Giro delle Chiesine di Branzi

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Sabato 13 Agosto 2016 - BRANZI - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie - Alberghi, Ristoranti, appartamenti a Branzi

Giro delle Chiesine nelle Contrade di Branzi

Percorso culturale – gastronomico per le contrade di Branzi: chiesina della Madonna della Neve alla Gardata, Chiesina di San Sebastiano in Cagnoli, Chiesina di San Rocco, Chiesina di San Pantaleone in Belfiore; evento organizzato dalla Pro-Loco e dalla Parrocchia di Branzi.



Video: https://youtu.be/isCuAsZwSlA

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Chiesina della Madonna della Neve alla Gardata



Preceduta da un piccolo sagrato cui si perviene dalla strada mediante due rampe, la chiesetta presenta un afacciata cosi' composta: accanto alla porta centrale in contorno di legno a due ante si trovano due finestre complete di contorno con coronamento inferriata e ante di scuro interne. Poggiano sul coronamento di queste due finestre altrettante nicchie in muratura con cornice, contenenenti dipinte le immagini di San Giuseppe e San Bartolomeo Apostolo, mentre sopra una terza finestra centrale dotata di inferriata e antini a vetri si trova un affresco della Vergine col Bambino.

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l'altare in legno e presenta due gradini per candelieri e tabernacolo con due lesene di coronamento. Sulla parete che fa da sfondo al presbiterio, in ancora di stucco dipinto, si trova un olio su tela del Settecento, di autore ignoto, che riporta la Madonna con il Bambino, San Rocco e San Sebastiano. Una piccola nicchia sul lato di mezzodi' del presbiterio racchiude invece in vetrina la statuetta di santa Lucia, qui ricorda ogni anno il 13 Dicembre.

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Chiesina di San Sebastiano in Cagnoli



La chiesetta di San Sebastiano nella contrada Cagnoli risalente con ogni probabilità alla fine del XV secolo, e' la piu' antica testimonianza di costruzione religiosa a Branzi. La sua struttura e' semplice, costituita essenzialmente da un corpo tetragono in origine aperto sui lati nord ed est da archi sorretti da un pilastro angolare. La chiusura di questi lato fu effettuta presumibilmente alla fine del Cinquecento, in generosa ottemperanza a un decreto di San Carlo Borromeo che, dopo la visita pastorale del 1575, disponeva di proteggere la cappella almeno con dei cencelli. In quella occasione è presumibile che sia stata acceccata anche la finestrella circolare sulla parete occidentale. Completata il tutto una volta a crocera in posta su mensole di pietra.All'interno la cosa di maggior prestigio è l'affresco nei primi del Cinquecento nella lunetta della parete a Mezzogiorno, dove si ritiene fosse collocato l'antico altare.

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