elio.biava ha scritto:Secondo te? ...per non perderci del tutto cosa porteresti fuori da una cava??
anche questa potrebbe essere una valida ipotesi.....
nicooooo... per aver la certezza prova chiederlo direttamente nel forum sul sito web del Comune...poi relazionaci....
se lo chiedo io mi sa che me da mia a trà
Buon giorno a tutti, sono nuovo del forum, anche se è da qualche anno che seguo il forum specialmente durante l'inverno, volevo sapere se qualcuno sapeva darmi informazioni attendibili in merito ai lavori a San Pellegrino?? il progetto delle nuove terme è quello proposto dall'architetto francese Perrault?? e per il casinò e il Grand Hotel quali sono le proposte??saranno riaperti??
Leggo di strissia, il mio socio mi ha detto che a visto il ciclista che "rampava" sui muri appena sistemati ma gia fanno pena, le ringhiere con la ruggine e c'erano due Vittori che ha detto il ciclista fanno i deficienti con la bici.
Nemmeno "STRISSIA" ha dipanato la matassa...è stato impossibile strappare la frase di rito "Allora promesso?! noi torniamo fra un anno e vediamo a che punto siamo coi lavori..." ( si ride per non piangere...)
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
San Pellegrino Terme - San Pellegrino insiste: dopo aver scritto al ministro Maroni nel 2010, a Berlusconi e ai ministri Brambilla e Tremonti nel 2011, quindi a Monti nel novembre scorso e, di seguito, ai ministri Terzi di Sant'Agata (Esteri), Cancellieri (Interni), Gnudi (Turismo), Passera (Economia) e Ornaghi (Cultura), lo scorso aprile si è di nuovo rivolto ai dicasteri dei Beni culturali e al ministro degli Esteri. Richiesta: la riapertura della casa da gioco. «Se Berlusconi e relativi ministri non hanno mai riposto – dice il sindaco Vittorio Milesi – il governo Monti si degna almeno di una nota. Ma ogni ministro, in sostanza, pur dimostrando interesse e approvando le nostre ragioni, rimanda sempre la soluzione a colleghi ministri o al Parlamento». Camera dei deputati, peraltro, che già alcuni anni fa, si era pronunciata impegnando il governo a valutare la riapertura del casinò di San Pellegrino e Taormina. Ma nessun Governo poi ha ottemperato a quanto deciso dal Parlamento. Stanca, probabilmente, dei continui rimpalli, a questo punto l'Amministrazione comunale ha deciso di cambiare strategia. Avanzando una proposta più concreta. Rivolgendosi, per l'ennesima volta, al ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi che, nella prima risposta al Comune, aveva «auspicato il pieno recupero del casinò».
«Il primo a essere interessato alla riapertura della casa da gioco – spiega il sindaco Vittorio Milesi – dovrebbe essere proprio il ministro dei Beni culturali. Noi abbiamo due gioielli architettonici, casinò e Grand Hotel, vincolati proprio dal suo ministero. Possiamo solo recuperarli ma non ci sono fondi». Questa la proposta: «Tenuto conto della mancanza di risorse pubbliche che, più volte ma invano abbiamo chiesto per il recupero dei due edifici, in particolare del Grand hotel – spiega il sindaco – proponiamo che la riapertura della casa da gioco sia subordinata al completo restauro dei due monumenti liberty, con soldi privati, derivanti dall'attività di gioco. In questo modo il ministero dei Beni culturali si vedrebbe finalmente recuperare un patrimonio architettonico che dovrebbe avere a cuore, senza spendare soldi pubblici. Nel contempo ridando sviluppo alla cittadina e a tutta la valle, oggi in gravi difficoltà economiche». «Quelle difficoltà – conclude il sindaco – in cui si trovarono Venezia, Sanremo, Campione d'Italia e Saint Vincente quando fu concesso loro di aprire case da gioco nonostante fosse vietato. Perché allora non San Pellegrino?». Si attende l'ennesimo scambio epistolare.