Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stella

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Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stella

Messaggio da lucaserafini »

Prima Ripetizione della via "Cercando Valerio" alla parete NO del Corno Stella - sulle orme del Bruno Galli-Valerio

Grazie agli amici Sergio, che conosco da poco, ed i fratelli Silvano e Gaetano, con cui
arrampicavo quando avevo 15 anni, e che non rivedevo da circa 40 anni (a parte la
bellissima uscita allo Scudo della Val Venina), sono tornato a ripetere la “Cercando Valerio”
alla parete NO del Corno Stella.
Il ricordo della prima salita con Giulia, sulle orme del grande alpinista Bruno Galli-Valerio,
mi pesava ancora nel cuore, e non ci sarei forse mai tornato se tre grandi amici non mi
avessero esplicitamente chiesto, e insistito, di portarli ad arrampicare in questo remoto angolo
delle Orobie, su una parete che dopo la prima salita del 1910 era stata completamente abbandonata…
più di cent’anni di oblio inspiegabile, visto che il Corno Stella esibisce la miglior roccia
cristallina di tutte le Orobie. E visto che la sua vetta è calcata ogni giorno d’estate da decine, a
volte centinaia di escursionisti avidi di godere del suo giustamente famoso panorama.

Ho salito ormai 4 volte questa parete, e la cosa che sempre mi colpisce è vedere la processione
di persone là in alto sulla cresta Ovest (quella percorsa dal sentiero che sale dal Lago Moro),
mentre attraverso la desolata conca glaciale sommitale della Val Cervia, dove non ho mai incontrato
anima viva, 300 m di quota sotto la grande bastionata che dalla cresta Ovest si protende
a formare la parete vera e propria. Già, perchè la parete NO del Corno Stella è quasi invisibile
sia dal Passo di Val Cervia che dalla cresta Ovest. Occorre risalire la Val Cervia per restare
impressionati dalla sua possenza spettacolare.

E tutte le volte non posso riandare all’epica narrazione del Galli-Valerio sulla sua prima salita
dell’agosto 1910, che vi riporto insieme alla vista del Corno Stella come pochi hanno sperimentato,
dal fondo della Val Cervia, nei pressi della omonima Casera, quella dove i casari apostrofarono
il Galli-Valerio dicendogli che si sarebbe ammazzato nel tentativo di risalita della parete NO.

Immagine
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Alle quattro e venti del mattino, il treno da Sondrio a Colico ci deposita a S. Pietro. Nella pallida luce del mattino, 1'Adda scorre tranquilla fra i boschi. Seguendo la strada, ci portiamo a Cedrasco e di la, cominciamo la salita sul sentiero della Val Cervia. Attraversiamo bellissimi boschi di abeti, dove alberi enormi giacciono al suolo, abbattuti dal ciclone del mese di luglio. Una cappelletta, di un effetto artistico, si erge vicino al pascolo da cui si domina l'anfiteatro della Valle Spluga. Qualche istante dopo, it sentiero ridiscende per grandi boschi e ci porta alle rive del fiume. Un ponticello, da cui si ha .una bella vista sul Disgrazia, ci porta sulla sinistra della valle. In fondo, si innalza davanti a noi, sopra una piccola vedretta la parete grigia, a picco del Corno Stella. All'alpe Cervo, dove arriviamo alle dieci del mattino, i contadini ci guardano meravigliati quando diciamo loro che andiamo a tentare l'ascensione del Corno Stella per la parete davanti a noi.
- Non riuscirete mai, dicono, vi ammazzerete. - Alziamo le spalle, perché in simili casi, è inutile discutere. Puntiamo il canocchiale sulla parete e formulo al mio compagno R. Rossi, il piano d'attacco: Risalire la vedretta e, arrivati all'altezza dello sperone che sporge dalla parete nella vedretta, attaccare la roccia. Viene accettato il mio piano, anche se l'impresa non si presenta facilissima. Tagliamo per i prati e passiamo di nuovo sulla destra della valle. La, scopro un bel tappeto di Gentiana pannonica, dalle belle corolle purpuree punteggiate di violetto. Mai ne ho viste in altro luogo. Risalendo gande, ci portiamo facilmente alla vedretta (è mezzogiorno). E' ripidissima e dobbiamo risalirla scalinando nel ghiaccio e nella neve dura che la copre qui e là. Arrivati allo sperone, ci troviamo di colpo in presenza di roccie ripidissime e liscissime, formate da quarzo quasi puro. Non vi sono appigli. Per poter arrampicare, dobbiamo fare aderenza con la pelle delle mani e coi ginocchi. Ci aiutiamo l'un l'altro colle spalle per superare le parti difficili dove non teniamo quasi niente. Sotto di noi, la parete cade a picco sulla vedretta. D'un tratto, arriviamo sotto una piodessa alta e ripidissima: impossibile superarla. Allora ci portiamo un po' sulla nostra sinistra per tentare di scavalcar la cresta formata su un lato della piodessa. Affondo la picozza in una fenditura della roccia per permettere al mio compagno di appoggiarvi ii piede, poi aiutandolo colle spalle, lo spingo in alto. Dopo molti sforzi, il Rossi può con una mano toccare la cresta e avendo trovato un appoggio per l'altro piede, riesce a passare dall'altra parte. Passo anch'io aiutato dalla corda. Davanti a noi abbiamo da scalare solo roccie facili e alle due e venti, tocchiamo la cima. Abbiamo cosi dimostrato che possibile scalare il Corno Stella dalla parte della Val Cervia, la sola giudicata inaccessibile. E' una "scalata" del più grande interesse, ma la consiglio solo agli alpinisti molto sicuri di se stessi. Il tempo è cosi bello che possiamo gioire interamente dello splendido panorama dal Corno Stella. Tutta la catena delle Alpi dal Monte Rosa e dal Cervino all'Ortler brilla nella luce del sole. E tutte queste time, coperte di neve e di ghiaccio, contrastano col verde delle pianure e delle valli e l'azzurro dei laghi.

