Discesa Val Parina nell'alveo

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ik2sfo
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Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da ik2sfo »

Buongiorno a tutti, sabato scorso con un amico ho disceso la Val Parina percorrendola nell'alveo del torrente, partenza dal ponte di Zorzone. Pur sapendo che non avremmo superato gli orridi per la troppa acqua ho voluto ripetere la discesa che avevo già fatto molti anni addietro, prima dell' alluvione che ha devastato la valle, allora ero alla ricerca di un affioramento dello strato dell' Anisico, strato geologico del Triassico con presenza di Ammoniti ed altri fossili, presente a Lenna in zona coltura ma purtroppo esaurito, i calcoli non erano sbagliati, l'avevamo trovato.

Avevo visto allora all'interno della valle un mulino ed una piccola diga con un canale per alimentare il mulino ad acqua, a quel tempo era ancora in buone condizioni, sabato l'ho rivisto e, purtroppo, anche se non è stato rovinato dall'alluvione, chi l'ha costruito sapeva quello che stava facendo, è in pessime condizioni, il legno della ruota è marcio ma tutti gli ingranaggi e la casetta con all'interno un piccolo camino ed ancora alcune matasse di cavo di acciaio ed alcune puleggie è tutto ancora intatto. La piccola diga che all'epoca della prima visita era ancora intatta, oggi ha un'apertura, non so se causata dall'alluvione o se demolita di proposito per evitare il formarsi di un lago abbastanza profondo che non consentirebbe il passaggio a piedi all'interno dell'alveo, prima della strettoia con la diga c'è comunque un sentiero che la aggira sul versante dell' Ortighera ed arriva alla casetta nei pressi del mulino, il percorso non è agevole, spesso ostruito da piante sradicate ma con un po' di attenzione si può percorrere.

Superato il mulino, sul versante dell'Ortighera c'è una grossa frana in parte finita nella valle ma senza ostruirla, risalendo nel bosco, salita non agevole, si vedono alcuni tralicci ognuno con due puleggie di guida per il cavo di acciaio, alcuni di questi tralicci sono caduti altri sono ancora in piedi. La valle non è difficile da percorrere a parte la melma presente per tutto il tragitto, prima di arrivare al mulino, che si trova circa al traverso del monte Vaccareggio di Dossena, bisogna superare quattro strettoie tipo orrido, l'acqua in questi punti è abbastanza profonda ma con degli stivali alti fino al petto si possono superare, purtroppo in questi punti alcuni sassi ogni tanto cadono nella valle e non sempre si può stare in mezzo alla strettoia per evitarli, sarebbe opportuno portare un caschetto da indossare nei punti a rischio.

Ho fatto molte ricerche per avere notizie sul mulino della val Parina e dell'uso che ne veniva fatto ma non ho trovato niente in proposito, le ruote dentate non sono di piccole dimensioni e all' apparenza sembrerebbero anche molto pesanti, come le hanno portate fin li? Da quel che si può vedere oggi non ci sono mulattiere agibili e gli elicotteri all'epoca non erano di moda. a_34 Qualcuno ha notizie di questo mulino e delle strutture ancora visibili? A cosa servivano? In quale epoca è stato costruito? La casetta vicino al mulino è di sassi ma il tetto è di cemento armato dunque non è tanto lontano il tempo in cui è stata costruita. Lungo la valle, sul lato sinistro scendendo, ci sono due ingressi a delle probabili miniere, sono distanti circa cinquanta metri uno dall'altro ed un sentiero, ormai mezzo franato, le collega, di fronte c'è un terrapieno con muro a secco, probabile deposito? Qualcuno sa di cosa si tratta?
Da quel che si vede scendendo, vecchi ruderi e muri a secco, sembra che la val Parina fosse molto popolata all'epoca.

