Sciare a Foppolo-Carona SKI

Situazione impianti, nuovi progetti e sviluppi delle stazioni sciistiche di Foppolo, San Simone, Carona, Piazzatorre e Valtorta/ Piani di Bobbio.

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andrea.brembilla
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Bellissimo!!! a_21 a_21 a_21
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Re: Sciare a Foppolo, Carona e San Simone

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Brembo Ski, la terza asta scende a 2,9 milioni di euro

Alta Val Brembana. Entro il 26 giugno le offerte per gli impianti di Carona - «Nessun affitto d’azienda, qualche imprenditore potrebbe farsi avanti»

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È stata fissata al 27 giugno (con offerte entro il 26 giugno) la terza asta per i beni del Fallimento Brembo Super Ski, a Foppolo e Carona. Deserte, di fatto, sui beni principali, le prime due aste: a settembre 2018 e a gennaio di quest’anno. Per l’offerta al lotto principale, comprensivo delle tre seggiovie in Val Carisole (Alpe Soliva di arroccamento da Carona, Conca Nevosa e Valgussera, quest’ultima su terreni della «Monte Carisole»), si potrà scendere fino a 2,9 milioni di euro. Dei lotti in vendita dal Fallimento Brembo Super Ski finora solo i due tappettini alle Foppelle di Foppolo sono stati aggiudicati, alla società Kibo srl di Foppolo. Il resto è ancora invenduto. «Saranno gli stessi lotti della seconda asta ulteriormente ribassati del 25% - spiega uno dei tre curatori fallimentari Alberto Carrara -. Ribadiamo che non prevediamo ulteriori esercizi provvisori, né affitti d’azienda, a meno che la richiesta sia accompagnata da un’offerta irrevocabile di acquisto. Che gli impianti sono in vendita si sa da tempo, riteniamo che ora ci possa essere qualche imprenditore interessato. In caso di ulteriore asta deserta, la prossima dovrebbe essere a settembre». L’ultimo esercizio provvisorio di Brembo Super Ski si è concluso il 31 marzo scorso. «A breve restituiremo gli impianti che avevamo in gestione del Comune di Foppolo - continua Carrara –. Stiamo provvedendo a smantellare, a liberare i magazzini non nostri e a mettere in sicurezza le strutture in vista dell’estate». Le due seggiovie di Foppolo, Quarta Baita e Montebello, sono del Comune ma in virtù di un esproprio non ancora pagato alla Devil Peak e su terreni della «Monte Carisole». Potrebbe, comunque, bastare un affitto per farle funzionare. Va considerato, peraltro, che il Comune non ha in proprietà l’impianto di innevamento programmato che scende dal Montebello (era del leasing Unicredit, pare acquistato dal Fallimento Brembo Super Ski). Stante la situazione, comunque, il rischio maggiore è che, la prossima stagione, restino ferme le seggiovie di Carona, l’altra metà del comprensorio. Senza acquirenti, finora, anche tutti gli altri beni della Brembo Super Ski (divisi in 13 lotti), terreni agricoli o edificabili, immobili, impianti di innevamento, un bacino di accumulo acqua (a San Simone), la seggiovia di arroccamento a Foppolo, e la telecabina che partiva da una base di 450 mila euro (con possibile ribasso fino al 25%). Le 60 cabine, dal dicembre scorso, sono depositate al campo sportivo. La parte edile, invece, – ovvero stazioni di partenza e arrivo e le basi dei 18 plinti – è stata in parte già realizzata dal Comune di Foppolo tra settembre e novembre 2016, per circa due milioni di euro di lavori.

