Escursione Monte Ortighera

- Percorsi, itinerari, escursioni in Valle Brembana e sulle Alpi e prealpi Orobie Bergamasche.

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Escursione Monte Ortighera

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LENNA - Alta Valle Brembana - Alpi Orobie Bergamasche - Ristoranti, trattorie, agriturismo a Lenna

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Escursione al Monte Ortighera

Sabato 1 Marzo 2008 - Partenza dal Ponte delle Capre (Lenna) ore 8.30
Un sentiero ripido... la diretta che porta all'Alpeggio Moss in Ortighera. Ristoro alle Baite Moss e discesa dal versante della Val Parina.

Un dislivello di 1.100 m per un buon allenamento in vista del periodo estivo. Il sentiero sul versante sud/ovest dell'Ortighera, sempre panoramico e solivo..

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Monte Ortighera

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I Sentieri che portano al Monte Ortighera, schema realizzatato da Mario Lazzaroni
(cliccare sull'immagine x ingrandire).


Tempi di salita e discesa dal Passo di Ortighera con dislivello, stimati ad un andatura tabelle C.A.I. (tempi doppi per non stancarsi).
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Escursione M. Ortighera

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Curiosità passo e monte Ortighera

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Salire una montagna con delle annotazioni geologiche botaniche specifiche dei diversi punti e antefatti storici, rende la salita più interessante e meno noioso il sentiero.

Cantoni di Lenna mt 530 Passo Ortighera 1435

Il sentiero parte indifferentemente dai due Cantoni mt 530 S. Francesco o anche dalla Colonia o dal Cantone S. Maria, per congiungersi all’acquedotto della Pioda, mt 585. Interessante al piazzale dell’acquedotto la parte sommitale della Pioda “rossa di verrucano”, lisciata dal ghiacciaio. Curiosa la costruzione in muratura della torre di un vecchio roccolo.
La salita lungo la mulattiera sale serpeggiando nella depressione che sale al Passo di Ortighera tra due elettrodotti.
Sono 7 pali. La linea con i pali a torre e 4 cavi collega la centrale di Piateda (SO) a Tavazzano (LO) è stata realizzata nel 1925 ed è l’unica linea con il cavo di scorta. L’altro elettrodotto a 220.000 volt a forma di V parte dalla centrale Donegani di Glorenza (BZ) che è alimentata dal grande lago di Resia sbarrato da una diga in terra e al confine con l’Austria, dal lago emerge il campanile romanico. Realizzazioni dei gruppi industriali Falch ed Edison-Montecatini.

Il versante nord dell’Ortighera è caratterizizzato da pareti strapiombanti tra le quote 600 e 1100 in corrispondenza delle dorsali che scendevano a valle che sono state erose dal ghiacciaio che riempiva la bassa valle e nella curva scendendo dalla val Fondra ha mangiato i fianchi nord dell’Ortighera creando le “Valli sospese” e gli strapiombi dei Bocc, la Fesurla, le Rive del Losma, il Matt, Calurga, Calunghei.

La valle di Ortighera si sale senza difficoltà e il salto della valle sospesa al secondo palo, quota 750 non presenta strapiombi particolarmente pericolosi. Appena sopra la “Codegala Bassa” nel canale sopra il “Pitalò” o salto della Lumaca si possono osservare dei sassi rossi arrotondati lasciati dal ghiacciaio. Dal la “Codegala Olta” o 3° palo la salita è più regolare e uniforme e sempre a sinistra rispetto all’intaglio della valle. La metà strada è in corrispondenza del bivio per la baita del “Cipriano” e sentiero di Marta, mt. 1000

Sopra l’unico pianoro con un falsopiano di 20 mt. “Foppel”, ribattezzato autostrada, dove i ragazzi chiedono il pedaggio a chi sale per la prima volta. Dalla tagliata recente si allunga lo sguardo alla valle. Di fronte il Torcola e a sinistra la parte alta della valle Averara, Cusio e il Pizzo dei Tre Signori.