Bruno Galli-Valerio, "Punte e Passi", a cura di L. Angelici e A. Boscacci
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 14 settembre 2020, 21:15, modificato 2 volte in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Quando aprii la via "Cercando Valerio" nel giorno di ferragosto del 2018 insieme a mia figlia Giulia, ero mosso dal desiderio di
ripercorrere le gesta del Galli-Valerio, ma ci fu impossibile identificare l'itinerario della loro scalata, sia perchè la parete dopo 108
anni aveva mutato di aspetto, sia perchè la narrazione del Galli-Valerio non permetteva un riconoscimento tecnico della via
di arrampicata così come siamo oggi abituati nel leggere le relazioni tecniche di via, scritte in forma codificata e completa di
riferimenti oggettivi anche alle protezioni (chiodi, soste, sequenza dei tiri, etc) utilizzate, che solitamente permette in modo
non ambiguo di seguire la via dei primi salitori.

Il report del 2018 è consultabile qui:

alpinismo-arrampicare-valle-brembana-f1 ... 10995.html

Due anni sono trascorsi, e ben tre vie nuove sono state aperte sulla parete, ben illustrate da questa immagine:

Immagine

e descritte puntualmente nel nostro Forum (vedi nella sezione alpinismo e arrampicate).

Ma il dubbio su dove fossero passati i due alpinisti Galli-Valerio e Rossi ancora permaneva - lungo più o meno il tracciato della Granitica Stellare?
Tra la "Cercando Valerio" e la Giulia?? La curiosità mi intrigava, e si è rivelata più forte del mis-feeling provato dal ripercorrere la salita che feci con
Giulia...

Certo il particolare della piodessa insuperabile e della spaccatura che permise loro, dietro scaltra manovra con la piccozza incastrata e
piramide umana, di guadagnare la cresta, era troppo intrigante per non stimolare la nostra caccia al passaggio del Galli-Valerio...
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 14 settembre 2020, 23:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Quindi, giovedì scorso, la luce del mattino ci vede costeggiare il Lago Moro in direzione Passo di Val Cervia,

Immagine

che scolliniamo con stupendo panorama sulla Valle omonima e sulle Retiche.

Immagine
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 14 settembre 2020, 23:10, modificato 1 volta in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Il sentiero che scende in Val Cervia ad incontrare la GVO si percorre in discesa per circa 10 minuti, fino ad una vecchia palina indicatoria
di zona di caccia, da cui si lascia il sentiero calandosi a destra al di sotto delle scarpate rocciose che sostengono il passo.
La linea blu segna tutto il tracciato di avvicinamento all'attacco della parete, che questa volta abbiamo segnato generosamente con
una bella sequenza di ometti.

Immagine
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 14 settembre 2020, 23:11, modificato 1 volta in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

La base della parete si raggiunge risalendo gande e pendii erbosi sopra la conca glaciale alla sommità della Val Cervia, dove
l'antica vedretta, risalita dal Galli-Valerio scalinando nel ghiaccio vivo, riempiva il terreno con forse decine e decine di metri di
spessore ghiacciato... mutando così completamente il territorio alla base della parete.

Immagine
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 14 settembre 2020, 23:12, modificato 2 volte in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Durante la piccola pausa sul fondo della conca glaciale annoio i miei amici con la fisica e la geologia del gneiss chiaro del corno stella,
vecchio di 550 milioni di anni e ricco di alluminio. Quando iniziano a lamentarsi li rianimo leggendo il racconto del Galli-Valerio.

Non stiamo andando solo a fare una arrampicata, siamo dei veri e propri detective in cerca di una traccia... a_19
Una traccia di 110 anni fa... !!

Immagine
Ultima modifica di lucaserafini il lunedì 14 settembre 2020, 23:14, modificato 1 volta in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Linea blu: percorso di salita all'attacco della via Cercando Valerio (che è in comune con la via Giulia), rappresentato dalla stellina gialla.
La stellina azzurra segna invece l'attacco della via Granitica Stellare.
Tutte vie nuove descritte in http://nuoveviesulleorobie.blogspot.com/?m=1

Immagine

Già questa visione della parete e dei suoi pendii basali ci fornisce un primo indizio: dato che il Galli-Valerio racconta di aver risalito la
vedretta fino al suo apice, prima di affrontare le lisce e quarzose rocce, è molto più probabile che la vedretta raggiungesse la posizione
indicata dalla stellina gialla che di quella azzurra (che si trova in un canalino di drenaggio tra l'avancorpo terroso-erboso che fa da zoccolo
alla parete e la parete stessa). L'attacco della Cercando Valerio è proprio alla sommità di questo avancorpo.
Ultima modifica di lucaserafini il martedì 15 settembre 2020, 12:32, modificato 5 volte in totale.
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Re: Prima ripetizione della "Cercando Valerio" al Corno Stel

Messaggio da lucaserafini »

Comunque guadagnamo l'attacco alla sommità dell'avancorpo. La cosa curiosa è che gli ultimi 50 metri di salita avvengono
su un prato ripido a 45 gradi, che probabilmente era anche la pendenza della parte sommitale della vedretta... a_19

Immagine
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