Nelle foto che ho inserito si vedono le strettoie della valle prima di arrivare al mulino e quel che resta del mulino.
A fine estate, se il tempo lo permetterà, rifarò lo stesso percorso con la speranza di superare gli orridi, acqua permettendo, in quel periodo farò alcuni rilevamenti con il GPS per avere la posizione certa degli stretti passaggi, del mulino e dell' inizio e fine dell'orrido per poterli cosi rilevare sulle mappe di Google Earth.

Domani farò la stessa cosa rilevando con il GPS la posizione delle gallerie e dei ponti nella parte terminale.
Unico animale vivo visto, un airone grigio all'inizio della valle, nient' altro, nemmeno l'orso si è fatto vedere.
Ringrazio fin d'ora tutti quelli che vorranno fornirmi informazioni sul misterioso mulino della val Parina.
Fausto - ik2sfo

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Prima strettoia, lunga circa 50 mt.
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Seconda strettoia, lunga circa 100 mt.
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Terza strettoia, anche questa lunga circa 50 mt.
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Quarta strettoia, la più lunga, quella che porta alla diga. L'acqua all'inizio era troppo
profonda, l'abbiamo aggirata.
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La diga al termine della strettoia, sotto la diga c'è un pozzo molto profondo.
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La casetta vicino al mulino.
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Reperti all'interno della casetta.
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Puleggia e cremagliera.
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La ruota del mulino ormai distrutta.
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Il mozzo della ruota del mulino
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Primo traliccio a valle del mulino, purtroppo caduto. Risalendo sulla dorsale dell' Ortighera,
verso valle, si può vedere un traliccio ancora integro.
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La grande frana a valle del mulino.
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Ultima modifica di ik2sfo il lunedì 16 marzo 2009, 21:40, modificato 2 volte in totale.
Fausto - ik2sfo
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ik2sfo
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da ik2sfo »

Ciao, la tramogia è visibile nella parte terminale dalla valle, vedi foto

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il mulino si vede bene dalle foto che ho inserito e purtroppo sembra che nessuno sappia dell'esistenza.
Possibile che nessuno abbia percorso la valle per intero nell'alveo? E' impossibile non vederlo.
Fausto - ik2sfo
Brembanus
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da Brembanus »

Ho percorso un paio di volte la Val Parina, seguendo la ferrovia décauville e quindi il tratto dell'orrido. Me ne sono occupato anche per alcune ricerche, ma le persone da me intervistate non mi hanno mai parlato dell'esistenza di un mulino. Cosa che secondo me è poco probabile: mi chiedo infatti se sia plausibile l'esistenza di un mulino in una zona difficilmente accessibile, molto distante dai paesi.

Potrebbe essere una baita.
Se fosse un mulino, si dovrebbe vedere la "seriola" scavata per far arrivare l'acqua dal torrente e dovrebbero essere ancora visibili gli attacchi delle ruote e delle macine e gli scarichi a valle. Bisogna anche tener presente che la Parina è soggetta a impetuose piene che avrebbero reso problematica la gestione degli impianti connessi con il mulino. So di certo che la valle era frequentata da boscaioli (la décauville fu costruita negli anni Venti proprio per il trasporto di legname) e, tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, dalle società minerarie che estraevano la calamina (Concessioni Val Lavaggio e Ortighera, gestite dalla Modigliani e poi dalla Vieille Montagne); infine nella seconda metà del Novecento la Menegoli vi scavò marmo, che faceva precipitare a valle e trasportava poi con la piccola ferrovia.

So che ci sono alcuni ricercatori che hanno pubblicato delle monografie sulla Val Parina. Da loro potrebbero arrivare informazioni più precise.