Il sindaco di Carona «Disposti all’acquisto»

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«Le tempistiche delle aste purtroppo sono lente. Il Comune di Carona ha comunque un suo programma di intervento». Detto più chiaramente, l’Amministrazione «si muoverà per l’acquisizione parziale o totale degli impianti sul suo territorio». Così il sindaco di Carona Giancarlo Pedretti sul futuro del comprensorio di Val Carisole, ovvero l’altra metà del demanio sciabile di Brembo Ski insieme a Foppolo e ormai da anni collegato grazie all’impianto di risalita del Valgussera. «Potrebbero comunque esserci degli imprenditori interessati – aggiunge il primo cittadino – e tra la terza e quarta asta qualcosa potrebbe succedere». Il primo cittadino resta un po’ enigmatico ma la volontà pare sia quella di non restare a guardare. Nel caso nessun privato si facesse avanti il Comune sarebbe disponibile all’acquisizione, probabilmente alla quarta asta? Quando il prezzo minimo dovrebbe scendere intorno ai due milioni di euro? Per un privato probabilmente una cifra ancora alta, considerando che - in base agli ultimi bilanci - gli utili a stagione del comprensorio si aggirerebbero sui 250 mila euro. E quindi servirebbero una decina d’anni per recuperare l’investimento, senza considerare però i necessari interventi di manutenzione sulle seggiovie. Da qui all’autunno si giocherà probabilmente una buona fetta del futuro della stazione sci.
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Cabinovia, i fondi Bim ridistribuiti a tutte le stazioni sciistiche

Val Brembana. Via i 750 mila euro alla funivia di Foppolo. Ma è scontro sul riparto: a Brembo Ski 300 mila euro, per Piazzatorre 165 mila euro, 110 mila euro a Valtorta

Fondi Bim 2016-2020 al centro dell’ultima assemblea della Comunità montana della Valle Brembana. Durante la seduta, infatti, sono state approvate, non senza polemiche, sia la revoca dei 750 mila euro di finanziamenti inizialmente destinati, nel 2016, a Foppolo per i lavori alla cabinovia Ronchi-Montebello, sia la loro nuova proposta d’impiego. «I lavori preventivati e per cui si era deciso di assegnare tutti i fondi a Foppolo – ha spiegato il presidente dell’Assemblea Ambrogio Quarteroni – non sono a oggi possibili, quindi abbiamo deciso di revocare tali contributi e di ridistribuirli, mantenendoli nel settore neve, tra nove comuni della valle in cui ci sono impianti sciistici o situazioni in cui tale settore può essere sviluppato. I 750 mila euro saranno reinvestiti secondo la proposta di Fabio Bordogna, sindaco di Cassiglio e capogruppo della maggioranza: 165 mila euro saranno destinati alla realizzazione di un bacino per la neve artificiale per la Gremei 2 a Piazzatorre. Ai tre comuni del comprensorio di Brembo Ski andranno complessivamente 300 mila euro: 130 mila per la manutenzione a Foppolo, 95 mila a Carona per la pista di rientro e la pista di pattinaggio e 75 mila agli impianti di Valleve. Quindi 110 mila alla realizzazione di un nuovo invaso per l’innevamento a Valtorta, 70 mila ai comuni di Oltre il Colle e Serina per l’acquisto di due cannoni sparaneve e altre ristrutturazioni; 45 mila per il battipista a Roncobello; 30 mila per la realizzazione di un tappetino di risalita e l’acquisto di un cannone sparaneve a Cusio; e, infine, 30 mila per l’acquisto di un cannone sparaneve per la pista di sci di fondo di Lenna». Inoltre, dei 95 mila euro assegnati a Carona, una parte, 45 mila, potranno essere ridestinati alla manutenzione straordinaria degli impianti di seggiovie di Foppolo e nello stesso modo si potrà agire per 55 mila euro dei 75 mila destinati a Valleve.

