Cusio - Pizzo Trona - Falso Trona - Pizzo Paradiso - Monte Giarolo
Cima di Val Pianella - Rif. Benigni - Cusio
Difficoltà: F+ (consigliato uno spezzone di corda, tratti di arrampicata di I° e II° grado anche esposto).
In breve: Stupenda traversata a cavallo del cielo, in ambiente severo e alpinistico. Grazie ai soci MaCa e Ser59 e in particolare alla new entry Giorgio, davvero bravissimo e dal grande sangue freddo!

Descrizione: tenterò di essere breve, ma il giro lungo e le difficoltà impongono particolari (sorvolo sui tratti facili o che si ben conoscono, come la parte iniziale)
Da Cusio saliamo fino alla Bocchetta di Trona e da qui scolliniamo sul versante valtellinese scendendo al Lago Zancone e poi al Lago di Trona. Senza arrivare alla diga, si devia a sinistra (indicazioni per Lago d'Inferno, bollato CAI) e, arrivati sullo spartiacque, nei pressi di una bella baita, altro bivio con indicazione sbiadita “ferrata x Pizzo Trona” (in realtà la ferrata presenta catene tagliate da vandali o rattoppate alla meglio, quindi è come se non ci fosse).
Si sale zigzagando per il pendio, si supera facilmente un piccolo risalto roccioso ma senza l’aiuto delle catene (tagliate) e si perviene alla cresta nord, dove iniziano le difficoltà vere e proprie. Subito venti metri di cresta affilata (catene tagliate), poi la famosa placconata esposta (I°, roccia buona, catene sulla sinistra, noi non le vediamo e saliamo sulla destra


Siamo affiatati e divertiti, quindi decidiamo di non scendere da dove siamo saliti, ma di effettuare la traversata interamente in cresta che ci riporterà alla Bocchetta di Trona toccando il Falso Trona (2490 m.), il Paradiso (2493 m.) e il Giarolo (2443 m.).
Dalla cima del Trona ci abbassiamo su una placconata in roccia buona sino ad un intaglio a picco sul Lago Rotondo… un gendarme di roccia ci sbarra la strada e siamo costretti ad un traverso esposto con saliscendi, sul lato del Lago Rotondo e su roccia malsicura (il punto più pericoloso della traversata) che, con calma, ci porta in cima al ghiaione che scende al Lago Rotondo... questa è una via di uscita per chi ritiene "terminate le emozioni"... ma noi ci divertiamo un sacco e decidiam invece di proseguire in cresta!

Una stupenda placconata (I° grado, ottima roccia) ci porta in vetta al Falso Trona, poi si scende su pendio misto (roccia-erba) e si risale fino alla bucolica quota 2502. Si scende ancora (montagne russe!) fino alla selletta dove si incrocia il sentiero CAI che dalla Bocchetta d’Inferno porta al Lago Rotondo; lo ignoriamo, proseguiamo in cresta arrivando in cima al Pizzo Paradiso… e poi di nuovo giù con attenzione (roccia-erba) e poi su anche al Giarolo! Sempre in cresta rocciosa e facile raggiungiamo il sentiero 101 e arriviamo alla Bocchetta di Trona. E’ finita qui?! Naturalmente no, già che ci siamo saliamo anche alla Cima di Val Pianella, quinto 2000 della giornata! Da qui si “torna alla civiltà”… birra al Benigni e poi giù, si torna alla macchina!
Ora spazio alle foto di MaCa (ho parlato fin troppo…)
