Cascatelle e contrade: da San Pellegrino Terme al Molinasco
Bella escursione fattibile tutto l'anno con partenza da San Pellegrino: bastano pochi minuti e si passa dal rinomato paesone in riva al Brembo alle piccole contrade adagiate sui rilievi, dove i fasti della Belle Epoque non sono mai arrivati. Tra Funicolare e Casinò parte una lunga scalinata che sale fino ad Aplecchio, porta d'ingresso di un insospettabile mondo di cascatelle: la Val Borlezza si presenta con lo scrosciare di saltelli d'acqua che culminano con la Sorgente Boione, il tempo uggioso dei giorni scorsi ha reso bello pimpante il torrentello della valle. Uno scenografico ponticello in pietra consente di raggiungere Alino, dove una bella mulattiera, tagliando i tornanti di una stradina, sale a Cà Boffelli e Vettarola: i "lussi" della cittadina termale sono quantomai lontani, quassù il tempo viaggia con ritmi rurali. Successiva tappa alla bellissima radura del Ronco che ospita la Baita degli Alpini di San Giovanni Bianco, anticamera della cima presidiata da una cappelletta e da una curiosa triade di croci. La vetta del Monte Molinasco è appena stata ripulita dagli arbusti, la vista sulla conca di San Giovanni è eccezionale, peccato che il tempo si sia guastato in maniera repentina oscurando le Orobie e avvilendo la bellezza dei luoghi. Ma fidatevi: col cielo limpido il panorama è di quelli che meritano di essere visti...
Dal Ponte di San Nicola (Ponte Vecchio): San Pellegrino e sulla destra il Monte Zucco.
