S.Simone-Lemma - Cavizzola-Siltri.. le Orobie scintillanti
prologo:Oggi è tornato l'inverno sulle Orobie, il cielo è grigio, in montagna nevica e fa freddo; la primavera si sa presenta questi alti e bassi, sbalzi meteo improvvisi talvolta drastici che ti colgono quasi di sorpresa mentre magari ti eri preparato la valigia o lo zaino per andarti a gustare quella bella gita che avevi programmato da tempo. E ti ritrovi a rimuginare sul fatto che il maltempo si accanisca troppo spesso sulle festività facendoti pentire di magari non aver avuto la possibilità durante la settimana di poter godere di quelle bellissime giornate di sole. Però puoi consolarti magari sedendoti davanti allo schermo e provare a scendere in quella realtà virtuale, fatta di parole, fotografie ed emozioni, che almeno possa riuscire a renderti partecipe di un piccolo viaggio, che di certo non basterà ad appagare appieno il tuo appetito montanaro, ma auguro riesca a mantenere in te quella passione per le Orobie, e perchè no, se sei un nuovo lettore di questo forum, magari fartela nascere. Le Orobie....... che più le frequenti e più le vuoi conoscere, rivedere, scoprire di nuovo, non ne puoi più fare a meno. La spiegazione di ciò io l'ho trovata nel pensiero del celebre ricercatore abate Stoppani che durante il suo viaggio nel Bel Paese ebbe modo di visitare tutte le Alpi, si soffermò su questa catena montuosa e disse che non esiste nessun settore delle Alpi che racchiude in sè una tale ricchezza e varietà di paesaggi montani tale da renderlo così completo e quasi perfetto; cioè le Orobie sarebbero come un concentrato di tutto ciò che si potrebbe trovare nelle Alpi, racchiuso in questa porzione di territorio. Ecco perchè mi sento fiero di essere abitante delle Orobie, siatelo anche voi! Non riuscirei mai a stare lontano da queste montagne
, ora via accompagno a visitarle nel loro pieno splendore in una giornata scintillante .......
; quindi almeno quando ci sono le giuste condizioni voglio andare a passeggio con gli sci e permettermi il lusso di farmi addirittura la discesa alle 17 (come ho fatto sul P.3 Confini). Io la montagna non la frequento: la vivo, mi immergo in essa, divento un suo abitante, anzi un suo animale....seppur per un giorno. Giovedì è la giornata perfetta, lo capisco appena scendo dall'auto nel parcheggio di San Simone, il vento non c'è più 
. Una prima occhiata al versante Sud del Lemma, che mi appare davanti un po' devastato e non di facile accesso con gli sci oggi. Deciso, percorrerò il conoide centrale con tanti zig zag e poi la spalla a destra che rimonta poi a sinistra sulla dorsale. Mi aspettavo di trovare più neve, ma bisogna considerare che, seppur abbia nevicato a vagonate, quest'inverno non vi è mai stato uno strato iniziale che ha fatto fondo, quindi ai primi calori, come testimonia la foto, si sono staccate poderose valanghe di fondo, spogliando subito il terreno sottostante.
; l'idea sarebbe quella di salire a piedi lungo il canale a secco ma odio questa opportunità, quindi mi armo di pazienza e comincio la lunga serie di traversi per risalire il lungo conoide nevoso citato prima fin al suo apice dal quale mi fermo per guardare sotto, la vista del territorio sottostante è davvero inquietante, slavine che hanno devastato il pendio, andando a smuovere persino dei massi e sradicando con violenza i pochissimi pinetti rimasti, che peccato! Sopra di me qualche seracco nevoso incombente oggi non mi impensierisce, è ben cementato al suo posto 
. Comunque improponibile la discesa su questo versante oggi, farò la traversata del Cavizzola, anche se ignaro di quello che troverò....avventura 
