Roncobello, Sabato 17 Maggio 2014 - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche
Gita scialpinistica: Capovalle - Bocchetta di Corna Piana - Pizzo Arera
Partecipanti: Freedom e FrancescoManzoni
Partenza: alle ore 7.30
Arrivo: alle ore 15:30
Dislivello: circa 1200 metri
Finalmente, dopo tante rinunce e numerosi imprevisti, si ritorna a fare gite di spessore in terra Brembana. La giornata è di quelle che rimangono vive nella memoria, se non fosse per un po di copertura nuvolosa che, fedele alle previsioni, è arrivata verso le 12:00 e non ci ha più mollato. Nonostante questo però non ci ha rovinato più di tanto la giornata. Parcheggiamo l'auto al tornante 9 a quota 1400 perché la strada è ancora interrotta alla baita del Grumello, a circa 1 Km dal parcheggio delle baite di Mezzeno. Attraverso il bosco ci portiamo sotto il Corno Branchino dove si incontra la neve, non calziamo gli sci perché comunque si procede bene anche a piedi, la neve è bella dura complici le basse temperature di questi giorni e anche perché il canale sotto il Branchino ha scaricato molti detriti e saremmo stati costretti a togliere gli sci comunque in quel tratto. Da dopo il canale finalmente possiamo procedere più leggeri e la copertura nevosa è ottima e abbondante per tutto il tragitto.
Saliamo alla Bocchetta di Corna Piana, scendiamo dal versante opposto e raggiungiamo il mandrone al cospetto della parete nord dell'Arera. A parte alcune scariche, normali per pendii ripidi come questi, il resto della conca è una tavola levigata che già pregustiamo immaginandola in discesa. Con l'uso dei rampanti raggiungiamo l'imbocco del canalino a sinistra che conduce sul versante sud-est, abbandoniamo gli sci e calziamo i ramponi. La salita è abbastanza facile complice la neve bella dura e in breve siamo sotto la cornice. Qui c'è il passaggio più delicato perché occorre fare un traverso orizzontale verso sinistra per raggiungere il punto di uscita più comodo, al ritorno abbiamo tolto un po di neve per cercare di facilitare il passaggio ai futuri frequentatori. Usciti in cresta rimane solo la camminata fino alla vetta. Qui il panorama è mozzafiato, la vista spazia dagli Appennini, al gruppo del Rosa, alle Alpi di confine. Scommetto che un'occhio informato avrebbe riconosciuto anche alcune cime dolomitiche. Tempo di bearsi di tale bellezza, di scattare alcune foto e lasciare il segno del nostro passaggio sul libro di vetta che è ora di ritornare sui nostri passi. Raggiunta la base del canalino calziamo gli sci e ci buttiamo sui pendii precedentemente adocchiati. Una esperienza breve ma intensa, una neve perfetta che capita raramente di trovare. Scendiamo fino a dove riusciamo a sciare senza troppa difficoltà in quanto a quote più basse la pioggia ha creato i caratteristici buchi e canali, dopodichè ripelliamo e ci dirigiamo nuovamente alla bocchetta di Corna Piana dove ci fermiamo per mangiare. Il cielo ormai si è coperto completamente e una brezza fresca non ci da il tempo di rilassarci troppo, è meglio scendere a quote inferiori per ritrovare un po di tepore primaverile.
Ci buttiamo sul ripido pendio che scende verso il Branchino tenendoci però sul versante sinistro in modo da non perdere eccessivamente quota e per non ritrovarci sul piano poco sotto al lago e dover racchettare. Arrivati sotto il Corno Branchino siamo costretti a togliere gli sci per attraversare la slavina di neve e terra ma li rimettiamo subito dopo la sorgente fino a quando non incrociamo il sentiero Gilberti un centinaio di metri più sotto.
Lo sci-alpinismo e l’arrampicata su roccia sono attività potenzialmente pericolose; chi le pratica lo fa a suo rischio e pericolo. Tutte le informazioni fornite in questo sito, relative agli itinerari di arrampicata e sci-alpinismo, vanno verificate di volta in volta sul posto, soprattutto per quello che riguarda lo stato dell'attrezzatura. Prima di pianificare una gita è indispensabile consultare i bollettini meteo e/o nivo-metereologici.
Scialpinismo al Pizzo Arera
Moderatori: freedom, lucaserafini