La Hit Parade dei Formaggi Brembani a Sedrina
Hit parade dei formaggi brembani a Sedrina. E’ stato mercoledì 5 giugno, presso il Ristorante la Lanterna, dove si è proposta una appendice al convegno del 24 maggio a Bergamo a conclusione di tre anni di studi dell’ambito del progetto PRODEST voluto dalla Regione Lombardia e denominato “Cluster di Lombardia eccellente” nel quale sono stati impegnati per tre anni docenti e ricercatori di università italiane e statunitensi che sono arrivati alla formulazione ed alla verifica scientifica delle proprietà salutistiche ed antiossidanti di alcuni formaggi della Valle Brembana che può vantare ben quattro denominazioni di origine protetta che sono il Formai dè mut, il Bitto storico, il Taleggio e lo Strachitunt, due presidi slow food che sono lo Stracchino all’antica e l’Agrì di Valtorta, ed una indicazione di origine protetta che è il Branzi, tutti prodotti contrassegnati pure dal marchio Prodotti della Valle Brembana assegnato dalla Comunità montana di Valle Brembana che sancisce la territorialità della produzione. Accanto a questa produzione di èlite c’è una produzione per così dire minore –compresa una apprezzata produzione caprina- ma non meno importante e di qualità, per cui con ampia motivazione si può attribuire alla Valle Brembana la definizione di “Valle dei formaggi”. Regista di questa particolare serata affollata di numerosi allevatori e produttori, commercianti e ristoratori nonché di rappresentanti delle istituzioni pubbliche e degli istituti che hanno attivato il progetto di ricerca, è stato Orfeo Damiani, assessore all’agricoltura della Comunità montana di valle, ideatore della scuola per operatori agricoli montani attiva presso il Centro regionale di formazione professionale di San Giovanni Bianco, responsabile dei corsi riservati a commercianti, allevatori/produttori caseari e ristorati ampiamente frequentati, e rappresentante della Comunità montana di valle in seno al comitato scientifico realizzatore del progetto che era stato voluto dalla Comunità montana di valle –unica tra gli enti comunitari lombardi ad aderire al bando regionale- ai tempi della presidenza di Piero Busi. Si deve appunto alla sua convinta caparbietà –condivisa dal presidente comunitario Alberto Mazzoleni e dal vicepresidente Giovanni fattori assessore al turismo che ben si coniuga con il settore agroalimentare - nel propugnare lo sviluppo del settore agricolo vallare, una politica che sta dando ampi risultati.
E’ stato dunque compito di Damiani, padrone di casa, la presentazione –con premessa di saluto ai numerosi partecipanti alla serata- degli ospiti dell’incontro: Tra gli altri in rappresentanza degli enti pubblici il presidente Mazzoleni ed il vicepresidente Fattori della Comunità montana di valle, l’assessore regionale Angelo Capelli, l’assessore provinciale Silvia Lanzani e numerosi sindaci ed amministratori comunali della valle; a rappresentare il comitato scientifico il professor Umberto Cornelli con alcuni collaboratori ed assaggiatori dell’ONAF. Quindi in rappresentanza del settore produttivo caseario Francesca Monaci presidente del Consorzio tutela del Formai dè mut dop, Flaminio Locatelli presidente della Cooperativa Sant’Antonio di Valle Taleggio, Francesco Maroni direttore della Latteria sociale di Branzi e presidente dell’Associazione Fiera di San Matteo, Paolo Ciapparelli presidente del Consorzio tutela Bitto storico, Silvano Busi presidente della Cooperativa di Valtorta, Franco Locatelli presidente dell’Associazione manifestazioni zootecniche ed agricole di valle Serina. Emblematica per il mondo dei produttori la figura di Guglielmo Locatelli titolare della Società agricola omonima di Vedeseta, noto come “papà dello strachitunt”. Ci sono stati gli interventi di politici ed amministratori, chiaramente di apprezzamento del lavoro svolto dalla Comunità montana di valle, che hanno ribadito l’importanza della produzione casearia quale momento di sviluppo della valle, nonché fattore di promozione turistica del territorio vallivo anche nella prospettiva di EXPO 2015. Ha relazionato sulla ricerca scientifica il professor Cronelli. Ha portato il saluto degli allevatori Guglielmo Locatelli che ha incitato i giovani ad essere sempre vicini alla terra. Infine ha parlato Beppe Stefanelli, docente in istituto agrario, ricercatore, studioso e cultore della “cultura” casearia. Autore della monografia “La Valle dei Formaggi” terza edizione ampliata sulle precedenti edita a cura della Comunità montana di valle dalla Corponove editrice di Bergamo, un’agile e piacevole guida alla scoperta della produzione casearia brembana comprendente la presentazione dei vari formaggi dalla produzione al consumo, una ricca e piacevole iconografia e numerose indicazioni per il miglior approccio alla produzione ed al consumo dei formaggi. A concludere la serata un ricco assaggio dei prodotti presentati in bella mostra nelle sale del Ristorante La Lanterna per questa manifestazione bianca.
Reportage by Sergio Tiraboschi e Gaetano Bonaldi
