli sci, per evitare rischi inutili:

La strada prosegue ben innevata, e il paesaggio è decisamente invernale:

Al rifugio il manto nevoso è di circa 40-50 cm (ecco un'immagine, con doveroso omaggio ai fidi attrezzi):

La fontana sul retro del rifugio:

Dopo aver constatato che la salita al Portula non è stata battuta da nessun scialpinista (sfaticati! ), cambio i miei programmi e decido di tornare alla diga del Fregabolgia, per poi salire al lago Cabianca.

Attraverso la diga.
Si notino le tracce perfettamente lineari e parallele: si può dedurre che ero assolutamente sobrio (non necessariamente per scelta, il rifugio era chiuso... )

Salgo per poche centinaia di metri - il tempo sufficiente per rendermi conto che la neve è tropo farinosa, e che gli sci non galleggiano per niente.
Ad ogni passo sprofondo fino al ginocchio, per cui decido a malincuore di rinunciare alla salita.
Mi fermo qualche minuto a godermi i giochi di luce del sole tra le velature:

Poi inizio a ridiscendere - alla casa dei guardiani noto la cuccia più "fighetta" di tutta la vallata: