Per me sta diventando un vero spauracchio dell'estate 2012 , ultimamente mi sono occorsi 2 incidenti , tale da diventare , il superamento di questi nastri , (non vorrei esagerare) quasi piu' pericoloso di una scalata, di temporali e vipere !

- mese scorso, salendo al Lemma , rigorosamente sentiero CAI , primo recinto supero il filo "a cavallo" , dopo un po', secondo filo, risupero a cavallo, terzo filo amo turna , al quarto nastro (nel giro di 50 mt.) mi fa lo sgambetto impigliandomi lo scarpone mi ribalto come un salame , purtroppo butto la mano su un sasso nascosto e mi ferisco


- l'altro giorno, Piazzatorre, sul sentiero principale CAI ; il nastro delle mucche sbarra la strada, decido di superarlo ancora "a cavallo" (dopo accurate misure

Ci sono vari metodi per superare questi nastri :
il primo: e' il piu' usato e consiste appunto , siccome non si sa se e' elettrificato ed e' piu' basso del cavallo , nel superarlo da sopra , ma alla fine mi sa che e' quello piu' pericoloso ;
il secondo: se il filo non e' troppo teso lo si abbassa con lo scarpone per terra oppure lo si alza col bastoncino (non con le mani!), se e' alto si passa a mo'di tartaruga ninja sotto strisciando (e inevitabilmente si impiglia lo zaino...)
il terzo: (che e' quello piu' logico ed usato dai mandriani appunto...) si prende il paletto impiantato e lo si sfila reimpiantandolo al passaggio.
Voi quale usate?

Lo so che il lavoro dei mandriani e' pesantissimo e faticoso, ma si potrebbe, almeno per esempio , mettere un "bocia" vicino al filo, visto che e' di loro proprietà, a fare queste manovre, LADDOVE SI INCROCIA CON UN SENTIERO , per agevolare il passaggio degli escursionisti ?! E qualcuno che ne controlli il voltaggio..!

