Mi aggiro nei pressi di casa con in mano la macchina fotografica, alla ricerca dei colori della primavera.
Entrato nel bosco mi imbatto in un ramo di salice spezzato. L'ultima neve o forse il vento hanno giocato un brutto scherzo all'arbusto, proprio adesso che la bella stagione è alle porte.
Mi viene in mente una strofa della canzone di De Andre', La Guerra di Piero: "Ninetta bella diritto all' Inferno avrei preferito andarci in inverno".
Il legno di salice è fragile si sa, ma ha una gran forza e quel ramo è pieno di vita.
I fiori del salice, da noi brembillesi (ma forse anche da altri), chiamati "micini" o "mici", risaltano nella penombra del bosco e brulicano di api fameliche...
Ecco alcune foto: