Quatto passi sull'insolita pista ciclabile di Clanezzo.
Approfitto di una giornata non proprio bellissima per fare un giretto a piedi su una ciclabile davvero insolita: tre chilometri ricavati sul tracciato del vecchio canale che dalla Valle Imagna portava acqua ad una centrale elettrica di Clanezzo, struttura abbandonata da molto tempo. Ecco perciò che a tratti ampi e agevoli si alternano punti dove si è dovuta graffiare abbondantemente la roccia per consentire il passaggio delle persone. Massicce barriere di metallo sono state posizionate per mettere in sicurezza i tratti più esposti, in altri punti si è ricorsi a palizzate in legno decisamente più belle da vedere. Particolare e suggestiva la parte dove si cammina sul grigliato, sospesi sull'acqua del canale recuperato per un breve tratto. Lungo il tracciato non mancano un paio di ruscelli che danno vita a vallette umide con piccole cascatelle, c'è pure la possibilità di prendere un sentiero per la vetta del Monte Ubione. Imponente e un po' claustrofobica la struttura del Ponte del Chitò, che scavalca l'Imagna all'altezza di Strozza, fa una certa impressione guardare giù tanto è alto: una volta c'era chi si divertiva ad arrampicare sui piloni, pratica ora vietatissima. Davvero una ciclabile molto insolita: totalmente pianeggiante ed immersa nel bosco, è a mio avviso perfetta per una semplice e rilassante passeggiata a piedi.
