Valle del Giongo: umido giretto in riva al torrentello
La Valle del Giongo è la più grande del Parco dei Colli di Bergamo, parzialmente domata dall'uomo riesce comunque a mantenere una natura selvatica e affascinante: mi sono incamminato sulla sterrata che scende da San Mauro di Bruntino per raggiungere il torrente e le sue bellissime cascatelle, le piogge degli ultimi giorni e il disgelo lo hanno caricato per bene. Per fortuna mi ero premunito con un bel paio di robusti stivali in gomma, indispensabili per poter guadare il torrentello: sono così riuscito a raggiungere senza troppi problemi la grotta posta a metà strada verso la Botta di Sedrina, un bell'anfratto che custodisce una sorgente di aria fredda, la scorsa estate non sono riuscito a resistere al suo interno a mezze maniche per più di 10 minuti. La Valle del Giongo offre atmosfere che rimandano dritte dritte al "Signore degli Anelli", girovagando tra le acque ho sospettato più volte di essere osservato da gnomi e folletti. Ma oggi la valle mi ha anche offerto un crudo risvolto: mi sono imbattuto nel triste epilogo terreno di quella che penso fosse una poiana, che ha trovato la sua fine tra foglie e muschio. Anche questa è natura: natura vera, come quella che si può trovare in abbondanza tra le pieghe acquatiche di questa fantastica valle.
E' Primavera, lo dicono i Campanellini...
A San Mauro pioviggina e fa freddo, scendo nel Giongo con l'ombrello aperto...
