Sono contento che parli del Rondenino (2749 metri), montagna secondo me sottovalutata solo perché vedendola dal Calvi sembra solo la cresta tra l'Aga e il Diavolo e non ha un aspetto interessante, basta invece andare al Podavit per vedere quanto meriti questo tetro sperone roccioso.
E' anche pochissimo fotografata, nel mio archivio l'unica foto in cui il Rondenino è ritratto dal suo versante più spettacolare è questa, scattata quest'estate da Paolo (mi dai il copyright per pubblicarla?!) dal Valsecca prima del nostro attacco al Diavolino:
E' la cima sullo sfondo a destra indicata involontariamente da Gepi con la racchetta
Ha la fama di essere forse la più difficile cima della conca del Calvi, anche perché la meno frequentata.
Non ci sono mai stato ma ho trovato alcune indicazioni di salita dal libro di Alessio Pezzotta
"2000 Bergamaschi", guida secondo me molto utile per le vie normali, dalla quale riprendo la descrizione dell'itinerario
alpinistico.
Lo inserisco con la certezza che la sezione Trekking del forum è letta da persone
mature e conscenziose, e che quindi nessuno si avventurerà senza preparazione, visto che
non c'è né sentiero né catene né nulla che possa agevolare la salita:
Difficoltà:
PD-. Per legenda clic sull'indirizzo qui indicato
trekking-escursioni-valle-brembana-orob ... t1792.html
"
...risalire ora seguendo gli omini sul percorso fino alla Bocchetta di Podavit; quindi verso sinistra (W) lungo l'esile ed esposta cresta orientale, tenendosi spesso appena sul versante meridionale. In prossimità di un'anticima, la si aggira verso sinistra (salirla significa tornare indietro, in quanto da essa il collegamento con la vetta è assai ostico e prevede di abbassarsi lungo un salto di rocce poco raccomandabile) e si riprende la salita ora sul versante S, lungo un canale e poi ancora verso sinistra su placchette inclinate con difficoltà II° e II°+ ma su roccia abbastanza buona. Cercando di volta in volta il passaggio migliore, si giunge sulla stretta vetta con omino di sassi."
Alternativa per la discesa: "
un canalino di sfasciumi abbastanza evidente con direzione S (destra) ci evita di dover rifare lo stesso tragitto, che in discesa può risultare un pò impegnativo. Detto canalino sbuca un pò più alto della traccia percorsa in salita, quindi ci si deve abbassare ulteriormente per china erbosa e in breve lo si va a riprendere"
Se ci sali è scontato...fai fotooo!Che non credo ce ne siano dalla vetta, almeno di visione pubblica.