«I fondi Bim – ha dichiarato il presidente della comunità montana Alberto Mazzoleni –, fermi da tre anni, dovevano essere impiegati in breve e, visto che i lavori devono essere fatti nel periodo estivo, poiché realizzati in quota, non riuscire ad assegnarli ora voleva dire perdere un altro anno. Abbiamo quindi deciso di portare avanti la proposta del capogruppo che, secondo noi, ha un senso importante. Gli interventi dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2019». Mentre la revoca dei fondi a Foppolo è stata votata all’unanimità, la divisione degli stessi ha acceso la discussione tra maggioranza e minoranza, e all’interno degli stessi schieramenti. «Anche se il mio comune non è tra quelli a cui sono stati assegnati dei fondi – ha spiegato Giuliano Ghisalberti, sindaco di Zogno e consigliere di maggioranza –, ritengo importante il settore neve per la nostra valle e sono a favore di questa distribuzione. «Condivido la volontà di redistribuire i fondi tra i comuni del reparto neve – ha commentato Ezio Remuzzi, vicesindaco di Cusio e consigliere di minoranza – ma non il modo in cui sono stati redistribuiti». Decisamente più netta e dura la posizione di Carmelo Goglio, sindaco di Olmo al Brembo e capogruppo di minoranza. «Non riteniamo corretto a livello amministrativo prendere una decisione simile ora, a poco dalle elezioni sia comunali che di Assemblea della Comunità montana stessa. In questo modo si vincola in maniera pesante i prossimi amministratori. I fondi sono stati fermi tre anni, non cambiava nulla altri due mesi, visto anche che è irreale pensare che i lavori in questione, secondo noi interventi a pioggerella che non sistemeranno proprio nulla in valle, vengano realizzati entro fine 2019». «Volevamo chiudere questa vicenda – ha risposto Fabio Bordogna – perché si era deciso di impegnare i fondi entro il 2020 e di farlo nel settore neve, quindi abbiamo optato per questa soluzione, che, comunque, assegna una parte dei finanziamenti anche ad alcuni comuni di minoranza come Roncobello, Cusio, Serina e Oltre il Colle. I 750 mila euro sono stati divisi e assegnati in modo da aiutare progetti che in totale costeranno ai nove comuni scelti 1 milione e 340 mila euro».
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Seggiovie a Carona, terza asta deserta

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Brembo Ski. Ancora nessuna offerta per gli impianti in Val Carisole. Si muove il Comune: entro metà luglio con alcuni imprenditori chiederemo l’affitto con impegno di acquisto. Necessario partire con il marketing

Come previsto, anche la terza asta dei beni della fallita Brembo Super Ski è andata deserta. Ieri, entro mezzogiorno, è arrivata una sola offerta per un lotto sul territorio di Foppolo; ma nessuna offerta per i beni dell’azienda che consentirebbero di far ripartire il comprensorio sciistico a Carona-Val Carisole, ovvero le seggiovie Alpe Soliva (di arroccamento dal paese), Conca Nevosa e Valgussera (fondamentale per il collegamento con Foppolo), con relativo impianto per l’innevamento programmato. La base d’asta era stata fissata a 3,9 milioni di euro, con possibilità di ribasso del 25% fino a 2,9 milioni di euro. Era la terza gara dopo quelle deserte del settembre 2018 (con base a sette milioni di euro) e fine gennaio. In vendita ci sono i beni della Brembo Super Ski (tra cui le cabine della cabinovia), la società dei Comuni di Foppolo, Carona e Valleve fallita nel febbraio 2017 dopo 12 anni di attività. A questo punto si andrà probabilmente a una quarta asta il prossimo autunno. Data, però, che rischia di essere troppo a ridosso della stagione sciistica 2019-2020, perché si possa preparare in maniera adeguata la promozione. A muoversi da tempo, quindi, è il Comune di Carona, ovviamente interessato affinché le tre seggiovie di Val Carisole possano ripartire.