Cento metri prima del passo . quando si vede il chiaro del crinale tra gli abeti si possono trovare in terra tracce di sassi viola che presentano delle evidenti mineralizzazioni che rotolano da una delle tante gallerie dimesse da anni che sono numerose nella zona del passo. I confini del comune di Dossena scendono a V verso Lenna, si racconta per un cambio per un “Chignol” di formaggio sicuramente prima del 1800. In realtà la ricca Dossena di era accaparrata le parti piane, arrotondate e pascolive e con tracce di mineralizzazioni; lasciando a Lenna e chiesa di S. Martino le parti strapiombanti e più povere.

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Il passo ha due depressioni con al centro il dosso con il palo a V e il roccolo Jonni sul comune di Dossena, sulla depressione ovest il roccolo del comune di Lenna. Sulla sinistra della sella ovest, verso Dossena, un sentierino in costa per 100 mt alla galleria della “Barite”. Galleria ben percorribile in piano per circa 60 metri. Facile, sicura con il cunicolo ad altezza d’uomo, senza intoppi sul fondo. (Ovviamente pila o lanterna). La temperatura interna rimane costante in inverno attorno ai 5-6°. D’estate 9-11°. Ideale per stagionatura di formaggi, solo un minimo di attrezzatura e sicurezze.

Risalendo la collina si aggira la parte tondeggiante dell’Ortighera, verso sud Ovest si raggiunge il pianoro del Moss, e proseguendo in piano la sella dove c’è l’appostamento del “ Renzino” e lo sperone dello Zuccone che domina la val Parina e valle di Scalvino. Proseguendo in piano a dx sulla spalla del roccolo si va verso la costa della Magnana dove c’è un altro roccolo della “Palera”, attualmente del Paolino Calvi.

Dal palo del passo di Ortighera, in piano verso sud-est si va alle “Casere”, 400- 700 mt di distanza, a metà sopra il sentiero una guglia che accede a una vecchia miniera e spettacolari le faglie in diagonale che rendono l’idea di come di sono accartocciate le montagne. Osservando queste inclinazioni plastiche e guardando la sezione della montagna ci sirene conto come le falde acquifere risalgano più alte del passo per effetto sifone. La zona ha dei faggi spettacolari, una decina nel raggio di 100 mt superano il metro di circonferenza, anche tra gli abeti rossi molte piante sono di dimensioni ragguardevoli. Dalle fotografie aeree le chiome grandi e arrotondate danno ancora di più l’idea della imponenza delle piante che raggiungono misure monumentali.

Mario Lazzaroni
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Alpeggio e baite Moss in Ortighera

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Notizie spicciole sull'alpeggio e le baite del Moss in Ortighera

Il Moss è un alpeggio che comprende le due baite, il prato sul dosso e il bosco attorno al pascolo nella parte culminale del monte Ortighera. Il Möss è in concessione decennale dal comune di Dossena a Mario Lazzaroni di Lenna.

Questo alpeggio storico di proprietà del comune di Dossena è stato ristrutturato nel 1961 con la costruzione ex novo della stalla e le pozze sia sul dosso che sulla costa. L’intervento faceva parte della ristrutturazione di tutte le baite comunali di Dossena sull’alpeggio del monte Ortighera e se si osservano le diverse baite nuove del Möss, Paiarol, Casera, la “pensana” si vedono i medesimi criteri costruttivi, materiali e tipologia finestre. Tutti i muri sono stati costruiti con la tecnica del muro doppio con calce, perciò estremamente robusto e isolante al tempo stesso.

Era stata allestita una “calchera” a monte del “barek” della Casera. Le piante erano state tagliate ovviamente sul posto e sezionate a mano con la tecnica del “rasgù” e cavalletto. Restano ancora delle stupende tavole di 10 cm. di spessore che testimoniano la capacità e la precisione dei lavori antichi fatti con attrezzi semplici ma efficaci. L’intervento finanziato dai fondi speciali per la montagna era stato di una rilevante entità, tanto che ai tempi c’era stato il dilemma se con quei soldi non era opportuno costruire un ricovero per gli anziani a 3 piani a Dossena.

