elio.biava ha scritto:A partire da tale data il transito e la sosta saranno autorizzati esclusivamente per i soggetti in possesso dei necessari “pass”.
SI parla di transito e sosta, per cui direi che anche chi parcheggia più in basso dei Piani, ma oltre la chiesina, è tenuto a pagare.
elio.biava ha scritto:il Colle della Maddalena è uno solo, quello della chiesina, dove prima che passasse la strada è sempre stato Comune di Ornica. ( ho forse aggiunto un dubbio in più?)
Visto che sono giunto a una conclusione quasi certa ignorerò questo tuo tarlo
siccome la delibera prevede il pagamento per l'accesso
si paga se si accede alla zona che presumo sia segnalata con questo cartello:
CdS
ART. 7 comma 9. I comuni, con deliberazione della giunta, provvedono a delimitare le aree pedonali e le zone a traffico limitato tenendo conto degli effetti del traffico sulla sicurezza della circolazione, sulla salute, sull'ordine pubblico, sul patrimonio ambientale e culturale e sul territorio. In caso di urgenza il provvedimento potrà essere adottato con ordinanza del sindaco, ancorché di modifica o integrazione della deliberazione della giunta.
Analogamente i comuni provvedono a delimitare altre zone di rilevanza urbanistica nelle quali sussistono esigenze particolari di traffico, di cui al secondo periodo del comma 8. I comuni possono subordinare l'ingresso o la circolazione dei veicoli a motore, all'interno delle zone a traffico limitato, anche al pagamento di una somma. Con direttiva emanata dall'Ispettorato generale per la circolazione e la sicurezza stradale entro un anno dall'entrata in vigore del presente codice, sono individuate le tipologie dei comuni che possono avvalersi di tale facoltà, nonché le modalità di riscossione del pagamento e le categorie dei veicoli esentati. comma 10. Le zone di cui ai commi 8 e 9 sono indicate mediante appositi segnali.
Circolare N. 3816 del 21/07/1997 Tipologia dei comuni
I comuni, per poter subordinare l'accesso alle zone a traffico limitato al pagamento di una somma, devono: aver istituito una ZTL (zona a traffico limitato) ai sensi dell'art. 7, comma 9 del NCS; aver adottato il Piano urbano del traffico ai sensi dell'art. 36 del NCS; aver introdotto la tariffazione degli accessi alla ZTL all'interno del Piano urbano del traffico, avendo verificato che tale provvedimento (che costituisce una ulteriore misura di selezione rispetto alla limitazione dell'accesso ad ore prestabilite o a particolari categorie di utenti e di veicoli a motore) si rende effettivamente necessario per il raggiungimento degli obiettivi del Piano urbano del traffico. Di tale verifica deve essere data documentazione in uno specifico paragrafo della relazione tecnica che accompagna il suddetto Piano.
E' ammessa l'adozione della tariffazione degli accessi per i comuni che non hanno ancora adottato il Piano urbano del traffico, unicamente in via sperimentale e per un periodo non superiore ad un anno, a condizione che nella relazione tecnica che dovra' accompagnare il progetto di tariffazione siano precisati gli obiettivi ed i relativi criteri di verifica.
Paolo ha scritto:Visto che sono giunto a una conclusione quasi certa ignorerò questo tuo tarlo
Vedi! mi son sbagliato , ho visto oggi che alla Chiesina ed al bar vicino si può fare senza pass... e al ritorno da Ornica mi son gustato un ottimo pane salame con calice di rosso dalla sciura.
Ultima modifica di elio.biava il domenica 12 luglio 2015, 8:39, modificato 1 volta in totale.
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
elio.biava ha scritto:Vedi! mi son sbagliato, ho visto oggi che alla Chiesina ed al bar vicino si può fare senza pass... al ritorno da Ornica mi son gustato un otimo pane salame con calice di rosso dalla sciura.
alla faccia del pesce fritto e del baccalà, così si sarebbe espresso il grande Tòtò.
elio.biava ha scritto:Vedi! mi son sbagliato, ho visto oggi che alla Chiesina ed al bar vicino si può fare senza pass... e al ritorno da Ornica mi son gustato un ottimo pane salame con calice di rosso dalla sciura.