I due impianti di risalita sul versante di Foppolo, invece, ovvero Quarta Baita e Montebello, sono già di proprietà del Comune di Foppolo. Spiega il sindaco di Carona Giancarlo Pedretti: «Insieme ad alcuni imprenditori, bergamaschi e non, stiamo provando a realizzare una cordata che proponga alla Curatela fallimentare l’affitto degli impianti di risalita per la prossima stagione. Insieme, come più volte ribadito dalla stessa Curatela, dovremo presentare anche un’offerta irrevocabile di acquisto degli impianti. Stiamo definendo in queste settimane la proposta che vogliamo fare entro metà luglio». L’obiettivo è arrivare entro la fine dell’estate con una situazione certa relativamente alla gestione del comprensorio, in modo da poter programmare sia manutenzione dello stesso sia marketing. «Dobbiamo riuscirci - aggiunge Pedretti - perché non possiamo arrivare ancora nell’imminenza della stagione sciistica con una situazione di incertezza. Proporremo un affitto. Se poi in autunno gli impianti dovessero essere venduti all’asta a un’imprenditore ci faremo da parte. Intanto cerchiamo di garantire la stagione». Quanto succederà a Carona interessa evidentemente anche Foppolo, dove il Comune è proprietario delle seggiovie Quarta Baita e Montebello. «L’auspicio di tutti è di avere un’unica gestione del comprensorio - dice il sindaco Gloria Carletti –. Si tratterà di valutare la modalità legale per l’affidamento, se in modo diretto o tramite gara». E tra gli attori necessariamente in campo nei prossimi mesi ci sarà anche la Devil Peak, la società proprietaria dei terreni su cui poggiano le seggiovie Quarta Baita e Montebello.
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Val Carisole, spunta imprenditore veneto

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di Giovanni Ghisalberti

Val Carisole, spunta imprenditore veneto

Carona. Sarebbe pronto a proporre affitto e acquisto delle seggiovie, su di lui il Comune tiene il massimo riserbo Devil Peak,proprietaria di parte delle piste, fuori dalla prevista cordata: eravamo disponibili, ma va bene lo stesso

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Un imprenditore veneto sarebbe pronto a presentare un’offerta di affitto e di acquisto delle seggiovie in Val Carisole. La conferma arriva dal sindaco di Carona Giancarlo Pedretti, sebbene su identità della sua figura, contenuti e tempi della proposta, ci sia il massimo riserbo. «Siamo in una fase delicata delle trattative – dice – e l’auspicio di tutti è di finalizzare e arrivare quanto prima a una soluzione positiva». La notizia certa è che dall’iniziale cordata che avrebbe potuto prendere parte all’acquisizione degli impianti di risalita, è uscita la Devil Peak, società che nel comprensorio di Brembo Ski è proprietaria di più immobili, compresi demanio sciabile e Belmont (insieme all’imprenditore Massimo Moretti). «Eravamo disponibili per una soluzione che avesse il Comune di Carona come leader – precisa la società in una nota stampa –. C’e’ stata un’ottima collaborazione ed era sul tavolo una proposta che noi ci saremmo impegnati a finanziare per metà. Alla fine il Comune ha deciso di non proseguire, ci hanno detto che è nata una diversa soluzione e per noi va benissimo cosi». «Stiamo costruendo la proposta con l’altra società – spiega il sindaco di Carona –. Evidentemente Devil Peak e l’imprenditore veneto non sono arrivati a un’intesa. Peccato, perché un soggetto in più sarebbe stato utile. Non è escluso, comunque, che il Comune possa partecipare “parallelamente” all’operazione e che Devil Peak possa di nuovo essere coinvolta. L’obiettivo è quello di arrivare in tempi stretti a finalizzare la trattativa, nel bene di tutta la valle». Nei prossimi giorni è previsto un incontro proprio con la Curatela fallimentare. La conferma da uno dei tre curatori, Alberto Carrara: «So che abbiamo un incontro con il sindaco di Carona, ma non so con che altre persone e per quale motivo». Saranno proposti un affitto e una cifra per l’impegno irrevocabile di acquisto della stazione di Val Carisole (seggiovie Alpe Soliva, Valgussera e Conca Nevosa).«Il prezzo che sarà proposto per l’affitto ci sembra buono - continua il sindaco -. Dobbiamo però vedere se sarà accettata anche la cifra per l’acquisto. Tenendo comunque presente che l’asta potrà tenersi ancora. Solo nel caso andasse di nuovo deserta, l’imprenditore sarebbe poi obbligato all’acquisto, alla cifra che, però, dovrà essere preventivamente accettata dal giudice». In caso di fallimento dell’operazione e di asta ancora deserta, il sindaco esclude peraltro eventuali espropri delle seggiovie per pubblica utilità. Così come la Curatela, da tempo, ha escluso ulteriori esercizi provvisori. Notizie, quindi, ancora abbastanza vaghe e con poche certezze. Questo quando mancano circa cinque mesi al ritorno sugli sci e quando alcune stazioni invernali, da settimane, stanno pubblicizzando la prossima stagione sci, vendendo skipass. L’ultima asta dei beni della Brembo Super Ski si era svolta a fine giugno scorso. La base era stata fissata a 3,9 milioni di euro, con possibilità di ribasso del 25% fino a 2,9 milioni di euro. Era la terza gara dopo quelle deserte del settembre 2018 (con base a sette milioni di euro) e fine gennaio. In vendita ci sono i beni della Brembo Super Ski (tra cui le cabine della cabinovia), la società dei Comuni di Foppolo, Carona e Valleve fallita nel febbraio 2017 dopo 12 anni di attività. La quarta asta dovrebbe tenersi il prossimo autunno.

