E' presente una flebile traccia probabilmente di alcuni giorni fa; credevo di trovarla più marcata, probabilmente questa gran quantità di neve forse ha un pò disincentivato le scelte verso le alte quote (è ancora troppo presto come direbbe appunto il ns. mitico Skiador). Eccomi sotto al punto chiave, il tratto più pericoloso

della salita, lo "spauracchio" del Toro-skialp: l'esposto ripido traverso da destra a sinistra per rimontare lo spallone inclinato (la foto non rende la giusta ripidezza). Non essendo ancora svalangato è li pronto come una mina innescata, ovviamente rampanti in azione comincio l'attacco, visto il buon grip della neve arrivo proprio nel momento in cui essa comincia il suo processo di fusione; questo punto va passato con molta concentrazione e non sono ammesse distrazioni, che potrebbero rivelarsi anche fatali; per chi non se la sentisse meglio togliere gli sci e munirsi di piccozza e ramponi se la neve è molto dura oppure come faccio di solito in questi casi fissare gli attacchi senza rampanti e procedere a mezzacosta scalettando (così in caso di scivolata ci si può ancora salvare sciando) chiedo ad Andrea: si riuscirebbe a montare un cavo di acciaio in quei 20 mt. che permettano un'autoassicurazione?

La felicità dell'uomo sta nella natura selvaggia.