Arriva l'inverno, per salutare le alte quote scelgo di raggiungere la vetta dell'Arera, quest'anno non ci ero ancora salito: la monotona ascesa dalla Capanna 2000 non mi entusiasma, decido di optare per la bellissima e soleggiata Cresta Est. Siamo a novembre inoltrato e la giornata è molto tiepida, tanto che parto direttamente a mezze maniche: sul costolone che porta al rifugio vengo investito da insistenti folate di vento freddo, sopra Capanna 2000 prendo con gran piacere il sentiero 244 del periplo, restando riparato e al calduccio per tutta la traversata fino alla Forcella di Valmora. Lì mi accoglie un nutrito branco di camosci dal pelo arricciato, ecco infatti che il vento teso si ripresenta: mi accompagna lungo tutta la faticosa e grandiosa Cresta Est, un percorso per escursionisti esperti non particolarmente impegnativo, ogni tanto le raffiche sono così allegre da farmi sbandare. Ma a stordire è soprattutto la superba visione sulle pareti dell'Arera, riesco a godermele per bene grazie al fatto che non c'è neve al suolo, compare solo presso l'Anticima Est, ma il sentierino è pulito e si cammina molto bene. In vetta non sono il solo a godermi gli impagabili e famosi panorami dell'Arera, a parte il vento la giornata è favolosa: non potevo sperare in miglior commiato dalle alte quote, i paesaggi sono ancora vestiti d'autunno, ma il generale inverno sta arrivando vestito di bianco.
E' ancora Estate di San Martino per l'Arera: vado a salutare le alte quote da lassù...