Da Carona al Pizzo Orobie - scialpinismo "sui generis"

[Fabius]

Mi accingo a ripassare il ponticello fatidico, ora con neve ancora più fradicia (possibile che nessuno si sia degnato di spalare via almeno la pericolosa neve in sovrappiù?), e dopo avere valutato la situazione considero di poterlo ancora superare in quanto un possibile cedimento sul lato destro potrebbe farmi cadere non sulle rocce ma sulla neve sottostante, tanto più che noto addirittura su di esso delle persone che lo hanno appena passato a piedi (senza ciaspole!), han corso un rischio ancora maggiore. Dopodichè affronto con altra molta attenzione il passaggio a sbalzo sul lago e finalmente riprendo la via di passaggio attorno al Lago Marcio, senza ripellare non è poi così tanto pesante (il peggio verrà dopo). Voci di corridoio dicono che lo spessore del ghiaccio sia di mezzo metro e sopra ci siano 2 mt. di neve, ma a me guardando la sponda sottostante non mi sembra affatto, voi cosa ne dite? Alla larga dal lago ragazzi oggi!

[Fabius]

Mi accomodo per un pò su un tratto secco della stradina per riposare e chiaccherare con i 2 giovani escursionisti poi rimango un poco nel silenzio di questo posto suggestivo,credo che passerà ancora molto tempo prima di rivederlo (sai com'è quando si dice, la prima e ultima volta.....) saluto il Pizzo Orobie che ancora mi guarda

[Fabius]

Un'ultima spinta verso il pilone finale della funivia e poi finalmente ora è tutta discesa, ma che discesa ! Fortunatamente la neve a nord è rimasta molle, ciò mi consente di fare le curve sul fondo dissestato di passaggi, dossi, rami e vallette a iosa; non oso pensare la fatica che avrei fatto se ci fosse stato ghiaccio o neve dura; ci vogliono comunque gambe d'acciaio per rimanere in equilibrio facendo mille evoluzioni dalla diga fino a Carona anche con questo tipo di neve (alla fine consiglierei questa salita solo con almeno fondo di 3mt. di neve dura con sopra almeno mezzi metro di fresca che rimanga tale tutto il giorno, ovviamente con la fortuna di non doverla tracciare!) Giungo abbastanza provato e con due piaghette al collo dei piedi come ricordino di una gita scialpinistica "sui generis" svolta comunque in uno scenario suggestivo solo come le Orobie sanno offrire.

[dvdb]

Il tratto finale per arrivare al pilone della funivia della diga è ancora più scomodo perchè si svolge su terreno accidentato e una schiena di mulo in cui la traccia presente verticale mi obbliga a tracciare ancora al di fuori nella neve crostosa (per fortuna che a scendere sarà smollata e facile).
Arrivo così già un pochino "provato" (nel frattempo 3 ciaspolisti mi avevano già superato agilmente ) alla fatidica fine della salita, il pianoro del Lago Marcio, ovvero l'entrata nel Gemelli-lake paradise land . Il bello e particolare scenario è già sufficiente per ritemprarmi e spingermi a continuare (ci mancherebbe farsi questa ravanata per fermarsi qui, non avrebbe senso! ) In fondo si staglia il versante nord del Pizzo Orobie, che sarà la mia meta di oggi.

Complimenti Fabius per la sfacchinata, ma di fronte a questo spettacolo si ritrovano le energie ....

[muro73]

Nel punto d'incontro tra l'apice del selvaggio vallone del Pietra Quadra e la vasta conca dei Laghi, i centri abitati più vicini sono molto lontani e il silenzio è rotto solo dalle valanghe e dall'eco di torrenti impetuosi, i primi camosci cominciano a passeggiare sulle pendici senza neve

Complimenti Fabius, tanta fatica ben ripagata: spettacolo

[freedom]

Bravissimo Fabius, bellissima gita.
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[Fabius]

Bravissimo Fabius, bellissima gita.

Grazie! Più che bellissima gita facciamo........bellissima giornata dai !