da L'Eco di Bergamo di Giulia Donati
Skilift e piste di fondo Si cerca un gestore per i Piani dell’Avaro
Cusio. Base d’asta zero euro, 250 senza lo sci alpino Ma occorre garantire lo sgombero neve dalla strada Comune al lavoro per trovare una ditta che se ne occupi
Se per la prossima stagione invernale ci sarà la possibilità di vedere in funzione lo skilift e le piste da sci di fondo dei Piani dell’Avaro di Cusio lo scopriremo dopo le 16 di mercoledì. Una data cruciale per il mini comprensorio dell’alta valle Brembana, per due aspetti strettamente collegati tra loro. Innanzitutto è il termine ultimo entro il quale il Comune intende acquisire le manifestazioni di interesse per la gestione delle piste dell’Avaro, dopodiché, con la speranza di ottenere almeno una candidatura, si procederà con la gara d’appalto o, in caso contrario, con l’affidamento all’unico pretendente. D’altro canto, è necessario che entro quella data il Comune trovi un’impresa a cui affidare il servizio di sgombero della neve dalla strada comunale che dal paese porta alle piste da sci, condizione necessaria affinché un operatore economico possa prendere in gestione la stazione sciistica e garantire il via alla stagione. «Recentemente, proprio in merito alla gestione della pulizia della strada, abbiamo indetto una gara d’appalto ma purtroppo nessuna impresa ha partecipato - spiega con disappunto il sindaco di Cusio, Andrea Paleni -. Ora stiamo procedendo con nuove trattative per cercare di portare a casa un accordo. L’obiettivo è di chiudere definitivamente la questione entro l’8 novembre, quando a chi manifesterà il suo interesse per la gestione delle piste da sci dovremo garantire la percorribilità della strada». La sicurezza della strada Ma ammesso che si trovi l’accordo con un’impresa per lo sgombero neve, resta un altro nodo da sciogliere in merito alla strada: quello della sicurezza. In caso di abbondanti nevicate, l’assenza di paravalanghe a monte della carreggiata rende il tratto particolarmente suscettibile a scarichi di neve e di conseguenza a ordinanze di chiusura da parte del Comune. «Purtroppo su questo fronte abbiamo le mani legate – continua il sindaco –. Il progetto per la realizzazione dei paravalanghe, un investimento complessivo di circa 750 mila euro, è bloccato dalla mancanza di fondi. Da soli non possiamo farcela e per questo abbiamo presentato più di una richiesta d’aiuto in Regione ma senza ottenere risposte». Con il progetto dei paravalanghe al palo, il futuro a lungo termine delle piste da sci dell’Avaro non può che essere incerto; intanto però da Cusio si cerca di fare il possibile per evitare stop e chiusure. «Attraverso le manifestazioni di interesse vogliamo individuare operatori economici disponibili a essere invitati a presentare una successiva offerta per la gestione delle piste», spiega il primo cittadino. Nel dettaglio – stando a quanto si legge sull’avviso pubblicato sul sito internet del Comune di Cusio – l’affidamento riguarderebbe le prossime quattro stagioni invernali, dal 2017 al 2021, e saranno prese in considerazione due differenti tipologie di candidature. La prima fa riferimento alla gestione dell’intero comprensorio, ovvero: pista per lo sci di fondo (percorsi da 1, 3, 5 e 7 chilometri), piste (tre) per lo sci alpino con relativo skilift, pista per bob e slitte, area «baby-park» (spazio giochi per bambini con accesso a pagamento; realizzazione a cura dell’appaltatore), mezzo battipista, box per mezzo battipista e eventuali attrezzature e, per ultimo, un’area da adibire a noleggio delle attrezzature. La seconda tipologia prevede invece una gestione parziale del comprensorio, in cui risultano escluse le piste per lo sci alpino e lo skilift per la risalita. Zero euro la base di gara per la gestione completa del comprensorio; è richiesta invece una base di almeno 250 euro per chi sceglie di tralasciare le piste da sci alpino e l’impianto di risalita.