Anch'io non ho avuto bisogno del pass: un paio di km prima del tuo panino sul cruscotto della golf si è accesa una spia, e si è rifiutata di salire ulteriormente, per cui me la sono fatta a piedi. Il giorno dopo, al ritorno, è ripartita normalmente. Dev'essere allergica alle strade a pagamento
Paolo ha scritto:Anch'io non ho avuto bisogno del pass: un paio di km prima del tuo panino sul cruscotto della golf si è accesa una spia, e si è rifiutata di salire ulteriormente...
Hai una macchina speciale che vive in sintonia col suo padrone. Sei un alpinista e vuole dirti "vai pure in montagna, ma fallo con le tue gambe" (se no, stai sul divano)! (però on'ogiadina dal mecanec, ogni tat...eh!? )
Moderatore Immagini Antiche "tra i monti Alben e Regaduro nel canalone i suoi compagni lo trasportarono per sentieri scoscesi tra boschi e pascoli fino a Sottochiesa, adagiato su una rozza scala a pioli ricoperta di fronde"
in questi giorni ha riaperto il Rifugio Monte Avaro, con una nuova gestione, per ora solo con bar e panini perché devono essere effettuati interventi di adeguamento! In bocca al lupo ai nuovi gestori!
... e poi al via la stagione invernale 2015/2016... ecco la locandina!!
Per i Piani dell’Avaro la notizia è di quella che daranno una rinfrescata al turismo. Dopo un anno di chiusura, dal prossimo dicembre (neve permettendo), skilift, piste di fondo, bob e slitte torneranno in funzione. Il Comune (proprietario degli impianti) ha trovato l’accordo triennale con l’ex gestore (Remo Cattaneo di Santa Brigida) a cui sarà affidato anche il compito di tenere pulita e transitabile la strada che dal paese sale ai Piani dell’Avaro.
L’accordo per tre anni Finisce così un periodo tormentato per la piccola stazione sciistica della Valle Averara che nelle ultime stagioni ha avuto difficoltà nel partire, o per condizioni meteo o per l’insostenibilità economica della gestione (con bandi andati anche deserti). «Siamo arrivati a una trattativa privata con l’ex gestore – spiega il vicesindaco Ezio Remuzzi –. Oltre che gestire l’impianto di risalita, quindi preoccuparsi di battere le piste di discesa, di fondo, l’area baby e delle slitte, dovrà tenere pulita la strada». Servizio che, negli ultimi tempi, aveva creato non pochi problemi all’accessibilità dei Piani dell’Avaro. Lo scorso anno i fondi a disposizione erano di fatto terminati e, con le nevicate, la strada per l’altipiano restò chiusa, con conseguenti danni alle attività commerciali. I nuovi accordi (triennali) prevedono che il gestore avrà un contributo per la pulizia della strada dalle attività commerciali ai Piani dell’Avaro, ovvero rifugio-albergo Monte Avaro (gestito dallo stesso Cattaneo), Ristorobie, Centro Al Ciar, Alpina Sas (la società del gestore), e dalla Cogima (proprietaria del rifugio Monte Avaro); fondi arriveranno anche dai Comuni della Valle Averara (Cusio, Santa Brigida e Averara) e, in minima parte, da una dozzina di attività commerciali della stessa valle. «Un contributo quasi simbolico – continua Remuzzi – ma comunque significativo della partecipazione della valle allo sviluppo del comprensorio sciistico ». «Riuscire a riattivare impianti e piste all’Avaro – aggiunge il sindaco Andrea Paleni – è stato importante per Cusio ma anche per i paesi più a valle. Anche per questo c’è stata la compartecipazione economica di tutti, cosa che ha consentito di realizzare l’operazione». Dal prossimo inverno, oltre allo skilift e alla pista di fondo, sarà attivo anche un tappetino per la risalita dei bambini nel campo scuola, mentre il noleggio di tutte le attrezzature sarà disponibile al Centro per la valorizzazione degli alpeggi «Al Ciar». Ciò che il gestore ricaverà dal funzionamento degli impianti e delle piste resterà nelle sue casse. Anche perché, nelle ultime stagioni, la difficoltà è sempre stata quella di far pareggiare i bilanci.
L’obiettivo, alla fine, per il Comune, è riuscire a tenere aperto. Sarebbe già importante per una piccolissima stazione sciistica che – a quota 1.700 metri di altitudine – in alcune stagioni, ha dovuto fare i conti anche con la mancanza di innevamento. Da giugno di quest’anno, peraltro, il Comune ha introdotto il ticket di due euro per l’accesso ai Piani (dal Colle della Maddalena), fondi che verranno utilizzati come contributo al gestore per la pulizia della strada.