Il comprensorio - Del Comune i due impianti di Foppolo
Il comprensorio sciistico di Brembo Ski si estende sui comuni di Foppolo, Carona e Valleve. Chiusa da due stagioni San Simone di Valleve, a Foppolo sono attive invece le seggiovie Quarta Baita e Montebello, di proprietà del Comune. Sempre a Foppolo ci sono due tapis roulant della società Kibo, oltre al tappeto della scuola «Sci 90». A Carona ci sono le seggiovie Alpe Soliva (arroccamento), Valgussera, Conca Nevosa e un tappetino: fanno parte dei beni all’asta della Brembo Super Ski, che un imprenditore veneto vorrebbe prendere in affitto.
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di Giovanni Ghisalberti

Seggiovie, offerta da Comune e privato. Ma l’operazione resta «top secret»

Carona. Il sindaco e il fiduciario di un imprenditore veneto dalla Curatela di Brembo Super Ski
Riserbo sulla proposta economica della società mista. Foppolo deve decidere per i suoi impianti


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Un noto imprenditore veneto». Solo questo trapela dalle dichiarazioni del sindaco di Carona Giancarlo Pedretti che, ieri mattina, ha incontrato la Curatela fallimentare della Brembo Super Ski (Bss). Il Comune, con il commercialista Antonello Di Iorio, fiduciario del privato su cui c’è il massimo riserbo, ha presentato una proposta economica per l’acquisizione degli impianti di Val Carisole (Alpe Soliva, Valgussera e Conca Nevosa). «È stata illustrata l’opportunità che una “Newco” (New company) di natura mista pubblico-privata si faccia promotrice di una proposta irrevocabile di acquisto dei beni funzionali all’esercizio del comprensorio sciistico Bss, oggetto di più aste andate finora deserte – spiegano sindaco e Di Iorio in una comunicato stampa –. La nuova società opererà con una precipua finalità sociale, occupazionale ed economica, attraverso un’oculata individuazione della domanda e dell’offerta turistica nonché ricettiva relativa al territorio. Da parte della Newco l’obiettivo è di avere – nei tempi i più brevi possibile – la piena disponibilità degli impianti sciistici di Carisole per organizzare sul piano commerciale e co-manutentivo la prossima stagione invernale, raggiungendo una costruttiva intesa con la Curatela fallimentare della Bss». «L’operazione è percorribile e stiamo definendo i termini economici - dichiara al telefono il sindaco Pedretti -. Il Comune farà parte della società, ma non possiamo uscire ora allo scoperto».