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Di fatto queste strutture rurali sono state utilizzate pochi anni e poi sono andate nell’oblio per l’abbandono degli alpeggi lontani dalle strade degli anni 75-95. Questo alpeggio non è più pascolato dai bovini dal 1982, e il pascolo nell’arco di 20 anni si è ridotto del 50% con una avanzata inarrestabile del bosco. Tutte le costruzioni degli anni 60 che avevano il tetto in “ardesia-quadrì” sono sfondate per mancanza di scossaline sulle culmini e per la mancanza di manutenzione annuale al “quadrì” che si rompe.

Curiosità
Il nome della località è “Möss”, e sta per località smussata, arrotondata per la rotondità del prato e della cima di Ortighera. Nella italianizzazione della toponomastica locale è stato trasformato in “Muschio” che ovviamente è improprio.

Climatologia e annotazioni
Le baite del Möss sono sottovento e nella conca prativa rivolte verso sud. i faggi che circondano il prato fanno da antenne per i fulmini. Il sole arriva al mattino sempre alla stessa ora tanto d’estate come d’inverno. D’inverno nelle giornate più corte sorge dal colle di Zambla - dorsale Gandino Ranzanico e sullo sfondo la dorsale del Guglielmo (BS) con un ritardo di 2-3 minuti rispetto all’alba astronomica perciò alle 08 – 08,10. Con l’allungarsi delle giornate il sole sorge sempre più a est verso il Menna e sorge sempre più in alto e in piena estate illumina il Möss alle 07.00.

Al tramonto invece il sole cala 1 ora prima del tramonto astronomico per il dosso erboso a ovest. In pratica la baita è illuminata dal sole sulla facciata rivolta a sud almeno 6 ore al giorno, salvo nuvole. In pieno inverno nelle giornate soleggiate all’interno della baita la temperatura non scende sotto lo 0. In quattro anni la tanica d’acqua che lascio all’interno non è mai gelata a blocco, solo increspata nelle giornate gelide ventose e senza sole.

Mario Lazzaroni
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Ortighera - Vista da Valbona sul Monte Menna

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Immagine dal Ripetitore
Valbona prima dell'incendio 2002, febbraio con tanta neve e crestoni illuminati al tramonto sul Monte Menna
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Re: Escursione Monte Ortighera

Messaggio da andrea.brembilla »

a_19 a_19
I miei complimenti al sindaco Lazzaroni per le numerosissime informazioni (che ho letto tutte d'un fiato) e per lo schema dei sentieri (davvero fatto molto bene a mio parere, sarebbe bello "mappare" così tutte le montagne brembane).
Più che una camminata fine-settimanale pare una spedizione...
a_14
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Re: Curiosità passo e monte Ortighera

Messaggio da IW2LBR »

IW2LBR ha scritto:I confini del comune di Dossena scendono a V verso Lenna, si racconta per un cambio per un “Chignol” di formaggio sicuramente prima del 1800. In realtà la ricca Dossena di era accaparrata le parti piane, arrotondate e pascolive e con tracce di mineralizzazioni; lasciando a Lenna e chiesa di S. Martino le parti strapiombanti e più povere.
a_19 a_19

Infatti mi sono sempre chiesto come mai il Comune di Dossena arriva con i suoi confini sino all'Ortighera...

voglio.... un Chignol di formaggio..... a_34 a_39
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Re: Escursione Monte Ortighera

Messaggio da Paolo »

andrea.brembilla ha scritto: I miei complimenti al sindaco Lazzaroni per le numerosissime informazioni
Sottoscrivo: si tratta di una zona che non conosco, e le informazioni sono quindi ancor più apprezzate.
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