Carona, Venerdì 22 Maggio 2015 - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche
Giorno 1: Rifugio F.lli Calvi - Cabianca - Valrossa
Partecipanti: Freedom e FrancescoManzoni
Partenza: alle ore 7.30
Arrivo: alle ore 15:00
Dislivello: circa 1200 metri
Era da un po' di tempo che avevo in mente una due giorni tra i monti Brembani e l'occasione si è presentata lo scorso venerdì, una recente nevicata e il calo termico hanno poi creato le condizioni ideali per garantire il giusto divertimento. Partiamo alle 6:00 da Carona sfruttando il comodo servizio navetta dell'amico Ugo e alle 7:00 siamo al rifugio, prendiamo possesso del locale invernale, molliamo il carico inutile e ci mettiamo in marcia per il primo giro. Decidiamo di evitare la zona verso il passo di Valsecca lasciandola probabilmente per il prossimo week-end, ci dedichiamo quindi ad una zona a noi molto familiare: la cima Cabianca, la Valrossa e il passo d'Aviasco. Ci mettiamo in marcia dirigendoci verso la spalla del Cabianca dove, con un ultimo tratto a piedi, sbuchiamo sulla cresta e poi verso la vetta. La cima è ancora abbondantemente ricoperta da una candida coltre nevosa ma la campana della gloria spunta il giusto per essere rintoccata. Super discesa verso sud in direzione dell'uscita del canalino e poi deviamo verso la Valrossa scendendo pendii di neve 11 e lode, due dita di farinetta su fondo duro, decisamente una delle sciate più belle della stagione.
Risaliamo verso la cima Valrossa da dove ci alterniamo in un'altra discesa super lungo l'intera pala sud fino a sotto il passo, risaliamo fino a raggiungerlo e ci prepariamo per la più remunerativa della discese odierne. La neve è praticamente perfetta, sembra di stare in pista, una Valrossa in queste condizioni in questi anni non l'abbiamo mai trovata, solamente sotto i 2100 metri la neve cominciava a sfondare leggermente rimanendo comunque perfettamente sciabile. Giunti poco sopra il lago dei Frati decidiamo di affrontare anche il canale che scende dalla spalla del monte dei Frati prima che la neve se ne vada definitivamente. Arriviamo in cima al canale sferzati da un vento gelido, è quasi l'una e abbiamo fame, via le pelli, scendiamo questo ultimo pendio e andiamo a rifocillarci alla diga. Ora ci manca un ultimo sforzo, tornare di nuovo al rifugio e pianificare l'uscita dell'indomani mattina... ma questa è un'altra storia.
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Una due giorni nella conca del Calvi
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Re: Una due giorni nella conca del Calvi
I diavoli ripresi dalla diga. In questi giorni saranno spesso oggetto dei nostri sguardi.