Devil Peak non è nell’accordo
C’è una delibera sull’operazione, sulla scelta di un imprenditore piuttosto che un altro? «Ci stiamo muovendo», aggiunge il sindaco. «Tante voci in paese, ma in Consiglio non se ne è parlato », dice il capogruppo di minoranza Danilo Paredi. Dall’accordo è rimasta fuori la Devil Peak, proprietaria di immobili e diverse piste del comprensorio. «Si sono autoesclusi », dice il sindaco. «Eravamo disponibili per una soluzione che avesse il Comune come leader – aveva precisato la Devil Peak in una nota stampa –. C’è stata un’ottima collaborazione ed era sul tavolo una proposta che noi ci saremmo impegnati a finanziare per metà. Alla fine il Comune ha deciso di non proseguire, ci hanno detto che è nata una diversa soluzione e per noi va benissimo cosi». Il Comune ora ha dichiarato che farà parte della Newco. Neppure dalla Curatela arrivano ulteriori informazioni. L’unica che risponde al telefono è Anna Maria Angelino: «Non rilascio dichiarazioni». Antonello Di Iorio, 53 anni, con studio a Milano, fiduciario dell’imprenditore veneto, preferisce non aggiungere altro al comunicato stampa.

Prossima asta a settembre
Anche il sindaco di Foppolo, Gloria Carletti, ieri, ha detto di non essere a conoscenza dei particolari dell’operazione. Comune di Foppolo che, quanto prima, dovrà decidere se fare una gara pubblica per l’affitto invernale delle proprie seggiovie
(Montebello e Quarta Baita) o se affidarne direttamente la gestione all’imprenditore veneto. Così da avere una gestione unica del comprensorio. All’asta dello scorso giugno gli impianti di Val Carisole (in scadenza tecnica tra due anni, quindi necessitanti di importanti investimenti economici) potevano essere acquistati a 2,9 milioni di euro. La prossima gara (a 2,6 milioni di euro) dovrebbe essere a settembre. A poco più di due mesi dall’avvio della stagione sci.
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di Giovanni Ghisalberti

Foppolo riapre le seggiovie «Diamo un segnale positivo»

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Turismo. Dal 3 al 25 agosto gestione alla Pro loco per salire al Montebello I giovani del Comune: determinati più che mai a dare un futuro al paese. Salvo sorprese, ad agosto, le seggiovie Montebello e Quarta Baita di Foppolo torneranno in funzione. L’annuncio è arrivato ieri dal Comune che sabato porterà in Consiglio la decisione. «Dopo avere fatto le valutazioni economiche del caso –spiega il sindaco Gloria Carletti – sulla base di incassi e spese degli anni scorsi, abbiamo deciso che si può aprire. Come due anni fa le seggiovie saranno affidate alla Pro loco. Sarà comunque il Consiglio comunale di sabato a decidere».

L’ipotesi è di aprire in modo continuativo dal 3 al 18 agosto, quindi almeno un weekend successivo, ovvero il 24 e 25 agosto. «Dal primo giorno che ci siamo insediati in comune abbiamo lavorato sodo per rimettere in moto il paese – spiegano i componenti del gruppo di maggioranza sulla propria pagina online –. Ci siamo fatti scivolare addosso pettegolezzi e critiche sterili, che purtroppo non sono mancati nonostante il nostro impegno. Da un lato ci siamo concentrati sul dipanare la complicata situazione economica finanziaria, dall’altro abbiamo cercato di non dimenticarci del turismo, aspetto a cui molte attività e famiglie sono legate a Foppolo. Per noi, infatti, era cruciale, come espresso nel programma elettorale, riuscire ad aprire le seggiovie ad agosto, per permettere agli amici che frequentano Foppolo di godere appieno della proposta turistica estiva. Oltre a questo riteniamo che aprire le seggiovie sia anche un segnale forte per tutti: che Foppolo non è più abbandonata a se stessa, ma che è amministrata da un gruppo di giovani determinato più che mai a gettare delle solide basi per il proprio futuro e per quello del paese. Siamo quindi felici di annunciarvi che siamo vicini all’apertura. Dopo l’approvazione del consiglio comunale di sabato, passeremo alle ultime verifiche tecniche per rimettere finalmente in moto le nostre amate seggiovie». Le seggiovie portano al rifugio del Montebello da dove poi è possibile partire verso altre mete, le vette del Cornostella o del Toro, dal giro dei laghi alti alla Val Carisole con il rifugio Terre Rosse.
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di Giovanni Ghisalberti