Brembanus
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ik2sfo
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da ik2sfo »

Ciao Brembanus, nella foto sopra è ben visibile la fine del canale con la chiusa che portava l' acqua al mulino partendo dalla piccola diga.
Non era certo un mulino per macinare il grano ma serviva per far funzionare una teleferica o qualcosa del genere, infatti ci sono a valle i tralicci con le pulegge dove scorreva il cavo. La baita c'è ed è vicina alla struttura del mulino, si vede anche dalle foto. Dalle foto che ho pubblicato, anche se la ruota del mulino è ormai distrutta, mi sembra ben visibile la struttura del mulino.
Il mulino e la diga sono a monte dell' orrido, forse è per questo che non li hai mai visti.
Chi l'ha costruito conosceva sicuramente benissimo la val Parina e le sue piene, infatti non è stato toccato da nessuna piena della valle essendo posizionato all' interno di un ansa e leggermente sopraelevato rispetto al corso del torrente dove l'acqua, anche con la valle in piena, non può arrivare.
Senza scendere la valle da Zorzone si può raggiungere il mulino seguendo la strada che porta a Zorzone, sentiero CAI 259, ad un certo punto la strada per Zorzone sale mentre un'altro sentiero scende nella valle ed arriva alla fine dell' orrido, da qui, risalendo la valle, il mulino non è molto distante, ci sono stato proprio oggi.
Se qualcuno vuol farsi una camminata si può organizzare una gitarella, al mulino ci si arriva in circa tre ore e sono necessari gli stivali alti per risalire la valle, in questo momento l'acqua è particolarmente abbondante.
So che ci sono alcuni ricercatori che hanno pubblicato delle monografie sulla Val Parina. Da loro potrebbero arrivare informazioni più precise.
Mi farebbe piacere poter leggere queste monografie ma non so a chi rivolgermi.
Fausto - ik2sfo
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federici
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da federici »

a_2 cavolo che bello !!!!!!

i segreti della VALPARINA..............
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IW2LBR
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da IW2LBR »

@Fausto..
urge spedizione al piu' presto con mario.barba e group di storici della valle....!!! a_21
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andrea.brembilla
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da andrea.brembilla »

IW2LBR ha scritto:@Fausto.. urge spedizione al piu' presto con mario.barba e group di storici della valle....!!!
Mi prenoto! a_14
Andrea Carminati, brembano; moderatore forum
cai.vallebrembana.org
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ik2sfo
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da ik2sfo »

IW2LBR ha scritto:@Fausto..
urge spedizione al piu' presto con mario.barba e group di storici della valle....!!! a_21
volentieri, organizziamo la spedizione. Stabiliamo il giorno e chi vuol venire, sarebbe interessante se qualcuno riuscisse a reperire informazioni in proposito. Dato che bisogna sicuramente avere stivali alti per risalire la valle sarebbe opportuno partire dall'area pic-nic attraversando il brembo in quel punto, evitando cosi un bel pezzo di strada, dopo il ponte del canale si risale sulla vecchia ferrovia all'ingresso della prima galleria, gli stivali si rimettono dopo essere arrivati nella valle, per risalirla dal punto indicato sulla mappa fino al mulino.
Fausto - ik2sfo
Brembanus
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Re: Discesa Val Parina nell'alveo

Messaggio da Brembanus »

"Mi farebbe piacere poter leggere queste monografie ma non so a chi rivolgermi".
Caro Fausto,
mi riferivo in particolare a "VALLE BREMBANA. Percorsi, luoghi, paesaggi" edito nel 2000 dal GAL Valbrembana. Autori del capitolo relativo alla Val Parina: Lorenzo Begnis e Pierluigi Vercesi.

Tornando al tema del mulino, mi sono reso conto di non averlo mai visto, infatti le due volte che sono salito in Val Parina dalla Goggia, mi sono limitato a seguire la ferrovia décauville e quindi a percorrere l'orrido, non proseguendo oltre. Comunque la tua ipotesi mi sembra piuttosto plausibile: l'impianto potrebbe forse avere a che fare con le miniere di calamina. Se attraversate l'orrido, attenti alle pozze d'acqua che si incontrano improvvisamente, l'ideale sarebbe risalirlo o discenderlo nei mesi estivi, quando la valle è in secca, però allora nelle pozze ci sono le vipere del collare...

Ciao Brembanus
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