Convegno: le provvidenze europee per l’agricoltura di montagna
Larga partecipazione di operatori agricoli delle Valli Brembana ed Imagna al convegno organizzato dalla zona Coldiretti delle due vallate per l’illustrazione dei nuovi programmi dell’Unione europea a favore dell’agricoltura di montagna. la cui organizzazione è stata curata dalla presidente di zona Lucia Morali e dal segretario Demetrio Cerea. Il convegno si è svolto nella Sala polivalente comunale di Zogno ed è stato aperto dal sindaco Giuliano Ghisalberti.Sono stati partecipi dell’incontro il presidente del Gruppo di azione locale Piero Busi, l’assessore all’agricoltura della Comunità montana di Valle Brembana Orfeo Damiani, il delegato provinciale all’agricoltura Demis Todeschini ed amministratori pubblici delle due valli. Scopo dell’incontro è stata la presentazione delle Politiche agricole comunitarie, del Piano di sviluppo rurale e del Piano di sviluppo locale per l’arco di anni compreso tra il 2014 ed il 2020 curata da Ermes Sagula responsabile del Centro di assistenza agricola della Coldiretti provinciale, da Contardo Crotti e da Alberto Brivio presidente della Coldiretti Bergamo. Particolarmente interessante l’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava che ha dato il significato dei nuovi indirizzi dell’Unione europea in materia di contributi al settore primario. “Si parte da un nuovo concetto per l’erogazione dei contributi –ha affermato l’assessore- che terrà in massima attenzione l’agricoltura di montagna che da sempre è alle rpese con le criticità del territorio nella gestione delle aziende. Le risorse disponibili saranno erogate esclusivamente all’imprenditore agricolo escludendo le rendite della proprietà terriera. Un conto è lavorare la terra e vivere di agricoltura ed un conto fruire semplicemente di contributi che non ci saranno più. Si tiene conto del capo nato ed allevato in stalla che è garanzia della continuità dell’azienda sul territorio e non della quantità di produzione del latte, un parametro che penalizzerebbe la montagna. Si insiste sulla trasformazione del latte in produzione casearia che da immagine e contenuto economico all’agricoltura di montagna”. “Le risorse sono sempre in calo per cui Regione Lombardia ha deciso di implementare con interventi proprio quanto vien meno dall’Unione europea”. Ed ha concluso:”A giorni saranno emessi i bandi per l’accesso alle risorse anche se il Governo centrali vorrebbe che si attendessero i progetti delle altre regioni che sono in ritardo sul tempi. La nostra regione è pronta e partirà subito per non perdere tempo prezioso, ovviamente accogliendo progetti mirati ed aderenti alle nuove direttive UE”.
reportage by Sergio Tiraboschi e Gaetano Bonaldi