Foppolo, nel 2020 cantieri per strade e piste più sicure

Gli interventi. Con i 3,3 milioni dallo Stato, ok dal Consiglio. Paravalanghe sopra il paese e le discese del Canalino. Dal 3 al 25 agosto seggiovie aperte

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Paravalanghe a difesa del paese e delle piste da sci, strade e corsi d’acqua più sicuri. Sabato mattina il Consiglio comunale di Foppolo ha dato il via libera unanime al piano delle opere pubbliche che prevede interventi da 3,3 milioni di euro, fondi statali così suddivisi: per la messa in sicurezza e la regimazione delle acque in località Foppelle (950 mila euro), per paravalanghe a difesa dell’abitato (900 mila) e delle piste da sci (700 mila), per la messa in sicurezza di strade comunali (500 mila) e della strada verso il passo di Dordona (250 mila). «I lavori saranno assegnati entro i primi giorni di novembre – spiega il sindaco Gloria Carletti – quindi nei tempi stabiliti dopo che al Comune era stato assegnato il finanziamento. Poi, per evidenti motivi meteo, inizieranno nella tarda primavera del prossimo anno». Tra gli interventi previsti anche la difesa dalle valanghe di una delle piste da sci più frequentate nel comprensorio, la variante del Montebello conosciuta come «Canalino» oggi difesa da un sistema «Gasex», ovvero tramite denotazione che provoca il distacco della neve. Dal prossimo anno saranno posizionate invece delle reti, così come per i paravalanghe sopra le case di Piano, Tegge e Rovera.

Saranno poi pavimentati a cemento altri 500 metri di strada verso il passo Dordona che porta in Valtellina, via utilizzata da moto e jeep autorizzate (tramite pedaggio di tre euro al giorno). Dal Consiglio anche l’ok (con l’astensione della za) all’affidamento alla Pro loco (come due anni fa) delle seggiovie comunali (Montebello e IV Baita), dal 3 al 25 agosto. In caso di gestione in perdita uno sponsor privato garantirà la copertura. «Un altro grande risultato – commenta il sindaco –. Dispiace solo non ci sia stata l’approvazione all’unanimità. Un segnale pericoloso, che dimostra come in consiglio ci sia un gruppo che spinge per rilanciare Foppolo e uno che invece continui sempre a criticare. Andiamo avanti per la nostra strada, motivati sempre di più dalle tante persone che ci fanno sentire il loro appoggio per quello che stiamo facendo e come lo stiamo facendo, con trasparenza e chiarezza ». «Fin dall’inizio del mandato - prosegue Carletti - avevamo chiesto collaborazione ma da parte della minoranza la risposta non c’è stata». «Sulla ripartenza delle seggiovie non siamo stati minimamente coinvolti – dice il capogruppo di minoranza Davide Oberti – e l’abbiamo appresa solo dai giornali e dai social media. L’unione e la collaborazione richieste sono rimaste parole al vento. Noi abbiamo lasciato sempre la porta aperta, nel rispetto però dei ruoli: loro hanno vinto e hanno l’onere e l’onore di prendere le decisioni, noi in quanto minoranza, come in ogni amministrazione comunale, di controllare. Sui punti fondamentali del futuro del paese, –e le seggiovie lo sono – sarebbe però meglio un confronto. E che la nostra non sia opposizione fine a se stessa lo abbiamo dimostrato: perché per gli altri punti all’ordine del giorno abbiamo votato a favore».
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