Domenica dorata fra il Venina e l'Armentarga

[IvanG]

Domenica 30 Ottobre 2011 CARONA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Alberghi, Rifugi, Ristoranti a Carona

Domenica dorata fra il Venina e l'Armentarga
Escursione autunnale al passo Venina, lago del Diavolo e bassa Armentarga

Andata buca l'uscita per un giro col Gino di lunedì scorso per via del meteo, ho atteso che il cielo si tergesse e che la temperatura fosse di nuovo gradevole. Poichè tutte le cose si incastravano bene per oggi, domenica, con il favore del cambio d'ora sono partito abbastanza presto da casa accarezzando l'idea di arrivare al passo Venina (falso) e proseguire verso il Masoni.

Il reportage del Ma.Ca. trekking-escursioni-valle-brembana-orob ... t5701.html mi aveva infatti ammaliato e, neve permettendo, mi sarebbe piaciuto percorrerlo personalmente tornando poi al lago del Diavolo. Pensavo poi di tornare a Carona passando per l'Armentarga cogliendo l'avanzata coloritura della vegetazione. Ringrazio ancora Marco per le precisissime dritte circa il sentiero da percorrere per il Venina; di tutte le volte che sono passato andando al Longo, non ricordo di aver mai visto l'indicazione !

Non tutto è andato come mi ero prefigurato, ma è stata comunque un'ottima giornata, una giornata dorata.

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Siccome di questo periodo sono apparsi diversi reportage sulle zone visitate oggi, cercherò di non riproporre le stesse (e meno riuscite ) fotografie.

Partiamo!
A San Giovanni si vedono solo nubi basse e nebbiolina, ma già dopo Moio de Calvi appare tutto sereno e senza nebbia .
Lascio la macchina a Carona attorno alle 6.30 ora solare e supero Pagliari dopo circa 15 minuti. In così poco tempo si è passati dal vedere ancora alcune stelle verso ovest ai primi raggi di sole su quelle alture. Anche il borgo è ormai bem illuminato dalla luce naturale leggermente rosata per via dei riflessi caldi su alcune striature del cielo.

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Lo scarico di qualche diga o la fusione delle prime nevi mi fanno notare questa cascatella che a memoria mia, per quanto non ci sia da farci affidamento, non mi è mai parsa così in forma.

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Ormai con la diga del lago del Diavolo e rifugio Longo a vista, il sole sul sentiero sembra sempre meno un miraggio.

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Uscito dall'ombra dei monti vicini, il passo diventa gaio.

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Come fuochi d'artificio, le spighe al sole.

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Sui pendii a lato del sentiero la tavolozza di colori della natura è quantomai assortita.

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Non molto distante dal Longo, una nuova zona d'ombra in vista mi invoglierebbe a fermarmi qui ad attendere che il sole prevalga sui colli, ma per realizzare il mio progetto non è opportuno perdere tempo.

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Il bivio è raggiunto e non mi dispiace lasciare questo alito tombale per una ascesa assolata.